Il venerdì del Gran Premio di Singapore 2022 di F1 non si è aperto nella migliore delle maniere per la Red Bull. Chiaramente ci riferiamo a ciò che sta accadendo lontano dalla pista. Il team di Milton Keynes è finito nell’occhio del ciclone per una possibile infrazione al regolamento che disciplina il budget cap riferita alla stagione 2021 e a quella in corso.
Ogni ora che passa aumentano la certezze che la cosa sia più seria di quanto si potesse immaginare. Se saranno confermate le cifre che girano in questi minuti si prospettano problemi seri per i vicecampioni in carica che dovrebbero dare più di una spiegazione agli organi di controllo federali. Ferrari e Mercedes sono già sul piede di guerra a molti team si stanno associando ad un fronte che, legittimamente, attende delucidazioni concrete e, nel caso estremo, pene commisurate al reato.
F1. Gp Singapore 2022: RB18 fuori assetto
Ovviamente le beghe politico-gestionali nulla hanno a che fare con la pista. Ma, per una strana coincidenza, oggi la RB18 è sembrata la lontanissima parente delle vettura schiacciasassi che abbiamo visto in molto altre circostanze. Se nella prima sessione – complice una Ferrari sottotono (ai seguenti link le analisi delle die libere: Fp1, Fp2) – Verstappen si è difeso col secondo miglior tempo alle spalle di Lewis Hamilton, i problemi sono emersi più massicciamente nel secondo turno.
In questa sessione l’olandese ha collezionato solo otto giri. Pochini. La RB18 n°1 ha passato più tempo ai box che in pista. Lavori febbrili intorno alla creatura di Adrian Newey che, evidentemente, ha sofferto la mancanza di un assetto idoneo per esaltarsi tra i muretti di Marina Bay. La cosa potrebbe essere correlata al cambio di rotta sulla Direttiva 039 che di fatto ha vanificato tutto il lavoro fatto al simulatore.
F1. Gp Singapore 2022, Red Bull: Verstappen è sereno
Non fa drammi l’olandese che si è così espresso a caldo: “È andata bene nelle Fp1, mentre nel pomeriggio abbiamo provato alcune cose ma c’è voluto tempo per montarle in macchina e poi per cambiarle di nuovo. I risultati di oggi non sono molto rappresentativi: abbiamo tanto margine di miglioramento. Dunque non ci devono essere preoccupazioni“. Parole che spiegano come certi cambi di setup non abbiano sortito effetti rimarchevoli.
“Con le gomme soft – ha proseguito l’olandese – siamo scesi nei tempi. Ma non è un riferimento concreto, dobbiamo vedere i dati stasera. Neanche il fatto che non abbiamo operato dei long run mi preoccupa perché qui non sono molto importanti. La domenica conta di più, ma qui a Singapore è molto importante la qualifica. Dunque non è la fine del mondo aver girato poco in chiave gara. Siamo ottimisti per la vittoria, se non lo fossimo non saremmo qui“.
A questo punto il piano strategico di Red Bull è piuttosto chiaro: partire davanti per gestire gomme e gara. Ma per ora la Ferrari (e anche la Mercedes che ha mostrato buon potenziale) sembra meglio messa. Milton Keynes non è nuova a recuperi prodigiosi da un giorno all’altro. E la sicurezza con la quale si è espresso Verstappen lascia presagire che i margini per chiudere il gap siano molto ampi. Staremo a vedere.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing