mercoledì, Dicembre 18, 2024

Carlo Sainz: bilancio in chiaroscuro per il secondo anno in Ferrari

La stagione di f1 2022 sembrava poter tornare a regalare una grande gioia in casa Ferrari. Quella doppietta messa a segno nel primo GP del Bahrain poteva infatti rappresentare un nuovo e agognato inizio, soprattutto a seguito delle ultime due complicate annate. Il campionato non è però andato secondo le speranze. L’affidabilità ha presto piegato le F1-75. Fatto a cui sono seguiti tanti errori e conseguenti punti persi nel corso delle gare.

Una giusta lente di ingrandimento va poi posta anche su entrambi i piloti. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno infatti condotto mondiali diversi. Se il pilota monegasco si era presentato come l’unico possibile sfidante di Max Verstappen, l’avvio di stagione per lo spagnolo non è stato altrettanto roseo. Sainz ha infatti faticato più del suo compagno a trovare il giusto feeling con la Ferrari ad effetto suolo. Una situazione che ha avuto come risultato una stagione piena di alti e bassi, aspetto che lo stesso pilota ha onestamente sottolineato.

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lo spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) tallona da vicino Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) durante le fasi finali del Gran Premio del Canada edizione 2022

F1. Carlos Sainz: un mondiale 2022 da montagne russe

Il secondo anno in Ferrari sembrava poter regalare di più a Carlos Sainz. Cosi come le prestazioni mostrate nella seconda parte del 2021 apparivano che come la giusta via da percorrere per poter sfidare in grandi. Il secondo posto conquistato in quel primo weekend in Bahrain, alle spalle di Leclerc, ha poi dato la giusta carica per iniziare a sognare davvero quel titolo mondiale. Una spinta che però non ha avuto effetto per lo spagnolo della Rossa.

Se da un lato, infatti, risalta quella prima vittoria in carriera colta a Silverstone, dall’altro spuntano quelle ombre con cui Sainz ancora oggi sembra lottare. Il lontano Bahrain ha infatti presto lasciato il posto alle tante difficoltà. Affidabilità della vettura a parte, lo spagnolo ha spesso dovuto fare i conti prima di tutto con se stesso. L’ostacolo di un’altra nuova vettura non è infatti stato oltrepassato con facilità; prima di vedere un Carlos finalmente a suo agio nell’abitacolo della sua F1-75 è passato un po’ di tempo.

Lo stesso pilota madrileno ha definito la sua come una stagione troppo caratterizzata da alti e bassi. Una specie di montagna russa tra prestazioni eccezionali e cose da dimenticare, col rischio di scendere dalla giostra forse più confuso di prima. Le pressioni per un pilota Ferrari non sono mai semplici da affrontare. E quelle che si sono scatenate quest’anno, in particolare in merito alla scelta della prima guida, non hanno semplificato un cammino che per Sainz si era messo in salita.

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La F1-75 di Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in uscita dai box di Suzuka

F1. Carlos Sainz, manca ancora qualcosa per lottare tra i “grandi”

Non posso essere felice”. Queste le parole di Sainz sulla stagione 2022 disputata fino al GP del Giappone. Una gara finita in anticipo per lo spagnolo visto l’errore al primo giro che lo ha costretto al ritiro dopo lo schianto sulle barriere. Il mondiale 2022 ha rappresentato una grande sfida per i piloti di F1. Oltre che una novità. Le monoposto ad effetto suolo tornate in pista dopo anni andavano infatti riscoperte, capite. Un compito che non a tutti riesce in modo semplice e veloce.

Carlos Sainz ha così dovuto affrontare più difficoltà in quella che è la classica lotta per la classifica mondiale. Non solo il feeling con la sua F1-75 andava migliorato, ma bisognava dimostrare di essere all’altezza di poter competere per il sognato titolo. Gli errori di inizio stagione sono così spariti, mostrando il grande lavoro che Sainz è stato in grado di fare. La prima vittoria in carriera ha poi coronato l’altro piccolo sogno che ogni pilota aveva.

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Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) amareggiato nel post qualifiche a Marina Bay – Singapore GP

A “macchiare” tutto è poi tornata la pressione del popolo rosso; la richiesta a gran voce è infatti stata quella di avere Leclerc come prima guida. Una realtà difficile da accettare per chi corre per vincere. Il mondiale della Ferrari ha poi preso una direzione diversa, salvando in parte il pilota spagnolo da quello che è un peso complicato da portare, ma in alcuni casi necessario. Essere un secondo pilota può infatti avere effetti negativi quando non si pensa di esserlo.

Per lottare tra i grandi per il titolo mondiale non serve solo avere la maturità in pista. Una qualità che Carlos Sainz ha spesso mostrato di avere. La battaglia per essere il migliore nasconde infatti delle pressioni che non tutti possono sostenere. E forse a Sainz manca ancora qualche piccolo passo per dimostrare di poter essere all’altezza. Il confronto con Leclerc è dunque d’obbligo e il risultato, ad oggi, non lascia molte alternative. Sbagliare, d’altronde, fa parte della crescita. Ma affinché avvenga, a volte, serve accettare di non poter essere necessariamente i migliori.


Autore: Chiara Zambelli – @chiarafunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari, Oracle Red Bull Racing

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