Un venerdì di F1 in Messico più complesso del previsto, quello per la Scuderia Ferrari: alcuni imprevisti hanno reso difficile sciogliere i nodi in merito al comportamento della F1-75, proprio su un circuito di per sé già abbastanza arduo, poiché ad un’altitudine di 2.300 metri sul livello del mare.
Come già accaduto ad Austin, il team che ha firmato una bella doppietta durante le prove libere 1 (collocando Carlos Sainz in cima ed immediatamente alle sue spalle Charles Leclerc), durante le seconde libere ha invece preso parte ai test gomme Pirelli.
E così se durante la prima sessione per il madrileno è filato tutto liscio, al contrario per il monegasco ci sono stati subito degli intoppi: una foratura immediata lo ha costretto a rientrare presto ai box, riuscendo poi però a portare a termine l’ora prestabilita, facendo segnare il secondo miglior tempo.
Tuttavia, il filone degli imprevisti non finisce qui per Charles: quando le FP2 erano iniziate da circa 13 giri per lui, eccolo finire contro le barriere di curva 7. Fine della sessione. Dunque dei 90 previsti dai test Pirelli, il numero 16 ne ha disputati solamente 40, non riuscendo chiaramente a completare l’intero programma.
L’esatto contrario di quanto è accaduto a Carlos Sainz, che nonostante la completezza di giri portata a termine, non riesce però a mettere insieme un tempo migliore dell’ottavo piazzamento (persino alle spalle del suo compagno di squadra, ritiratosi settimo).
Cruciale dunque prendere parte alle terze prove libere ben focalizzati sull’obiettivo principale: la complessità del circuito e la sua altitudine incidono sulle prestazioni delle monoposto, come fa altrettanto la consapevolezza di non aver sfruttato una seconda sessione nella sua interezza.
F1. Charles Leclerc ammette le sue colpe, ma rassicura: il feeling c’è
Del suo venerdì messicano, Charles spiega amareggiato: “Non è stato certo il migliore dei venerdì, dal momento che non abbiamo completato un grande numero di giri: sfortunatamente, abbiamo avuto una foratura subito dopo essere usciti dai box nella prima sessione, così siamo dovuti tornare in garage per cambiare le gomme e fare qualche giro sulle Soft”.
Nello specifico dell’errore in curva 7 durante le FP2, invece: “Nella seconda sessione abbiamo effettuato una simulazione di qualifica. Quando poi siamo passati alle prove in configurazione gara, sono finito in testacoda e la mia sessione è terminata li.
Non mi aspetto conseguenze per il resto del weekend dall’incidente, e sono fiducioso che tra FP3 e qualifiche avremo una giornata migliore, anche perché le sensazioni che ho provato in machina sono buone”.
Errore del testacoda (e sfortuna della foratura) a parte, perlomeno il feeling con la monoposto sembra positivo: speriamo che serva per una terza sessione di messa in pratica di quanto esperito sinora.
F1. Per Carlos Sainz, “Viva Mexico!”
Del tutto positivo invece, il parere di Carlos sul suo venerdì messicano: “Nel complesso è stata una giornata positiva qui in Messico: abbiamo completato il programma previsto, provando anche parecchie regolazioni di assetto sulla macchina.
Non è una pista facile, perché c’è una mancanza congenita di carico aerodinamico a causa dell’altitudine, ma è anche molto divertente guidare qui”.
Rivolge poi un pensiero affettuoso nei confronti dei tifosi che seguono con trasporto sempre maggiore la F1 e la Ferrari in sé, ringraziando: “Voglio anche dire grazie a tutto il pubblico messicano per il grande supporto:
fa sempre impressione arrivare nella zona dell’arena e sentirli gridare fortissimo. Anche per loro cercheremo di offrire un grande show per il resto del weekend”.
Alle nostre ore 19 le FP3 ed alle ore 22 le qualifiche: e che show sia!
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, Scuderia Ferrari, Charles Leclerc, Carlos Sainz