Suzuka, diciottesimo round di F1 del mondiale 2022. Come avevamo anticipato tutto è cambiato da ieri. Una Mercedes molto più contenuta ha lasciato spazio alle due vetture ai vertici. Una pole Red Bull molto sofferta. Domani Verstappen scatterà dalla prima posizione per il suo secondo match point stagionale. Starà a Leclerc, partendo in seconda piazza, cercare di sventare questo attacco e rimandare il trionfo dell’olandese al Messico.
Ferrari ha confermato la configurazione aerodinamica vista nella giornata di ieri. Sulle vetture è stata montata l’ala da medio carico con il taglio sul flap aggiuntivo, utile per diminuire il drag senza abbassare troppo il carico verticale. Si cerca di far qualcosa per aumentare l’efficienza della F1-75, la quale nel complesso è abbastanza scarica rispetto alla RB18. La vettura austriaca possiede un set up con più downforce, ma grazie alla maggior efficienza che la contraddistingue, riesce ad essere molto competitiva anche sugli allunghi.
In generale tutti hanno sofferto di un certo sottosterzo. Charles, infatti, ha chiesto diversi cambi al carico sviluppabile sull’avantreno, per aumentare l’incidenza dell’ala e trovare maggior grip sull’asse frontale. L’obbiettivo era chiaro: bilanciare al meglio la sua monoposto. Molto interessanti i team radio tra il monegasco ed il suo ingegnere di pista. Insieme hanno analizzato spesso i lap time del campione del mondo in carica, facendo un confronto incrociato sui delta prodotti anche rispetto al compagno di squadra.
Ferrari ha inoltre provato un certo angolo di rake in Giappone. Alcune modifiche al fondo (leggi qui l’analisi tecnica) potrebbero aver consentito un assetto maggiormente “picchiato”. Di fatto, tali cambi, andrebbero a seguire la strada percorsa da Red Bull da inizio stagione. Il provvedimento messo in atto dai tecnici italiani mira a far lavorare al meglio il floor. Imponendo una certa inclinazione, si cerca di “prolungare” l’effetto del diffusore su tutta la lunghezza del fondo.
In Mercedes le scelte effettuate sul setting erano più orientate verso la domenica. Un’ala decisamente carica rispetto alla media, che riduce di fatto la prestazione sui rettilinei ma, al contempo, può dare un buon vantaggio in condizioni di pista bagnata. Anche per questo motivo la prima W13 si trova a ben 9 decimi dalla vetta. Se domani le condizioni meteorologiche dovessero essere avverse, le frecce d’argento si troveranno in una posizione di privilegio.
F1. Gp Giappone 2022: analisi micro settori
Proseguiamo introducendo qualche numero proveniente dalla telemetria. Iniziamo come di consueto dai micro settori, che rivelano ancora una volta la forza della Red Bull nei tratti ad alta velocità di percorrenza.
I due principali rettilinei che caratterizzano il tracciato sono interamente territorio dei bolidi austriaci. La monoposto modenese, com’era facilmente prevedibile, riesce a dire la propria nella zona mista del tracciato. Detto questo, cominciamo con il giro di pista, per capire esattamente dove Verstappen ha guadagnato quel poco che gli ha consentito di prendersi la pole.
F1. Gp Giappone 2022: confronto telemetrico Ferrari – Red Bull
Anche la prima variante è stata oggetto di analisi tra Charles e Xavi Marcos. In questo tratto del circuito Red Bull arriva con qualche chilometro orario in più, frena dopo e riesce a portare maggior velocità a centro curva. Circa 6 i km/h di differenza in top speed e in percorrenza. Mentre nella fase di trazione il ferrarista riesce a recuperare un minimo, ma il delta sull’olandese si mantiene comunque stabile.
Interessante il misto, dove essenzialmente la vettura di Maranello riesce a trovare molta più velocità minima a centro curva. Di fatto, da qui in poi, il gap comincia a diminuire e la F1-75 rosicchia terreno al rivale. Un carico più bilanciato e una maggior precisione all’anteriore potrebbero aver fatto la differenza.
Arrivando alla sezione da che dalla 9 porta alla 11, la curva più lenta, Ferrari comincia a scappar via. Ottima l’accelerazione in uscita. Il grip meccanico della rossa riesce si impone. Alla frenata del tornantino Leclerc stacca 9 metri più tardi e prodice una maggior rapidità in percorrenza.
L’uscita in questo tratto è molto importante perché immette su un corto rettilineo. Sebbene Ferrari e Red Bull trazionano entrambe molto bene, il gap da Verstappen si riduce ulteriormente in percorrenza e rimane stabile in fase d’uscita.
La famosa “Spoon” è territorio del Cavallino Rampante. Una curva che si affronta in due fasi e subisce un cambio di pendenza. La F1-75 porta più velocità al primo apice e guadagna moltissimo in percorrenza, quasi 10 km/h. Un abisso. Il delta si riduce addirittura di 2 decimi in pochi metri, punto del tracciato dove Max ha spesso sofferto un leggero sottosterzo.
Si arriva poi ad un’altra curva storica, la “130R“. I piloti la percorrono in pieno molto facilmente oramai, almeno a vettura scarica di benzina. Alla staccata per immettersi nella chicane, Leclerc frena molto più tardi. Tuttavia, questa è stata la curva cruciale della qualifica. Durante il week end, infatti, Charles non è mai riuscito a trovare una buona linea in uscita. Verstappen, al contrario, va molto prima sul gas e produce un’accelerazione ottima nei primi metri. Ferrari poi recupera ma sarà troppo tardi.
Con una visione di insieme più ampia, osservando la telemetria del giro completo abbinata al gap metro per metro, il giovane talento di Hasselt resta davanti sino a metà giro. Arrivati al tornantino il trend si inverte e Charles comincia a guadagnare. Pazzesco che alla chicane il ferrarista avesse addirittura un vantaggio di ben quattro decimi. Tutto perso in trazione tra l’uscita della chicane e il traguardo.
Osservando il grafico, notiamo che l’ex Alfa Romeo aveva un vantaggio di ben 4 decimi. Leclerc aveva parlato spesso di questa curva lavorandoci parecchio su durante le libere, in quanto aveva capito che era cruciale per costruire il tempo nell’ultimo settore.
Pensando a domani Ferrari potrebbe soffrire ancora una volta. A Suzuka l’anteriore viene molto stressato e sarà piuttosto facile andare in overheating. Anche Mattia Binotto ha messo le mani avanti su questo argomento, sottolineando le difficoltà nel tenere il ritmo della Red Bull. La scuderia austriaca ha compiuto un ulteriore passo avanti al sabato. Tutto ciò fa paura, se pensiamo che la RB18 ha sempre avuto un delta ampio tra qualifica e gara…
Autori e grafici: Niccoló Arnerich – @niccoloarneric – Alessandro Arcari – @berrageiz
foto: Scuderia Ferrari