Il mondiale di F1 2022 aspetta solo il suo padrone. Red Bull è oramai a un passo dal conquistare entrambi i titoli iridati. L’obbiettivo è quello di festeggiare in Giappone, casa della Honda. Le possibilità di farcela con quattro round di anticipo sono molto alte (leggi qui l’approfondimento tecnico). Ferrari non può far alto che riflettere sui propri sbagli e, per il futuro, cercare di non commetterne altri.
Il lavoro della storica scuderia italiana prosegue in vista della prossima stagione. La continuità regolamentare consente di “rivedere” i difetti della rossa, per andare a migliorare alcune caratteristiche intrinseche del progetto che hanno creato diversi grattacapi. Gli uomini del Cavallino Rampante stanno cercando di analizzare in pista alcune soluzioni che faranno parte della prossima vettura.
In tal senso, a Suzuka (clicca qui per l’anteprima) i tecnici di Maranello hanno portato una nuova versione del fondo. Up date che non dovrebbe essere presente su entrambe le rosse, ma solamente su quella di Charles. Durante il week end, infatti, gli alfieri della rossa gireranno con specifiche differenti, per consentire agli ingegneri di valutare al meglio l’effettivo incremento in termini di prestazioni.
F1. Gp Giappone 2022: modifica all’inlet del fondo sulla Ferrari
Osservando la parte centrale della monoposto modenese notiamo alcuni aggiornamenti. La paratia che si occupa di generare l’oramai molto conosciuto effetto outwash è stata modificata. Il profilo ha subito di fatto una riduzione in altezza. Un cambio che mira a diminuire il drag e, di conseguenza, aumentare l’efficienza dell’auto.
A parità di lavoro svolto, un profilo meno “ingombrante” può aiutare a diminuire il coefficiente di penetrazione aerodinamica. Oltre a questo anche la chiglia è stata accorciata. Una variazione molto particolare quella proposta, il cui scopo al momento non è ancora del tutto chiaro.
F1. Gp Giappone 2022: modifiche all’estrattore e al tirante sulla Ferrari
Spostando lo sguardo verso la parte finale della Ferrari, notiamo come il profilo dell’estrattore ha subito anch’esso una variazione. Prendendo in esame l’immagine notiamo che lo scivolo del diffusore pare rialzato. Lo si evince guardando lo spessore della paratia laterale. Oltre a questo, lo slot nei pressi delle ruote posteriori trova un’ubicazione più avanzata.
Infine l’ultimo cambiamento riguarda il tirante che, nella nuova versione, va ad ancorarsi al fondo in una posizione più interna. Chiaro segno che l’estremità della specifica ha un grado di stallo decisamente minore. Possiamo pertanto asserire che il porpoising, tedioso fenomeno che ha dato filo da torcere a quasi tutte le scuderie, sta venendo poco a poco mitigato. Nel complesso questi provvedimenti vanno a generare un carico maggiore e, di riflesso, aumentano l’efficienza della vettura, elemento cruciale per abbassare i riscontri cronometrici.
Autori e grafici: Niccoló Arnerich – @niccoloarneric – Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Nicolas Carpentiers – @NicolasF1i