Una Singapore che definire rocambolesca sarebbe poco: la domenica di F1 in notturna ha visto una partenza ritardata di un’ora, a causa di una pioggia spaventosamente copiosa abbattutasi quest’oggi su Marina Bay.
L’asfalto ha sancito Sergio Perez vincitore, seguito da Charles Leclerc e Carlos Sainz, ma indovinate?! Le polemiche non mancheranno. Attualmente questo il podio “virtuale” prima dell’intervento della FIA, necessario date le dubbie circostanze profilatesi.
Confusa nonché dibattuta possibilità di doppia penalità per Sergio Perez, posto sotto osservazione principalmente a causa della dinamica di ripartenza al rientro della safety car, innescata dal crash di Yuki Tsunoda al 36esimo. I commissari hanno a lungo discusso circa la distanza della vettura di Checo rispetto alla safety (apparentemente troppo lontano), al punto che l’investigazione troverà verdetto ufficiale più tardi in serata (o in nottata, chissà).
Ma per quanto sia stata complicata questa domenica, quell’agognata “perfezione” ieri tanto auspicata dal monegasco per quest’oggi, è mancata proprio a Charles stesso. Partendo dalla pole position, naturale conseguenza sarebbe stata perlomeno conservarla integra, e non “sprecarla” in questo modo: lo scatto in partenza non soltanto è stato discutibile (forse a causa del poco grip), ma soprattutto non sufficientemente aggressivo da chiudere definitivamente la porta in faccia a Checo, il quale ne ha astutamente approfittato accaparrandosi la leadership granitica della corsa.
Nonostante agli ultimi 22 minuti di gara ci siano stati dei guizzi da parte del monegasco sul messicano (proprio quando all’incirca 5 minuti prima era stato autorizzato l’utilizzo del DRS), tutti gli sforzi profusi si sono comunque conclusi in un nulla di fatto.
F1. Charles Leclerc: delusione e amarezza quest’oggi
D’altronde l’atteggiamento sconfitto di Charles nelle interviste post gara si è tradotto in un commento scoraggiato e scarno: “Ho spinto per tutta la gara: una brutta partenza che mi ha costretto ad inseguire, dopodiché è stato davvero difficile fare la mia corsa”.
E proprio sulle spiegazioni del perché il suo scatto al via sia stato così poco prestazionale, spiega: “Ho avuto un po’ di pattinamento e non sono riuscito a spingere”.
Dal punto di vista della stanchezza e di quanto sia stato faticoso questo appuntamento poi ammette: “È stato fisicamente difficile. Ora dovrò dormire bene per prepararmi al meglio in vista del Giappone il prossimo fine settimana”.
Insomma, non pone neanche l’attenzione sul discorso doppietta: un secondo e terzo gradino del podio sono pur sempre un buon risultato, malgrado le circostanze.
Un Charles spento e di poche parole, forse proprio perché stando a quanto dichiarato da lui stesso ieri, probabilmente quest’oggi ci aveva creduto davvero tanto. Peccato non essere riuscito a condurre e portare a termine una gara con quell’impeccabilità che tanto richiedeva al team ed anche a se stesso: persino l’unico pit stop previsto è stato motivo di errore.
Rientrato al 35esimo per sostituire le verdi (gomme intermedie) e montare le gialle, il suo pit (già di per sé infinito a Singapore, si stima all’incirca 28 secondi) è durato circa 5.3 secondi per il solo cambio gomme, poiché la F1-75 è giunta nell’area di sosta scivolando.
Probabilmente neanche lo stesso Charles si aspettava un tale slittare da parte della monoposto, ma è chiaro che quando si richiede impeccabilità, bisogna essere in grado anche di saper prevedere determinate eventualità negative.
Il risultato è stato ovviamente di ritardo nell’esecuzione delle manovre da parte degli uomini al box, poiché giustamente collocati nelle posizioni corrette in attesa del suo arrivo: va da sé che se la vettura sopraggiunge scorrendo via per anche solo per pochi centimetri, bisogna necessariamente andarle dietro e riposizionarsi a dovere.
Un weekend da cui imparare ed andare avanti, l’ennesimo per Leclerc. Adesso testa a Suzuka: voltare pagina in fretta, per focalizzarsi su un altro fondamentale back to back.
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, Singapore GP