giovedì, Novembre 14, 2024

Forse, davvero, il problema non era Masi…

F1. 9 ottobre, Gran Premio del Giappone Nuovo appuntamento con Regoliamoci, la rubrica che va ad analizzare tutte le decisioni prese dai commissari. Sicuramente quella che nel finale di gara va a sanzionare Leclerc e cambia l’esito del mondiale, è quella più significativa. Tuttavia, anche l’operato della Direzione Gara merita attenzione. Ma analizziamo il tutto

Partiamo proprio da qui e ricostruiamo i fatti. Cade la pioggia sul circuito di Suzuka, tuttavia il Direttore di Gara decide di far partire la corsa normalmente. I piloti optano tutti per scattare con gomma intermedia, tuttavia dopo poche curve ecco il primo incidente che vede coinvolto Sainz. La pioggia aumenta e viene esposta bandiera rossa

Dopo una lunga attesa, si tenta la ripartenza: un paio di giri dietro la safety car e viene dato il verde per una partenza lanciata. Fin qui tutto ok e gli addetti ai lavori iniziano a fare i calcoli su quanti punti verranno assegnati dal momento che la durata massima della gara si è ridotta a circa 45 minuti e, dopo la farsa del Gran Premio del Belgio dello scorso anno, sono stati introdotti vari punteggi che verranno attribuiti in base alla percentuale completata.

La corsa di F1 termina dopo 28 giri, ma la federazione assegna punteggio pieno dal 1° al 10° classificato. Molti rimangono spiazzati, tuttavia l’articolo 6.5 cui si fa riferimento parla di “gara interrotta che non può essere ripresa”.

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paragrafo 6.5 del regolamento sportivo – Gp Giappone 2022

In effetti, in questo caso, la gara di F1 è ripartita ed è andata al termine. Considerarla completata, però, quando sono stati disputati solamente la metà dei giri pare abbastanza assurdo…


F1. Gp Giappone 2022: le procedure “inspiegabili” della FIA

Altra cosa che è apparsa abbastanza strana e che ha spiazzato molti team è stato l’ultimo giro: Verstappen ha tagliato il traguardo quando mancavano circa 6-7 secondi allo scadere del tempo delle 2 ore di gara. Da regolamento, articolo 5.3, avrebbe dovuto completare quel giro e successivamente ci sarebbe stato quello finale. La Direzione Gara, invece, ha comunicato che quella sarebbe stata l’ultima tornata accorciando, di fatto, di un ulteriore passaggio la corsa.

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paragrafo 5.3 del regolamento sportivo – Gp Giappone 2022

Ora, per quanto concerne il tempismo della partenza ecc, sono d’accordo sul fatto che bisogna sempre provare a correre. Tuttavia, forse, era meglio far partire subito la gara in regime di safety car: questo avrebbe obbligato tutti ad utilizzare gomme da bagnato estremo e, magari, avremmo assistito a ben altro scenario.
Per quel che riguarda, invece, il fine gara non si è capisce per quale motivo se il regolamento prevede una procedura, poi se ne faccia una diversa…

Passiamo agli episodi di “incidenti” in pista e partiamo con quello che ha visto coinvolto Leclerc nel finale. Il monegasco è stato sanzionato con 5 secondi di penalità + 1 punto patente per aver lasciato la pista e averne tratto vantaggio il che viola il codice sportivo internazionale

Nell’ultimo giro, durante il tentativo di difesa dalla pressione di Perez, il pilota Ferrari ha tagliato l’ultima chicane. Secondo i commissari, pur non avendo guadagnato alcuna posizione, la manovra ha consentito al pilota di “tenersi stretta” la seconda piazza. Inoltre, già in passato Zhou in Arabia Saudita e Alonso a Miami erano stati puniti allo stesso modo per la medesima manovra.

Allora… in sé, la sanzione può anche starci nel ragionamento dei commissari perché in ogni caso una parte di pista è stata “tagliata”. Tuttavia, andrebbe quantomeno nominata diversamente. Leclerc era davanti di pochi decimi a Perez e dopo il taglio era ancora davanti degli stessi, se non meno.
Anche per quanto riguarda la tempistica con cui la decisione è stata presa: va benissimo farlo prima del podio, ma allora deve essere sempre così e non si devono ripetere episodi stile Singapore. Speriamo sia un nuovo inizio, come fu Canada 2019…

Facciamo un passo indietro, al sabato. Durante la qualifica, si è sfiorato l’incidente tra Verstappen e Norris e i commissari hanno inflitto una reprimenda all’olandese. E’ una violazione dell’articolo 33.4 del regolamento sportivo

Il pilota Red Bull si trovava tra Sainz e il rivale della McLaren. Accortosi che davanti a lui si era creato parecchio gap, ha deciso di accelerare tuttavia le gomme fredde lo hanno portato a perdere temporaneamente il controllo della vettura. Nello stesso momento, Norris ha optato per superare l’avversario tuttavia ha dovuto scartare sull’erba per evitare il contatto.

L’inglese ha ammesso essersi trattato di un episodio sfortunato, pur riconoscendo che comunque il pilota deve essere sempre in grado di controllare la propria vettura. In ragione di ciò e visti gli episodi simili del passato, la decisone dei commissari è corretta

Da ultimo vediamo l’episodio che ha visto coinvolto Gasly nella prima parte di gara. Il francese è stato sanzionato con un drive through (imposto dopo la corsa, quindi 20 secondi aggiunti al suo tempo) + 2 punti patente per aver velocità eccessiva in regime di bandiera rossa, il che viola l’articolo 57.2 del regolamento sportivo

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Il pilota Alpha Tauri, dopo esser transitato nella zona interessata dall’incidente di Sainz, ha raggiunto più volte la velocità di 200 km/h arrivando anche a toccare i 251 km/h nonostante il regime di bandiera rossa. Gasly, informato del fatto che potessero esserci persone o ostacoli in pista, ha ammesso di essere andato decisamente troppo veloce.
Nel regolamento, però, si parla di ridurre la velocità, ma non c’è un limite massimo da raggiungere. In ogni caso, i commissari hanno ritenuto giusto sanzionare l’accaduto, tuttavia non hanno voluto essere troppo severi in quanto hanno capito lo shock provato dal pilota nel vedere un trattore in pista, ricordando episodi del passato

Ecco, proprio a riguardo di ciò. Vero è che una volta esposta bandiera rossa, i mezzi sono autorizzati a entrare in pista e che le macchine devono rallentare parecchio. Ma è altrettanto vero che, una volta fermata la gara, attendere che tutti siano rientrati ai box non influisce minimamente sul proseguo futuro. Inoltre, dall’on board camera di Verstappen, si vede come il trattore sia in pista già durante la safety car prima dell’interruzione. Questo non va bene: la sicurezza prima di tutto; oggi non è stato così...


Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1

Immagini: F1

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