Il venerdì del Gran Premio degli Stati Uniti di F1 ha sancito l’inizio della fine della stagione 2022. Difatti, sono rimasti solamente quattro Gran Premi, Austin compresa, affinché la 73° stagione della storia della categoria regina del motorsport sia conclusa. Ormai è già calato il sipario sulle battaglie più interessanti: Max Verstappen si è laureato campione del mondo per la seconda volta consecutiva in Giappone e Red Bull pare prontissima a seguirne le orme.
Una simile premessa potrebbe apparire sconfortante per un appassionato ma la stagione ha ancora perle da regalare: il secondo posto della classifica costruttori, infatti, vede Ferrari minacciata da una Mercedes in risalita.
F1. A volte va bene essere secondi
Un team come Mercedes non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Sin dal suo esordio di F1, la compagine di Brackley ha chiarito il suo desiderio di vittoria, affiancando alle parole i fatti con il dominio assoluto delle ultime otto stagioni. Il 2022, però, racconta un’altra storia.
Una narrativa che ha visto Mercedes in difficoltà per la prima volta da anni, tanto da dover lottare per arrivare nella prima parte della griglia sia in qualifica che in gara. Il problema principale è stato attribuito all’ormai famoso porpoising ma non è il solo. C’è infatti una difficoltà ad entrare nel passo gara veloce dovuta a diversi fattori. Ad Austin, tuttavia, il team ha detto basta. Con una risalita costante, infatti, Mercedes è arrivata ad infastidire anche Ferrari per il secondo posto nella Classifica Costruttori ma si dichiara apertamente pronta alle sfide del 2023.
F1. Un venerdì con il focus sul 2023 per Mercedes
Mercedes ha volto le sue principali attenzioni al voler migliorare il più possibile una macchina che fa i capricci. La W13, infatti, sembra ribellarsi alle diverse soluzioni intraprese, rimanendo costante nelle sue fatiche. Il venerdì di Austin, tuttavia, ha offerto un’altra realtà. La seconda sessione di Free Practices, infatti, è stata devoluta ai test Pirelli per il 2023.
Mercedes ha sfruttato l’occasione per concentrarsi sul futuro, in modo tale da gettare delle basi solide per la prossima stagione. Lo stesso Lewis Hamilton, commentando la giornata del venerdì, ha messo in evidenza l’imprevedibilità insita nel test dei nuovi pneumatici Pirelli nelle seconde prove libere della giornata, chiamandolo un “esperimento divertente”
“Il test degli pneumatici è stato un esperimento divertente” ha commentato a fine giornata il sette volte campione del mondo. Un “esperimento” che si differenzia nettamente da quello degli anni passati. Il pilota Mercedes, infatti, definisce il test molto diverso da quelli delle altre stagioni, poichè la monoposto va a cambiare comportamento sotto la guida. Ci si trova così a dover condurre una monoposto che soffre di bilanciamenti sempre diversi, senza offrire al pilota un’unica chiave di lettura sul come gestirla.
“Non sai cosa aspettarti” ha dichiarato Hamilton “c’è sempre un bilanciamento diverso, perchè le gomme si comportano diversamente ogni volta che esci. Sto provando a darci dentro e a sentire quali siano queste differenze.”
Il pilota, inoltre, sottolinea la differenza con gli anni passati. Era, infatti, molto più semplice definire le linee guida, mentre ora bosogna costuire tutto nel dettaglio e concentrarsi sull’apprendimento delle nuove dinamiche. “Negli anni precedenti, era tutto molto più prevedibile – invece con la macchina attuale devi costruire tutto molto di più.”
F1. George Russell a metà fra speranza e cinismo
Se Hamilton suona positivo mentre si approccia al 2023, affermando che “bisogna mettere da parte tutti gli apprendimenti”, George Russell sembra ben più scoraggiato.
Il giovane pilota inglese, dopo anni in Williams, era pronto a fare ferro e fuoco sulla pista ma si è trovato ad affrontare una sfida. Mentre parla del 2023, Russell fa eco a quanto detto da Hamilton sull’importanza di prendere dati ma allo stesso tempo suona più cauto. “E’ stato bello vedere su che gomme guideremo l’anno prossimo. Ognuno era su mescole diverse, quindi ci siamo fatti un’idea globale sulla situazione.“
F1. Le aspettative dei piloti per il GP rimangono vaghe
Il futuro, però, è ancora lontano quattro gare. Davanti ai piloti Mercedes si prospetta infatti il Gran Premio di Austin. Il venerdì, focalizzato com’era sul testare le nuove gomme, non ha dato ai piloti l’occasione di testare la pista per le qualifiche di sabato e la gara di domenica.
Hamilton, quando si approccia alle aspettative per l’imminente Gran Premio si dimostra incerto ma positivo. “Tutto è andato secondo i piani”, esclama l’alfiere del team di F1 Mercedes. In seguito, spiega che ci saranno diversi aggiornamenti che saranno montati sulla W13, al fine di renderla più performante. “Ringrazio i ragazzi che lavorano in fabbrica, giorno e notte. Non è stata una stagione facile ma loro hanno mantenuto la testa bassa e lavorato. La seconda sessione non ci ha dato chiarimenti su dove ci troveremo ma le prove libere 1 sono andate bene. Dovremmo montare un paio di aggiornamenti nella notte e capire esattamente dove ci troviamo”.
Hamilton appare più concentrato per il 2023, mentre Russell si focalizza più sul presente. Il giovane pilota di F1, inoltre, sembra teso riguardo la performance per il Gran Premio di F1 degli Stati Uniti.
“Gli aggiornamenti che abbiamo montato oggi sembravano okay” ha detto semplicemente il pilota di F1, definendo inoltre la sessione “strana“.
“E’ stata una sessione strana oggi, con alcuni team che si mostravano più veloci del previsto ed altri decisamente più lenti di quanto ci aspettassimo”.
“Mi piacerebbe pensare” ha poi concluso, speranzoso ed incerto “che saremo in testa al gruppo di mezzo della griglia. Lavoreremo stanotte affinché questo accada“.
Autore: Silvia Giorgi – silvia_giorgi5
Fonte Immagini: Mercedes-AMG PETRONAS Formula 1 Team
