F1. Dopo una prima sessione di libere poco probante a causa della pioggia che ha fatto capolino sul tracciato di Suzuka, ci caliamo nella seconda ora e mezza di attività. La seduta si allunga del 50% per permettere alla Pirelli di fare test gomme in chiave 2023. Anche su questo frangente restano delle incognite poiché il mal tempo potrebbe vanificare gli esperimenti che potrebbero essere rinviati al prossimo Gran Premio del Messico.
E infatti i dubbi durano poco. Nelle imminenze dell’avvio della sessione arriva la conferma di Mario Isola, n°1 di Pirelli Motorsport, che ha annunciato che il test è stato rinviato all’appuntamento messicano quando si spera di trovare condizioni più favorevoli. La durata non sarà ristretta ma, per ovvie ragioni, non si vedranno le coperture del futuro.
Con queste premesse ci caliamo nell’analisi degli on board della Ferrari in una sessione di studio su asfalto molto bagnato che potrebbe essere utile in chiave gara quando potrebbe ripresentarsi la pioggia.
F1. Gp Giappone, analisi on board Ferrari: prima fase da full wet
Primi giri di assaggio per Carlos Sainz che, con gomma full wet, tasta il livello di grip e fa i canonici check radio con il suo ingegnere, Riccardo Adami. Il focus in questa fase è incentrato sul warm-up delle gomme e soprattutto dei freni. Ricordiamo che le due F1-75 stanno adoperando il nuovo pavimento (leggi l’approfondimento tecnico) che, chiaramente, non può essere testato a fondo date le condizioni sfavorevoli.
Già dopo pochi giri, che Sainz completa sull’1.49, tempo di crossover individuato dalla Pirelli, si comincia a parlare di gomme intermedie. Ma, dopo una quindicina di minuti di attività, Carlos riscontra che la pioggia inizia a cadere nuovamente. Subito dopo Adami avvisa il driver si Madrid di rientrare. Nel box n°16, per ora, tutto tace.
Ritroviamo Charles nella sua vettura a mezz’ora dall’inizio della sessione, quando la pioggia si è fermata di colpo. All’interno del box e ancora senza gomme montate, il monegasco prova la sequenza della marce. Sul volante si vede salire progressivamente l’indicatore dalla prima all’ottava per poi ritornare nella marcia più bassa. Il temporeggiare del ferrarista probabilmente dipende da ciò che sta accadendo in pista. Russell, il primo a montare coperture intermedie, abbatte di oltre due secondi il tempo di Hamilton nel primo run.
F1. Gp Giappone 2022, analisi on board: lo switch alle intermedie
Leclerc prende la pista alla 8:37 italiane con gomme a banda verde. Usuali check e track position definita con Xavi Marcos. Nel primo stint di nove giri con le “inter” i riscontri non sono eccezionali. Nel momento in cui la F1-75 viene riportata nei box, con le comunicazioni ancora attive, si sente Charles dire che l’asse anteriore andava molto male.
Il pilota si lamenta del riscaldamento degli penumatici che non è risultato ottimale su una pista in rapida evoluzione. Gran lavoro al box: vengono smontati i cestelli dei freni per fare delle verifiche. Evidentemente si cerca una migliore dissipazione del calore per consentire alle gomme anteriori di operare nella corretta finestra d’esercizio.
Interessante, invece, il lavoro che fa Sainz con il treno di intermedie. Lo spagnolo si produce in alcuni passaggi a velocità constate nelle curve di media percorrenza. Evidentemente si è in piena fase di raccolta dati per verificare l’efficacia del nuovo fondo. Dopo un run di 11 giri il madrileno rientra nel garage per le analisi di rito.
A mezz’ora dal termine Charles riprende la pista. La pista è in rapida evoluzione e dimostrazione del fatto della straordinaria capacità di drenaggio dell’asfalto nipponico. Lo stint del monegasco sarà importante per capire se i problemi di warm-up sono stati risolti.
Il run non dura molto. Pochi giri che confermano le difficoltà di adattamento del monegasco ad una pista molto fredda. Si opta per un rapido passaggio in pit lane in fondo alla quale si prova una partenza, cosa necessaria dopo il pessimo start di Singapore. Normale pattinamento in seconda marcia in una zona ancora molto umida. Leclerc riprende il lavoro cercando di trovare il giusto compromesso termico.
Il tempo di crossover per le gomme d’asciutto è individuato in 1.40 – 1.39. I due alfieri della Rossa sono ancora a 3-4 secondi da questo limite. Continuano le lamentale di Charles: “Guidare in queste condizioni non ha senso“. Nella tornata successiva il definitivo rientro al box.
Sulla vettura gemella, pur senza riscontri straordinari, il programma prosegue in linea con quanto definito nei briefing pre-sessione. Lo spagnolo si è prodotto in una serie di tornate in cui ha fatto una simulazione di passo gara in vista di un gran premio che potrebbe risultare nuovamente bagnato.
F1. Go Giappone 2022, analisi on board: conclusioni
La sessione di Charles Leclerc si è conclusa anzitempo (P11 finale). Nessun problema tecnico particolare. Il monegasco, come altri colleghi, ha voluto preservare un treno di intermedie in vista di una gara molto probabilmente wet. Da sottolineare, in ogni caso, le evidenti difficoltà incontrate dal conducente che ha combattuto tutta la sessione con il riscaldamento degli pneumatici anteriori. Non un buon segnale in proiezione domenicale. C’è molto da lavorare nel box n°16.
Le cose sono andate diversamente del garage attiguo. Carlos Sainz, che ha chiuso col sesto tempo, ha svolto tutto il programma e, soprattutto, si è prodotto in una simulazione che ha dato riscontri interessanti. Dopo un Gran Premio di Singapore in cui è mancato il feeling con la vettura in condizioni di particolare scivolosità, sembra che a Suzuka le cose possano andare meglio.
Domani, per le qualifiche, si preannuncia pista asciutta. Una variabile ulteriore visto che sarà l’unica giornata del weekend baciata dal sole.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV