F1, Marina Bay, Gran Premio di Singapore 2022
Nuovo appuntamento con la rubrica che, come di consuetudine, va ad analizzare tutte le decisioni prese dai commissari. In questo numero, dedicato al Gp di Singapore, un focus sulle vicissitudini che riguardano Sergio Perez. Le modalità applicate sul caso concernente il pilota della Red Bull fanno parecchio discutere. Analizziamo il tutto.
Iniziamo proprio con il messicano. In ben due occasioni ben ha fatto l’ingresso in pista la Safety Car e in entrambi i casi Perez ha chiaramente infranto il regolamento. Più precisamente, la sua violazione riguarda l’articolo 55.10, il quale prevede che il leader della corsa mantenga sempre una distanza di massimo 10 macchine dalla vettura di sicurezza quando questa ha le luci arancioni accese.
Per questa ragione il pilota messicano è stato convocato dai commissari a gara già conclusa. L’alfiere della scuderia austriaca ha ammesso di aver lasciato aumentare troppo la distanza sopracitata. Tuttavia, dice di averlo fatto in quanto le condizioni della pista non erano buone ed era difficile valutare correttamente la lunghezza di 10 vetture dalla SC.
F1. Gp Singapore 2022: difformità di giudizio sul caso Perez
Gli stewart hanno ritenuto che questa spiegazione non fosse accettabile e hanno deciso di sanzionare Perez con una reprimenda per quanto riguarda il primo episodio e con 5 secondi di penalità + 2 punti patente per il secondo, essendo una recidiva nella stessa gara dopo che il Direttore di Gara aveva formalmente ammonito il pilota tramite il team.
I problemi principali a riguardo di queste decisioni sono 2. il primo riguarda il tempismo: è assolutamente inaccettabile che due episodi identici, chiaramente visibili dalle telecamere, vengano giudicati ore dopo il termine della gara, soprattutto quando sono avvenuti ben prima della conclusione della stessa.
La seconda è relativa alla tipologia di sanzione: in passato Vettel prima e Giovinazzi poi, furono puniti ben più duramente per la stessa cosa. Il tedesco scontò un drive through mentre l’italiano si prese 10 secondi di penalità. Siamo di fronte a due violazioni identiche nella stessa gara e nemmeno la somma delle due sanzioni è uguale alla più lieve delle sopra citate.
Forse, effettivamente, un drive through era troppo severo (nel 2010 era la sanzione minima) dal momento che comunque non si ha un vantaggio effettivo in pista. Però, se un caso identico è costato 10 secondi nel 2019 lo stesso dovrebbe avvenire ora, soprattutto se la giustificazione fornita dall’interessato è considerata non plausibile. Non si parla di incidenti che possono avere mille variabili: è una semplice distanza che va rispettaata.
Andiamo oltre: Latifi è stato sanzionato con 5 posizioni di penalità al prossimo evento + 2 punti patente per aver causato un incidente, il che viola il codice sportivo internazionale. Dalle immagini appare evidente come il canadese, nel tentativo di difendersi dall’attacco di Zhou, abbia sterzato verso sinistra come se l’avversario non ci fosse, andando così al contatto e causando il ritiro di entrambi. In questo caso, la decisione è corretta.
Facciamo un passo indietro: al sabato, Lewis Hamilton e Mercedes, sono stati richiamati dai commissari per un’infrazione legata all’utilizzo di gioielli durante una sessione, il che è una violazione del codice sportivo internazionale.
Come ben sappiamo, da quest’anno la direzione di gara è sembrata essere ancor più severa nei confronti dei piloti che indossano gioielli di qualsiasi tipo.
Durante le Fp3 le immagini hanno mostrato come il pilota inglese portasse un piercing al naso che in realtà non avrebbe potuto avere. Hamilton, però, ha portato un certificato medico in cui si diceva che ne era sconsigliata la rimozione.
Sir Lewis, quindi, è stato assolto. Tuttavia, è toccata una sorte diversa al suo team in quanto la dichiarazione presentata pre evento riportava la totale assenza di alcun tipo di gioiello. I commissari, quindi, hanno imposto un’ammenda di 25.000€ al team
Da ultimo, Alfa Romeo è stata sanzionata con 10.000€ di ammenda (5.000€ per pilota) per aver non aver restituito elettronicamente due set di pneumatici al termine delle libere 1. E’ una violazione dell’articolo 30.5 i) del regolamento sportivo
Secondo la normativa, il team deve restituire in forma elettronica i due set entro 2 ore dal termine delle Fp1 e in forma materiale prima dell’inizio delle Fp2. In questo caso il team non ha effettuato la prima parte di ciò, tuttavia il delegato tecnico ha confermato che al momento del via della seconda sessione di prove, i treni di pneumatici erano stati restituiti. Considerato ciò, i commissari hanno deciso di imporre solamente una lieve sanzione economica
Autore: Alessandro Rana. – @AleRanaF1
Immagini: F1