Complicate qualifiche quelle viste a Marina Bay quest’oggi: la F1 a Singapore ha riscontrato questo pomeriggio (per noi, più quasi serata per loro) delle condizioni meteo controverse, con una pista che sembrava proprio non volersi asciugare.
Un circuito cittadino in cui gli spazi sono già molto ristretti di per sé, figurarsi con l’effetto della pioggia quanto possano essere state ancor più complesse le varie dinamiche. La pista ha parlato: pole position per Charles Leclerc, seguito da Sergio Perez e Lewis Hamilton.
Solo ottavo Max Verstappen, richiamato improvvisamente ai box proprio quando stava effettuando il suo ultimo tentativo di strappare la pole al suo avversario: la causa è da ricondursi alla benzina, probabilmente troppo poca per poter portare la vettura a fine sessione, con i dovuti controlli effettuati poi al termine.
Non particolarmente entusiasta Carlos Sainz, medaglia di legno ai piedi del podio con un quarto tempo; anche se va specificato, il suo giro di 1.49.583 dista un nulla da quello del suo compagno di squadra nonché poleman pari a 1.49.412. Questo significa che la F1-75 quest’oggi c’era, nonostante in un distacco minimo vi fossero racchiusi ben 3 piloti.
F1. Carlos Sainz analizza le sue prestazioni sul giro
Tuttavia Carlos nonostante il risultato leggermente amaro, con molta lucidità e consapevolezza ammette di essere perfettamente conscio del fatto che quest’oggi la qualifica sarebbe stata molto tirata, e che qualsiasi minuzia avrebbe fatto la differenza.
Difatti ammette: “Un decimo e mezzo quanto fa tra P1 e P4…?!” – domanda retoricamente – “Quest’oggi era molto tirata, e so perfettamente dove sono andati questi decimi che alla fine sono mancati…
Peccato anche perché avevamo fatto il giro molto presto. Mancavano ancora due minuti in sessione e la pista si asciugava velocemente, c’era tempo lì per provare un po’ alla fine… Però ci sono cose che dobbiamo continuare a guardare per lavorare meglio insieme e capire un po’ di più, ma in generale non posso essere troppo critico se sono un decimo e mezzo dietro…”.
Come imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno nonostante tutto, Sainz ce lo ha appena dimostrato.
Sulle controversie relative alla questione meteo, invece sembra avere avuto le idee piuttosto chiare: “Per me la situazione è stata abbastanza facile da leggere: secondo me bisognava montare la slick durante il Q3 e fare l’ultimo giro possibile. Siamo riusciti a farlo tutto meno quell’ultimo lì, ma comunque la pista era molto complicata… Molto difficile riuscire a mettere insieme un giro, però a livello di gestione l’abbiamo gestito bene”.
Come ultime considerazioni in vista di domani invece sostiene: “Sono già 2-3 qualifiche che stiamo lottando per la pole: quello che manca è il passo gara, e dobbiamo vedere domani come saremo messi proprio su questo”.
Dunque per un Charles ottimista e che addirittura punta alla vittoria sperando nella perfezione del team, c’è un Carlos dai toni palesemente più spenti e che ammette già in anticipo che la F1-75 manchi di passo gara. Non ci resta che attendere domani per scoprire quale dei due “Carli” avrà avuto ragione.
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, Singapore GP