Tra poche ore si spegneranno i semafori del Gran Premio degli Stati Uniti, tappa n°19 del campionato di F1 2022. Il Circuit of the Americas è un tracciato molto esigente con gli pneumatici e i team ne dovranno tenere conto anche in considerazione del caldo in cui si eseguiranno le operazioni.
Andiamo a monte delle cose. La Pirelli, per l’occasione, ha portato le gomme mediane della sua gamma: PZero White Hard C2, Yellow Medium C3 e Red Soft C4. Le pressioni minime al via dovranno essere le seguenti: 23,0 psi all’anteriore, 20,0 al posteriore. Il camber massimo permesso è, all’avantreno, -3,25° e -2.00° al retrotreno.
Il COTA è una pista dove i carichi su vetture e pneumatici, in termini di trazione, frenata e forze laterali, sono molto bilanciati. L’asfalto, seppur parzialmente rifatto nel 2020, presenta alcune zone con irregolarità che vanno messe sotto la lente d’ingrandimento. L’anno scorso, è bene ricordarlo, la superficie è stata levigata per “appiattire” i punti più sconnessi. Cosa che non evitò ai team di aumentare l’altezza da terra delle vetture a scapito del carico aerodinamico.
F1. Gp Stati Uniti 2022: la strategia efficace è a due soste
Annotiamolo immediatamente: non sarà facile far funzionare una strategia ad una sosta a causa degli alti livelli di degrado che sono stati visti nei turni di libere e nelle stesse qualifiche. Il piano tattico a due stop è il favorito in un weekend in cui ci sono meno dati del solito a causa del test delle gomme che si è svolto nel secondo turno di libere del venerdì.
Per chi è nelle posizioni di avanguardia e non intende rischiare con strategie “fantasiose”, l’opzione più coerente è quella di affrontare il primo stint di gara, compreso tra i 14 e i 19 giri, con gomme medie. Poi lo switch su hard per poi ripassare, intorno alla tornata 35, sulla media. Le soft, quindi, non paiono essere le coperture giuste per questa pista, specie quando il carico di carburante è alto.
Quanto su descritto si deve comparare con le esigenze. Carlos Sainz, i piloti Mercedes, Lando Norris e Valtteri Bottas, ad esempio, hanno un solo treno di medie nuove e potrebbero dunque optare per una sequenza media-hard-soft. Leclerc e Verstappen, parsimoniosi nell’uso della gomma a banda gialla nei due giorni precedenti, potrebbero avere un piccolo vantaggio strategico da giocarsi nell’arco della gara.
F1. Gp Stati Uniti 2022: le opzioni per chi è nelle retrovie
I piloti che scattano dalle retrovie, sovente, sono più aperti a contemplare strategie più azzardanti. La scommessa più grande, al COTA, sarebbe quella di partire con la mescola dura. Sulla carta parliamo di una gomma molto penalizzante poiché il delta con le gialle è stimato in circa un secondo al giro. Tanto. Ma il minor degrado, la possibilità di fermarsi più avanti e, perché no, le occasioni create da un’eventuale safety car potrebbero premiare chi intenderà rischiare.
In ogni caso, pur partendo con Pirelli Hard, la strategia a una sosta non dovrebbe essere percorribile. Anche perché, sul tracciato texano, si perde veramente poco per la sosta. Parliamo, difatti, di soli 20 secondi in condizioni di bandiera verde. Una delle percorrenze più rapide di tutto il mondiale.
Questo è il quadro generale che, chiaramente, è pronto ad essere stravolto dai classici episodi devianti che possono caratterizzare un qualsiasi gran premio. Occhio ai due alfieri Red Bull e a Charles Leclerc che, in linea puramente teorica, hanno in mano la giocata buona per avere la meglio degli avversari. Data la posizione di partenza, dunque, Max Verstappen è da considerarsi l’assoluto favorito per vincere il Gp degli Stato Uniti 2022.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Pirelli Motorsport
