mercoledì, Dicembre 18, 2024

Verstappen l’insaziabile punta già al titolo 2023

Il mondiale 2022 di F1, come quello dell’anno precedente, ha visto Max Verstappen diventare campione del mondo. Un risultato che, ancora una volta, è giunto tra le polemiche. In Giappone, infatti, la frettolosa, anche se corretta, penalità data a Leclerc unita alla confusione sul punteggio finale, poi assegnato pienamente, ha portato alla proclamazione del pilota olandese. Un risultato meritato viste le dodici vittorie ottenute nel corso dell’anno; un talento, quello del pilota Red Bull, ormai maturo che una polemica può difficilmente rendere insicuro.

Ed è proprio la sicurezza una delle qualità che Max Verstappen ha sempre mostrato di avere. Una dote fondamentale per riuscire a sopportare la grande pressione che la F1 mette sulle spalle dei venti protagonisti, soprattutto in caso di lotta per il titolo. Una sicurezza che ha portato il numero 1 di casa Red Bull non solo a sbaragliare la concorrenza, ma anche a porsi come l’uomo da battere in vista del 2023. I dubbi che aleggiano introno alla scuderia di Milton Keynes sembrano infatti non oscurare la chiara visione che l’olandese ha di sé e del suo futuro.

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Foto di gruppo per la Red Bull, campione del mondo piloti 2022 con Max Verstappen

F1. Max Verstappen, l’uomo da battere anche nel 2023

Praticare uno sport a livello professionale non è sempre puro divertimento o solo amore per il proprio lavoro. In F1, per esempio, si corre per vincere, per dimostrare di essersi meritati quel posto tra i venti prescelti per fare parte dell’élite del Circus. La sicurezza in se stessi diventa quindi una delle armi fondamentali per riuscire a sopravvivere a un mondo fatto di pressioni interne ed esterne.

Per riuscire a diventare campione del mondo non bastano solo un ottimo talento e una buona vettura. Serve essere completi in ogni singolo aspetto. Una maturità che Max Verstappen sembra essere finalmente riuscito a raggiungere dopo l’estenuante battaglia del 2021. Una lotta fino all’ultima curva che il giovane olandese è stato in grado di reggere contro uno dei colossi della F1, ovvero Lewis Hamilton. Una cosa non da tutti visto che l’ultimo che ci era riuscito ha poi sentito il bisogno di ritirarsi.

Verstappen invece di titolo ne ha vinto un altro, battendo tutti, anche quello che ad inizio anno sembrava potergli dare del filo da torcere. La battaglia con Leclerc sembra essere mancata al pupillo di casa Red Bull. Dopo aver conquistato il suo secondo titolo, Verstappen ha già proiettato la sua mente al 2023. “Spero di poter avere una battaglia ravvicinata”. Il due volte iridato non ha problemi a mettersi in cima alla catena alimentare della F1. L’uomo da battere sarà lui.

Una frase che racchiude molto di quel carattere forse figli anche dei duri insegnamenti di papà Jos. Parole che lanciano una sfida a tutti quei diciannove piloti che nel 2023 scenderanno in pista insieme a lui. La speranza di una nuova lotta fino all’ultima gara è forse un pensiero più da pubblico. Per quanto emozionante possa essere lottare fino al termine, un pilota è certamente più contento quando il titolo arriva in anticipo. Chiudere i giochi prima della fine è, dopotutto, un ulteriore punto di forza di cui un pilota difficilmente vorrebbe privarsi.

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Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) -duellano subito dopo la partenza del Gp del Giappone 2022

F1. Max Verstappen: la questione budget cap non fa paura

Come spesso raccontato, non è un segreto la forza che il giovane due volte iridato ha saputo maturare in questi anni in F1. Se le polemiche alla fine del 2021 avevano messo in dubbio il merito dell’olandese, quanto visto durante l’attuale stagione non può certo essere negato. Il talento è emerso al di là di ogni polemica. E questa è una consapevolezza che Verstappen sa di avere e che, senza paura, mostra.

L’ombra della violazione del budget cap per il mondiale 2021 incombe sul suo team. Quella stessa Red Bull che negli anni è stata in grado di crescerlo e accompagnarlo fino al tetto del mondo. Un ulteriore dubbio ha poi preso il sopravvento a seguito del comunato della Federazione, ovvero quello di una violazione recidiva anche per il 2022. Le possibili sanzioni sono tante e nell’attesa di conoscere il futuro della Red Bull c’è chi affila i coltelli. Max Verstappen compreso.

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Mohammed Ben Sulayem, imprenditore e pilota di rally emiratino, attuale presidente della FIA

Il due volte campione del mondo non sembra infatti preoccupato di ciò che potrebbe accadere. La sicurezza che ha acquisito negli anni lo porta ad una tranquillità quasi invidiabile. Limitazioni o meno, il pilota di Hasselt resta fermo nelle sue convinzioni, disinteressandosi di quello che potrebbe accadere. Con alcune sanzioni la Red Bull potrebbe infatti tornare in pista meno forte di questi ultimi due anni. Uno scenario che Verstappen non sembra vedere come un problema; al contrario, per l’olandese, potrebbe diventare un’ulteriore sfida.

I due mondiali vinti tra le polemiche sono infatti l’unica macchia sulle stagioni di Max. Una limitazione nel 2023, nonostante la certezza di non aver violato le regole, potrebbe dunque essere uno stimolo in più per farsi apprezzare anche da chi negli anni lo ha criticato. L’unica certezza resta però una ed una sola. L’uomo da battere resta sempre lui: Max Verstappen.


Autore: Chiara Zambelli – @chiarafunoat

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Ferrari

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