Nella tappa mediorientale di Abu Dhabi la F1 calerà il sipario sul mondiale 2022. Quest’anno non si vivrà l’elettrizzante sfida della scorsa stagione. Tuttavia, nonostante i verdetti più importanti siano stati già emessi, l’ultimo round offre diversi motivi di interesse. La lotta per la piazza d’onore nelle due classifiche iridate, infatti, vedrà coinvolti i top team.
Il certificato ritorno della Mercedes al vertice potrebbe concorrere a un duello davvero serrato con Red Bull e Ferrari. Dal punto di vista tecnico, il finale in crescendo del team tedesco assomiglia molto a quello messo in atto dalla scuderia austriaca nel 2020. Proprio due anni fa, nel bel mezzo del dominio Mercedes, Max Verstappen lanciò la sfida alla scuderia di Brackley battendo Lewis Hamilton, con la perentoria vittoria del giovane talento di Hasselt.
L’ultimo back to back del mondiale non ha offerto il tempo necessario per stemperare le delusioni e gli attriti emersi nel corso del Gran Premio. A Yas Marina, pertanto, apprezzeremo alcune sfumature che potrebbero essere decisive in chiave 2023. Il complesso rapporto tra Verstappen e Perez (leggi qui l’analisi tecnica), la rabbia agonistica di Charles Leclerc e le performance della W13 “B” saranno certamente i fattori sotto la lente d’ingrandimento.
F1. Gp Abu Dhabi 2022: Track Info
Il circuito arabo sorge sull’isola artificiale di Yas, tra campi da golf, parchi tematici e hotel extra lusso. Entrato a far parte del calendario di Formula 1 nell’oramai lontano 2009, il Gran Premio di Abu Dhabi chiude tradizionalmente il mondiale come ultimo appuntamento in calendario.
Il tracciato è lungo 5.281 metri da percorrere 58 volte in gara. Il layout è composto da 16 curve equamente ripartite, 8 a sinistra e 8 a destra, da affrontare in senso antiorario. Lo scorso campionato la pista è stata oggetto di profonde modifiche. Oltre alle due sopraelevate in corrispondenza di curva 5 e 9, le curve nella sezione dell’hotel sono state rese più scorrevoli.
L’efficienza dell’ala mobile risulta alquanto elevata, grazie alle due zone DRS in rapida sequenza. Proprio i vani assalti di Fernando Alonso nei confronti di Vitalij Petrov, che di fatto costarono il titolo mondiale 2010 al pilota spagnolo, convinsero la Federazione Internazionale a varare l’utilizzo del sistema atto alla riduzione del drag a partire dalla stagione successiva.
Le zone in cui è possibile spalancare l’ala posteriore sono collocate in corrispondenza dei lunghi rettilinei, tra le curve 5-6/8-9. Il back straight, che parte da curva 5 misura ben 1140 metri e si percorre in circa 14,2 secondi. Mentre il rettilineo principale è lungo 450 metri e si affronta in poco più di 6 secondi. Il tracciato non presenta significative variazioni altimetriche.
F1. Gp Abu Dhabi 2022: consumo carburante e gestione pneumatici
Yas Marina non risulta particolarmente esigente per quanto riguarda il consumo di carburante, pari a 1,36 kg/giro. L’asfalto è molto liscio e garantisce un grip medio. Correndo al tramonto, per di più, la temperatura della pista si abbassa nel corso della gara e la gestione delle gomme risulta importantissima per le prestazioni della vettura.
Secondo Pirelli, le modifiche realizzate hanno velocizzato la pista bilanciando le forze longitudinali e laterali sugli pneumatici, in precedenza messi maggiormente alla prova da trazioni e frenate. Per la tappa negli Emirati Arabi Uniti, il costruttore italiano ha optato per la gamma più morbida dei compound da asciutto: PZero White Hard C3, PZero Yellow Medium C4 e PZero Red Soft C5.
F1. Gp Abu Dhabi 2022: severità meccanica e power unit
Le caratteristiche di questo circuito rendono abbastanza severo l’utilizzo dell’impianto frenante. Le abituali condizioni atmosferiche afose, unitamente all’utilizzo delle mescole più morbide disponibili, potrebbe determinare surriscaldamento e usura tra i materiali di attrito. L’utilizzo dei freni per ogni giro è pari al 17% del tempo sul giro.
In seguito alle modifiche apportate alla pista, l’impatto del motore endotermico ha subito un’impennata. L’ICE girerà a piena potenza per il 66% circa della tornata. Sebbene l’utilizzo del propulsore a combustione interna non raggiungerà alti livelli, sarà pur sempre importante avere a disposizione molta potenza per ottenere riscontri cronometrici all’altezza.
Spostandoci sul sistema ibrido possiamo asserire con certezza che, l’MGU-H, moto generatore adibito al recupero di energia attraverso l’entalpia dei gas di scarico, sarà senza dubbio la componente più sollecitata. Per quanto riguarda l’MGU-K, invece, l’apporto alla causa sarà decisamente più contenuto malgrado le diverse staccate violente.
Per quanto riguarda l’utilizzo della trasmissione, il basso numero di up shift/down shift, 3300 cambi marcia per gara circa, lo scenario numerico appena descritto non desterà particolari preoccupazioni meccaniche relativa a possibili guasti.
F1. Gp Abu Dhabi 2022: configurazione aerodinamica
La pista situata nel Golfo Persico richiede un assetto aerodinamico da medio carico, necessario per garantire la massima aderenza possibile nelle diverse tipologie di curve che compongono il percorso di Yas Marina. Come sempre il compromesso aerodinamico ricoprirà un ruolo fondamentale: efficienza nei tratti alta velocità di percorrenza abbinata alla spinta verticale utile per affrontare le parti più lente del circuito.
Grazie all’utilizzo dell’ala mobile, le wing car di nuova generazione godranno di un plus di velocità nella prima zona adibita all’apertura dell’ala posteriore di circa 18Km/h. Mentre nella seguente porzione del tracciato dove si potrà utilizzare il DRS, l’incremento si attesterà sui 14Km/h.
Velocità di percorrenza sul giro
Il primo settore presenta un mix di curve a velocità medio alta, mentre il secondo richiede velocità in rettilineo, frenata e trazione. Per quanto riguarda il T3, classico segmento che si può trovare in vari percorsi cittadini, i fattori più importanti rispondono al nome di grip e deportanza.
Nell’illustrazione qui in alto, vengono riportati il raggio e l’angolo di tutte le curve dell’impianto permanente arabo. Le curve ad elevata velocita di percorrenza solo quelle con il raggio più elevato, mentre quelle con velocità di percorrenza bassa sono caratterizzate da un angolo elevato.
Punto chiave del primo settore
Il T1 prende corpo dalla linea di partenza sino a raggiungere la metà del segmento rettilineo che porta alla staccata di curva 5. Il punto cruciale di questo settore è la velocissima curva 3 ad andamento destrorso, situata nel punto più elevato del tracciato (appena 22 metri sul livello del mare, nda).
I piloti delle diverse scuderie affronteranno questa sezione del tracciato in sesta marcia, ad una velocità pari a circa 270 Km/h. La piega in questione è in leggera pendenza verso l’alto e risulta molto insidiosa, in quanto si trova in concomitanza dello sbocco che dalla pit lane consente l’accesso alla pista.
Punto chiave del secondo settore
Il T2 inizia da curva 5 per poi terminare prima della soprelevata identificata con il numero 9. Il settore centrale è quello che va definito ad elevata velocità. Comprende i due lunghi rettifili separati dalla chicane composta delle curve 6 e 7.
Proprio questa variante è il tratto a maggior indice di difficoltà. La perfetta percorrenza di questo tratto consentirà ai piloti di effettuare manovre di sorpasso o difesa nel back straight, prima di raggiungere la sopracitata curva 9.
Punto chiave del terzo settore
Il T3 si snoda dalla curva sopraelevata sino a raggiungere la linea del traguardo. Si tratta del segmento più lento di Yas Marina, dove si palesano diverse curve ad angolo retto. La zona chiave è rappresentata dalla 12. Inoltre, le recenti modifiche, hanno senza dubbio aumentato notevolmente la velocita di percorrenza delle curve cieche 10 e 11.
Ecco perché la staccata della 12 risulta molto più esigente e necessita di una perfetta gestione del punto di frenata. Nonostante la presenza dell’ampia via di fuga in asfalto, un bloccaggio in questa zona può rivelarsi fatale, in qualifica e in gara, durante i duelli ravvicinati.
Autore e grafiche: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: Oracle Red Bull Racing