F1. La Ferrari ha un solo scopo in questo ultimo gran premio stagionale: battere la Mercedes per evitare l’onta della rimonta all’ultimo centimetro. Il week di Abu Dhabi, in tal senso, pare essere cominciato nel migliore dei modi. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno tenuto piuttosto agevolmente alle spalle la coppia della Stella a Tre Punte. Un primo mattoncino per costruire quello che ormai è il vero target del morente 2022: chiudere il mondiale in seconda posizione.
Magrissima consolazione a ben rifletterci considerando gli squilli di tromba tra i quali era nato il progetto 2023. Ma questo passa il convento e Maranello non vuole che si generi ulteriore insoddisfazione tra lo staff e la tifoseria con una terza piazza che avrebbe del beffardo. Più difficile, ad ora, sembra invece essere la riconcorsa di Leclerc alla posizione d’onore nella graduatoria piloti visto che Sergio Perez è davanti e potrebbe contare sull’aiuto di Verstappen. A patto che in Red Bull abbiano davvero appianato le divergenze dopo lo scontro un po’ grottesco di Interlagos.
F1. GP Abu Dhabi 2022: Ferrari va per la sua strada
Alla fine della sessione di ieri ha parlato Lauren Mekies, direttore sportivo della Ferrari, il quale ha spiegato che la premura in questo conclusivo gran premio è concentrarsi su se stessi senza badare troppo alla concorrenza. Valutazione onestamente poco credibile viste le premesse fatte in apertura. Il momento storico, invece, dice proprio il contrario: Ferrari deve orientare le operazioni in base alle mosse altrui.
“In questo weekend vogliamo estrarre il massimo dalla macchina, senza farci condizionare dalle performance di Mercedes e Red Bull. Venerdì non eravamo in gran forma ma abbiamo provato a ottimizzare ciò che avevamo a disposizione. Charles e Carlos hanno fatto uno step e credo che il cammino verso la qualifica sia stato costruito bene. Mercedes è dietro e noi siamo vicini alla Red Bull. In gara sappiamo che loro hanno qualcosa in più, ma siamo qui per giocarcela“.
F1. Gp Ab Dhabi 2022, Ferrari: temperature amiche della F1-75
L’aver disputato il turno di qualifiche con pista leggermente più fresca ha dato una mano alla creatura di David Sanchez che nei primi due turni di libere aveva sofferto un asfalto più riscaldato. “Speravamo che la pista venisse nella nostra direzione – ha piegato l’ingegnere ex FIA – Tutte le vetture vanno più forte la sera con la pista più fredda, ma visti i nostri limiti immaginavamo che andasse più verso di noi. Sembra sia stato così. Carlos e Charles hanno fatto un grande lavoro. Sono stati molto forti. Questo ci permette di essere davanti alle Mercedes“.
In chiusura, Mekies ammette ancora una volta che la scelta di fermare lo sviluppo della F1-75 è stata presa a tavolino per prepararsi meglio alla stagione futura: “Quest’anno abbiamo fermato lo sviluppo prima di Mercedes e Red Bull, quindi per il 2023 speriamo di essere virtualmente più vicini alla Red Bull di quanto mostrino i due decimi di oggi. Poi i due mesi di lavoro a motori spenti sono tanti e bisognerà vedere chi opererà meglio. C’è anche la modifica del fondo da affrontare [innalzamento del bordo del floor a 15 mm dal piano di riferimento e flessibilità in corrispondenza delle ruote posteriori pari a 5 millimetri, ndr] che avrà impatto diverso su ogni team“.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari