Ci vogliono impegno e perseveranza. Anche nel prendere con sconvolgente continuità decisioni sbagliate. Nelle qualifiche del Gran Premio del Brasile, penultimo atto del mondiale di F1 2022, la Ferrari non ha voluto smentire la propria linea di continuità stagionale sbagliando quasi tutto quello che c’era da sbagliare. La vittima sacrificale delle leggerezze del muretto rosso sembra essere Charles Leclerc che si è trovato spesso imbrigliato nella ragnatela tessuta dai suoi.
Nella prima sezione delle qualifiche sono suonati dei sinistri campanelli d’allarme. Lo stucchevole balletto di gomme soft nuove col pilota in macchina ad attendere che i suoi meccanici facessero chiarezza sui codici applicati alle coperture non è stato un bel vedere. Ma, nonostante ciò, le cose si erano rimesse in asse nella Q2 superata senza assilli di sorta. Il problema è deflagrato nella parte terminale della sessione, quella che conta davvero.
F1. GP Brasile 2022, Ferrari: una “tragicomica” catena di eventi
Sinteticamente, la catena di eventi che ha portato il monegasco nella pancia della griglia di partenza è stata la seguente: in attesa del semaforo verde in fondo alla pit lane abbiamo potuto verificare che la sola F1-75 n°16 “calzava” pneumatici intermedi mentre tutti i concorrenti erano su Pirelli a banda rossa, compresa la n°55 di Carlos Sainz. Un primo palese errore che il muretto, che non si vuol far mancare nulla, ripeterà poco dopo.
Sì, perché Charles, alla fine del giro di lancio, quando è chiaro che la pista è da slick, non viene richiamato per il necessario cambio coperture. Il pilota, che pure sbaglia non imponendosi e dimostrando ancora una volta una certa morbidezza nel prendere decisioni rapide, prosegue con un inutile push lap che non sarà concluso per via dell’errore di George Russell da cui scaturisce bandiera rossa.
Il resto è storia. Alla ripresa dell’attività la pioggia torna a far capolino e l’ex Sauber resta col cerino in mano. Scottandosi le dita. Alla fine delle operazioni sarà P10 alle spalle di Sergio Perez che da Leclerc è stato letteralmente – ma involontariamente – tappato. E forse è questa l’unica, magrissima, consolazione in vista della gara sprint di stasera poiché il primo avversario è lì ad un tiro di schioppo anche se può contare su un DRS molto efficace che su questa pista è in grado di diventare un fattore determinante.
F1. Gp Brasile 2022, Ferrari: Laurent Mekies minimizza gli errori
Ci sarebbero gli elementi per una condanna per direttissima, ma in Ferrari non eccellono per facoltà di autocritica. E le parole di Laurent Mekies, direttore sportivo della franchigia rossa, sono qui a dimostrarlo:
“Quella di oggi è stata una qualifica lotteria. L’intera sessione è stata un esercizio impegnativo per il team, alcune scelte sono state azzeccate, altre meno, come quella fatta a inizio Q3 sulla vettura di Charles. Abbiamo differenziato le strategie perché avevamo informazioni di pioggia imminente. In realtà i piloti con le gomme Soft hanno avuto in-extremis il tempo di chiudere un giro prima che la pioggia diventasse pesante“.
“È sicuramente frustrante per Charles e per tutti noi – ha proseguito l’ex FIA –Abbiamo avuto tante belle qualifiche in condizioni difficile come oggi durante questa stagione e proveremo a fare un altro passo avanti assieme imparando da oggi. Non siamo l’unico team ad avere avuto una qualifica a due facce, con una vettura davanti e una più indietro. È solo l’inizio di un lungo weekend e cercheremo di sfruttare al nostro favore la Sprint di domani“.
“L’obiettivo per i nostri piloti sarà simile: Carlos dovrà cercare di arrivare più avanti possibile per limitare le conseguenze della penalità di cinque posizioni che deve scontare domenica; Charles deve invece risalire dalla decima piazza per riportarsi nelle prime tra file dello schieramento. In conclusione, congratulazioni alla Haas e a Kevin Magnussen per la loro prima pole position. Ricorderanno questo giorno per sempre“.
F1. Ferrari: un’atavica incapacità di fare autocritica
“Non siamo l’unico team ad avere avuto una qualifica a due facce, con una vettura davanti e una più indietro“. Questo è il passaggio che più di ogni altro colpisce. Una sorta di tana libera tutti, un mal comune mezzo gaudio su cui si costruiscono i fallimento del futuro. L’incapacità di essere duri con se stessi e di ammettere plateali errori è il primo tassello per consentire ad un team strutturato di non commetterne ulteriori.
La canzone della squadra giovane e inesperta ha tediato. Come un ritornello di un tormentone estivo è passata di moda. Una narrazione che non regge e che non convince più i tifosi e gli stessi addetti ai lavori. Damon Hill, non proprio l’ultimo degli sprovveduti, ha parlato delle conseguenze di questa vicenda mal gestita:
“Dovranno riprendersi da quanto accaduto. E a volte è davvero difficile fermare la spirale di panico nel gruppo di lavoro perché sanno che non è la prima volta che succede. E’ lo specchio della loro stagione. Si appresteranno ad affrontare il sabato con un pensiero in negativo. Peseranno <<Cosa sbaglieremo oggi?>> invece di concentrarsi su cosa sanno fare in quanto professionisti“.
Dicasi catena di eventi. Una vortice negativo che rischia di inghiottire il team peggiorando prestazioni già in decisa parabola discendente. Le qualifiche del Gran Premio di Interlagos sono effettivamente il quadro del mondiale 2022 che andrebbe affisso alle pareti dei box e degli stabilimenti modenesi per evitare di ricadere nelle medesime, infruttuose, dinamiche. Lo faranno?
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari