venerdì, Novembre 15, 2024

Russell l’adattivo: la colonna sulla quale Mercedes vuole costruire il futuro

Questione di personalità. Non ne fa difetto George Russell, uno approdato in F1 andando di persona in Williams a perorare la sua causa. Le argomentazioni, supportare da un titolo di F2 appena stravinto, furono così convincenti che i dirigenti della compagine di Grove, imbeccati anche da Toto Wolff che si fece sponsor dell’operazione, non esitarono a scritturare il talento di King’s Lynn. Che di cose rimarchevoli, nonostante una vettura a tratti impresentabile, ne ha fatte in tre anni di permanenza in una compagine che continua a ricercare se stessa per rinverdire un passato gloriosissimo.

Il carattere di “Re Giorgio” si è confermato anche nella sfida più dura che ha dovuto affrontare in carriera: confrontarsi con Lewis Hamilton, il recordman assoluto della categoria. Un duello, molto cavalleresco, dal quale Russell è uscito addirittura vincitore in un anno in cui le difficoltà tecniche hanno preso il sopravvento. Nonostante ciò il 24enne driver ha portato a casa un pole position e una vittoria; conseguimenti che il più blasonato collega, anche per un pizzico di sfortuna, non è riuscito a raggiungere nell’unico mondiale in cui non ha messo a bilancio un trionfo di tappa.

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George Russell, Mercedes AMG

F1. George Russell l’adattivo

Russell ha mostrato una capacità d’adattamento senza precedenti. Passare da un team di bassissima classifica ad uno che cova costanti ambizioni di vittoria è stato difficile soprattutto nella gestione della settimana lavorativa che è risulta totalmente stravolta per soddisfare le richieste degli sponsor (leggi qui). L’adeguamento alla nuova realtà è stato fulmineo e i risultati ottenuti in pista sono lì a dimostrarlo con estrema chiarezza.

Quando c’è un cambio di squadra ci vuole tempo per adattarsi. Non importa chi sia il tuo compagno. È fondamentale trovare questa fiducia con l’intera struttura, ma alla fine siamo tutti qui per vincere. Quindi bisogna guardare avanti e pensare a come rendere la macchina più veloce. E’ stato un anno positivo per me – ha sottolineato Russell alla BBC – Ho imparato molto da Lewis, è il più grande di tutti i tempi. Sono in una posizione privilegiata per misurarmi con lui e, a mia volta, capire più cose. Non sono incredibilmente orgoglioso per essere arrivato quarto: sono qui per vincere, dobbiamo continuare ad alzare l’asticella”.

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Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) e Geroge Russell (Mercedes AMG) duellano durante la Sprint Race del Gp del Brasile 2022

Russell, oltre ad aver dimostrato una grande duttilità, è anche un uomo molto pragmatico. E sa bene che Mercedes parte dietro a chi il campionato 2022 l’ha ipotecato già all’inizio dell’estate. Siamo un passo indietro rispetto a Red Bull e Ferrari e dobbiamo lavorare per colmare il divario. L’aspetto positivo è che nel 2023 saremo in una posizione più forte. Sono qui per il lungo termine e anche se mi sarebbe piaciuto vincere le gare e lottare per il titolo. Credo che come squadra questi tempi difficili ci aiuteranno. Spero che in futuro potrò guardare indietro e dire che il 2022 è stato un anno positivo“.


F1. Red Bull non teme Ferrari e vede in Mercedes il vero rivale

Gli eventuali successi futuri di Russell passano soprattutto dalla ritrovata capacità del team di essere competitiva. Mercedes ha lavorato lungo tutto il campionato scorso per superare le difficoltà derivanti da un concept aero-meccanico estremo ma che potrebbe dare i suoi frutti nel 2023. A crederci, chiaramente, sono i diretti interessati del team. Ma anche la concorrenza che dà alla Stella a Tre Punte l’investitura di rivale più accreditato.

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il settantanovenne austriaco Helmut Marco, consulente del team Oracle Red Bull Racing

Chi temo di più nel 2023 tra Mercedes e Ferrari? Mercedes, sicuramente“. Questa la risposta di getto di Helmut Marko ai colleghi di AMuS alla domanda su quale fosse il team da tenere d’occhio nel prossimo mondiale. “Come squadra puntano sempre sugli gli stessi uomini ed hanno un passato di successo in ruoli chiave. e poi ha Hamilton. Mercedes ha un pacchetto semplicemente migliore rispetto alla Ferrari“.

Provocazione o reali timori? Non lo sapremo mai perché l’ex pilota austriaco è un abile oratore e comprendere appieno le sue parole è sempre un rebus di difficile soluzione. Fatto sto che il maggior numero di ore di sviluppo della Mercedes rispetto alla Ferrari e soprattutto alla Red Bull che deve pagare anche dazio alla FIA per la penalità ricevuta, rappresentano un bel vantaggio che un team strutturato come quello di Brackley difficilmente non concretizzerà. Questa è la speranza di George Russell che vuole diventare un pilastro della sua scuderia a suon di vittorie.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMGOracle Red Bull Racing

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