venerdì, Novembre 22, 2024

Resta esclusivo per FUnoAT: il tecnico non chiude la porta alla Ferrari

In F1 si usa spesso la parola futuro: quanto, nell’ambito della verisimiglianza e della possibilità, dovrà e potrà accadere. Si basa anche su questo sostantivo maschile la carriera di individui speciali che si muovono all’interno del Circus, abituati ad utilizzare al meglio le proprie capacità cognitive per scalare la vetta del successo. Non sempre ci riescono, però. O forse sarebbe meglio dire che, altri, della stessa pasta, nello stesso ambiente, la massima categoria del motorsport, lo fanno talmente bene che li sforzi profusi non raccolgono i risultati sperati.

Non è certo il caso di Simone Resta, fulgido ingegnere e progettista italiano. L’ex ferrarista ha risollevato le sorti della Haas, una scuderia rinata dopo un 2021 davvero complicato. Ha saputo compattare l’ambiente, fornendo grande esperienza e serenità a una scuderia che pareva essersi persa definitivamente sul fondo dello schieramento.

Raggiunto dai microfoni di Formula Uno Analisi Tecnica, l’italiano ha svelato i piani operativi in merito alla scelta della veste aerodinamica 2022. Senza contare i risvolti tecnici relativi al prossimo anno, legati alla nuova costruzione delle mescole Pirelli e all’impatto della direttiva anti porpoising. Per tutti i dettagli fatti un giro sull’articolo dedicato fruibile a questo link.


F1: Vasseur in Ferrari, l’opinione di Resta

La recente rivoluzione in GES, a seguito della dolorosa ma per molti necessaria defenestrazione di Mattia Binotto, ha prodotto il suo primo “acquisto”. Parliamo di Frederic Vasseur, ingegnere che dal 9 gennaio 2023 ricoprirà la carica di team principal del Cavallino Rampante.

La giornata dedicata alla call con Simone è coincisa con l’avvicendamento di varie figure al top management della F1. Tra queste, appunto, l’ufficialità Ferrari sull’imminente insediamento del cinquantaquattrenne di Draveil a Maranello. Resta ha condiviso con Vasseur ben quattordici mesi in Alfa Romeo. Tempo sufficiente per scoprire a fondo il francese.

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Frederic Vasseur e Simone Resta ai tempi dell’Alfa Romeo Racing

Ho avuto modo di conoscere Fred nella mia esperienza in Svizzera. Parliamo di un protagonista di assoluto spessore che non scopriamo certo oggi, capace di mettersi in luce già attraverso l’ottimo lavoro svolto nelle serie minori. Non posso altro che augurargli il meglio, in una posizione che però sarà senza dubbio molto impegnativa per lui visto l’importanza degli obbiettivi“.


F1: Il futuro di Resta in chiave Ferrari

L’avvenire solletica la fantasia. Riallacciandosi all’incipit dello scritto, riflettiamo sullo scenario prospettico di Simone. Al momento, a quanto pare, non c’è una vera e propria trattativa con la Ferrari. Il faentino si descrive concentrato sull’attuale carica ricoperta in Haas, team intenzionato ad effettuare un ulteriore salto di qualità.

“Sicuramente, dopo tanti anni, ho imparato a vivere molto il presente. Passo dopo passo. Cercare di porre molto impegno, dedizione e serietà nel mio lavoro. D’altronde la F1 richiede questo. Non guardo troppo avanti, non lascio spazio a questo tipo di ragionamenti e cerco di fare il meglio in questa sfida che ho abbracciato, forse una delle più difficili della mia vita.”

“Abbiamo raggiunto grandi risultati quest’anno. La pole in Brasile, ottenuta non per fortuna ma con merito, per noi è una grande soddisfazione che ci porta a spingere per continuare a sviluppare la vettura e, ancora una volta, perché no, essere la sorpresa della stagione. Nel 2022 lo siamo stati. Questo il mio obbiettivo attuale. Dopo, per il resto, si vedrà…”

F1
Simone Resta Technical Director Hass F1 Team

L’ultima frase non chiude all’opportunità di un ritorno in Italia. Sebbene allo stato attuale delle cose, la totalità dello sforzo compiuto da Resta sia speso per la scuderia di Kannapolis, la figura di responsabile tecnico della storica scuderia modenese resta pur sempre vacante e assai ambita dai più. Alla domanda su un’ipotetica chiusura definiva verso la rossa, il cinquantaduenne di Faenza non ha dubbi e parla chiaro:

“Semplicemente non è un argomento che sto considerando in questo momento. Sono concertato su altri target, come la fase di montaggio della nostra monoposto a gennaio e i conseguenti test di febbraio. Tutte esperienze ravvicinate pensando che dobbiamo ancora terminare il lavoro di sviluppo, fattori che richiedono massima attenzione e riempiono la mia CPU al 100%.”

Nell’ambito delle dichiarazioni sbilanciarsi sul futuro non è solito accadere tra i “trafficanti” del paddock. Al contrario, come verificatosi di recente in Ferrari, malgrado le grandi smentite di rito sul caso Binotto, i contesti possono mutare molto rapidamente. Supporre uno sbarco di Resta in GES nei prossimi mesi, pertanto, suona come un’eventualità fattuale o la congettura è destinata a restare tale? Difficile rispondere. Ciononostante vale comunque la pena sottolineare un grande verità: in F1, si sa, quello che sino ad oggi può sembrare follia domani si verifica…


Autore e foto : Alessandro Arcari –@berrageiz

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