venerdì, Novembre 15, 2024

Wind Tunnel testing: un’altra zona grigia del regolamento tecnico?

Quella appena conclusa è stata una stagione di F1 molto impegnativa per la Federazione Internazionale. L’introduzione del nuovo regolamento tecnico e l’audit della prima rendicontazione delle spese effettuate dai team nel 2021 hanno messo a dura prova l’efficacia dei poteri della FIA. L’organo di governo del motorsport ha dovuto apportare delle modiche al regolamento tecnico in relazione all’inaspettato fenomeno del porpoising che ha logorato la tenuta fisica di alcuni piloti nella prima parte dell’annata.

L’entrata in vigore della metrica di controllo delle oscillazioni verticali (AOM, nda) dopo la pausa estiva è parsa tuttavia tardiva se non obsoleta grazie al lavoro svolto dai team mitrato alla mitigazione del pompaggio. La seconda “grana” è stata certamente l’infrazione del limite di spesa operato da Red Bull. L’entità della violazione derubricata in “minor breach” ha consentito al team anglo-austriaco di preservare i risultati sportivi, ricevendo come ammenda la decurtazione della percentuale di utilizzo della galleria del vento e del CFD nella prossima stagione. Uno degli aspetti più delicati è la verifica dell’utilizzo dei Wind Tunnel da parte dei team.

F1. Wind Tunnel testing

L’impianto normativo che disciplina l’utilizzo delle gallerie del vento da parte dei team è molto articolato. Nell’illustrazione successiva vengono rappresentati i “periodi” nell’uso della galleria del vento per l’esecuzione di due “run”.

F1
Esempio di utilizzo della galleria del vento per l’esecuzione di due “run”

Esistono fondamentalmente tre fasi che caratterizzano l’utilizzo delle galleria del vento da parte delle scuderie:

  • Un “run” è l’intervallo di tempo in cui la velocità del wind tunnel è superiore a 5 m/s.
  • Il tempo di “Wind on” è il periodo in cui la velocità del wind tunnel è superiore a 15 m/s.
  • Per “occupazione” si intende la fase in cui la velocità del wind tunnel è superiore a 5 m/s per un massimo di due “run” nel medesimo giorno.

Per quale ragione sono state scelte le velocità di soglia di 5 m/s e 15 m/s? Probabilmente questi parametri sono stati concordati tra i team e la FIA. Al di sotto della velocità di 5 m/s è possibile entrare in sicurezza in galleria del vento qualora fosse necessario apportare una modifica al modello. Questo senza arrestare la ventola e risparmiando un bel po’ di energia. Al di sopra di 15 m/s, che per i modelli in una scala del 60% equivalgono a 90 km/h, le evidenze del test iniziano ad essere significative.

La FIA ha suddiviso l’anno solare in sei periodi per l’esecuzione dei test aerodinamici ATP (Aerodynamics Test Period, nda). Il primo ATP inizia il 1° gennaio mentre il sesto termina il 31 dicembre. Il quarto ATP ha due settimane extra in relazione all’obbligo di chiusura estiva imposto della Federazione Internazionale.

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Ventola della galleria del vento Sauber

Al team che si è classificato al 7° posto nel campionato costruttori è assegnato il 100% delle ore/run in galleria del vento. Ovvero 320 “run”, 80 ore di “wind on” e 400 ore di “occupazione” per ciascuno dei sei ATP. La percentuale di utilizzo del wind tunnel per gli altri team è inversamente proporzionale alla posizione occupata nella classifica costruttori. Ad esempio Red Bull nella prossima stagione potrà utilizzare del 63% delle suddette ore/run in qualità di team campione del mondo e a valle dell’ulteriore decurtazione del 10% quale sanzione per la violazione del “Budget Cap”.

Le percentuali di utilizzo delle gallerie del vento vengono fissate due volte nel corso della stagione. All’inizio dell’anno, in base alla classifica costruttori dell’anno precedente, e il 30 giugno sulla base della posizione dei team nella classifica del campionato in corso. I team sono tenuti a conservare i “log” (registri, nda) di tutto il lavoro svolto nei wind tunnel e devono essere inviati alla FIA entro 2 settimane dalla fine di ogni ATP. I team devono inoltre archiviare le foto dei modelli utilizzati in ogni “run” per un eventuale l’ispezione della FIA. La Federazione Internazionale può effettuare un audit in qualsiasi momento.

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La show car 2022 della FIA in galleria del vento

F1. Trasparenza: fattore indispensabile per la credibilità della F1

La disciplina sull’utilizzo della galleria del vento da parte dei team è uno degli elementi di complessità del regolamento tecnico della Formula 1. Analogamente al regolamento finanziario, solo la minuziosa verifica della compliance dell’operato dei team in relazione al corpo normativo può garantire la legittimità del risultato sportivo. E’ altresì evidente che la FIA debba giocoforza fidarsi dei report forniti dai team, sia che si tratti dei log dei wind tunnel piuttosto che dei report finanziari che, in fin dei conti, sono poco più che autocertificazioni.

Affinché lo show in pista sia frutto del merito piuttosto che di abili interpretazioni da parte delle scuderie è necessaria un’operazione “trasparenza” di cui l’organo federale dovrebbe farsi promotore a tutela della credibilità stessa della massima categoria del motorsport. La complessità dell’impianto normativo, sia dal punto di vista tecnico che finanziario, potrebbe rivelarsi un boomerang per la Federazione Internazionale in assenza di una estesa circolazione degli audit effettuati, sia nel perimetro della F1 che verso il principale bacino d’utenza: i fan.


Autore e infografica: Roberto Cecere@robertofunoat

Foto: F1, Sauber F1 Team

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