Da Jost Capito a James Vowles. La Williams F1 ha un nuovo team principal. L’ormai ex Mercedes, con una mossa a sorpresa, prede il posto del manager tedesco che della scuderia di Grove era anche CEO, carica che ad oggi resta vacante e che verrà occupata nelle prossime settimane in un processo di ristrutturazione che investe anche la direzione tecnica che non ha ancora un padrone dopo l’addio di Francois-Xavier Demaison.
F1. James Vowles – Williams: un matrimonio inatteso
“Non vedo l’ora di iniziare con la Williams Racing – ha spiegato Vowles – è un onore entrare a far parte di una squadra con una tradizione così radicata nel Circus. La squadra è un’icona del nostro sport, che rispetto moltissimo, e non vedo l’ora di affrontare la sfida che mi si pone dinanzi. La Mercedes mi ha sostenuto moltissimo nel mio percorso e ci lasciamo in ottimi rapporti dopo oltre 20 anni di lavoro a Brackley“.
“Sono grato per tutto ciò che Toto Wolff e il team mi hanno insegnato – ha proseguito il tecnico – ed è stata un’esperienza speciale viaggiare insieme tra fallimenti e successi. La Williams Racing ha riposto la sua fiducia in me e io la ricambierò. La Williams ha un enorme potenziale e il nostro viaggio insieme inizierà tra poche settimane“.
Vowles è praticamente cresciuto, professionalmente parlando, a Brackley visto che ha iniziato la sua carriera in Formula Uno come ingegnere presso la British American Racing e la Honda Racing. È stato poi promosso a stratega di gara alla Brawn GP quando l’ex Ferrari ha acquistò il team dai giapponesi. È stato una delle figure chiave del successo di Jenson Button nella stagione 2009. Quando la scuderia di Ross Brawn passa poi nelle mani di Mercedes Vowles verrà confermato nel suo ruolo. A partire dal 20 febbraio 2023, sarà ufficialmente il team principal della Williams Grand Prix Engineering dopo aver acquisito esperienza e capacità manageriali da un dirigente di primo livello quale è Toto Wolff.
Proprio il numero uno delle attività sportive nonché co-proprietario di Mercedes AMG F1 ha voluto salutare il suo collaboratore di lungo corso in una nota: “Avendo lavorato con lui sin dal mio primo ingresso in squadra nel 2013 so quanto sia diligente, capace e talentuoso, e ho tratto grande soddisfazione nel vedere James crescere e svilupparsi negli ultimi dieci anni. Anche se siamo naturalmente tristi di dovergli dire addio, gli auguriamo ogni successo e siamo lieti che compia il prossimo passo della sua carriera con la Williams, un nostro forte partner tecnico e un posto che mi sta molto a cuore“.
F1. Mercedes non vuole perdere il controllo sulla Williams
Al di là delle parole tipiche che si pronunciano quando si verificano passaggi del genere è chiaro che dietro l’operazione ci sia proprio la regia di Torger Christian Wolff da Vienna. In un momento di profonda ristrutturazione per la storica franchigia inglese, Mercedes rinnova il suo controllo su un alleato strategico. Williams non è solo un cliente a cui vendere motori, è anche un partner tecnico che mutua parti delle vetture di Brackley. La FW44, difatti, aveva power unit e trasmissione della W13. Ma non solo, prima del cambio concettuale, era la monoposto più vicina alla Freccia d’Argento da un punto di vista filosofico.
E finisce qua. Williams è stata un passaggio strategico nella carriera di George Russell che è arrivato in Mercedes pronto e svezzato a dovere. La scuderia che fu di Sir Frank si è anche posta come fedele alleata quando è stato necessario giocare ai tavoli del potere per scrivere regole e determinare l’orientamento del legislatore. A tutto questo Wolff, abile tessitore di trame, non intendeva rinunziare. Anche contemplando di perdere una figura come Vowles che è stato uno dei tanti meccanismi di quell’ingranaggio perfetto che ha portato quindici titoli in otto stagioni.
Il legame fitto tra le due entità è sancito anche da un dettaglio non secondario. Vowles, difatti, è stato lasciato libero di partire senza che gli venisse imposto un periodo di gardening, una pratica tipica in analoghe circostanze. Un atto di fiducia nei confronti di un dipendente di lungo corso che spiega come la correlazione tra le due realtà sia molto forte.
F1. Mercedes deve colmare il vuoto strategico
Dopo l’addio del capo delle strategie, Mercedes deve rimpiazzare una figura dai compiti assai delicati che non sempre ha mostrato efficacia. Tra i diversi nomi che si fanno, in ossequio a quel modo di procedere che favorisce le promozioni interne piuttosto che le acquisizioni esterne, potrebbe essere Rosie Wait quello buono. La Wait è Head of Race Strategy e gestisce un dipartimento composto da circa cinque persone che definisce la tattica di gara e che rispondeva direttamente a James Vowles issato al muretto box.
Si tratta della soluzione più logica viste le competenze acquisite e considerando che conosce alla perfezione le dinamiche interne del team. Ad oggi, quindi, sono da ritenersi semplici suggestioni quelle che raccontano di una girandola di strateghi che coinvolgerebbe anche Inaki Rueda la cui poltrona sembra essere particolarmente bollente dopo anni di management non proprio impeccabili in Ferrari. L’idea che lo spagnolo possa percorrere il cammino che porta da Maranello a Brackley è assai improbabile.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG