La giornata di ieri, martedì 21 febbraio, è stata caratterizzata da alcune novità ratificate nell’incontro della F1 Commission tenutosi a Londra. Alla vigilia della nuova stagione di Formula Uno 2023, dal punto di vista tecnico, sono stati condivisi diversi affinamenti al quadro regolamentare, sportivo e finanziario.
Il meeting è stato presieduto dal CEO di Liberty Media Stefano Domenicali, e dal responsabile FIA dell’area tecnica delle monoposto Nikolas Tombazis. Non passa inosservata l’assenza del presidente della FIA, al secolo Mohammed Ben Sulayem, le cui posizioni su diversi argomenti molto sensibili hanno aperto una voragine tra il gruppo detentore dei diritti commerciali della F1 e l’organo federale.
Con ogni probabilità, pertanto, si tratta di una prima evidenza della posizione più defilata rispetto alla partecipazione che ha caratterizzato la prima fase del suo mandato. Quanto deliberato nella riunione fiume di ieri potrebbe avere un effetto rilevante dal mero punto di vista sportivo.
F1 Commission: nuove specifiche per le gomme da bagnato
A valle dei test organizzati da Pirelli nel 2022, le nuove coperture da bagnato si sono rivelate molto più performanti rispetto a quelle della precedente generazione, al punto da non richiedere l’utilizzo delle termocoperte.
Questi compound saranno disponibili dalla sesta tappa del mondiale che andrà in scena sul tracciato di Imola. Un piccolo passo in avanti rispetto alla volontà della Federazione Internazionale di eliminare completamente le “blanket tyre” a partire dalla campagna 2024.
Un feedback molto confortante per il produttore di pneumatici alle condizioni metereologiche più ostili. A basse temperature, infatti, a causa della minore mobilità delle molecole, la gomma diventa rigida e fragile assumendo un comportamento “vetroso”. Questo fenomeno interviene non appena la temperatura scende al di sotto di un certo valore detto definito “Glass transition temperature“.
Nelle prossime settimane sarà resa nota una nuova direttiva tecnica che consentirà ai team di effettuare dei test non contabilizzati negli ATR (Aerodynamic Testing Restriction, nda) né tantomeno dal punto di vista finanziario. Ulteriori sperimentazioni in pista, inoltre, saranno schedulate nel secondo e terzo quarto del mondiale.
F1 Commission: parco chiuso nella sprint race
Per quanto concerne gli sprint weekend, al fine di ridurre gli sforzi di scuderie e delegati della FIA in regime di parco chiuso, ampliato dall’inizio delle qualifiche fino all’inizio della gara, sarà possibile effettuare interventi alle componenti maggiormente soggette a danni.
Anche il perimetro delle componenti sarà definito attraverso una specifica direttiva tecnica. Scelta sensata che tuttavia risulta anacronistica nel suo complesso. Il regime del parco chiuso, in pratica, rappresenta una disciplina molto rischiosa nei weekend caratterizzati dalle mutevoli condizioni climatiche.
F1 Commission: modifiche ai tracciati
Sono state apportate alcune modifiche a diversi tracciati, al fine di migliorarne le caratteristiche di aderenza e di sicurezza di impianti come di seguito dettagliato:
• Arabia Saudita: Significativi cambiamenti per migliorare la visibilità in ingresso delle curve laddove possibile
• Azerbaijan: Tracciato completamente riasfaltato
• Miami: Tracciato completamente riasfaltato
• Zandvoort: Distanza tra le piazzole dei pit aumentata di 1,5 metri
• Qatar: Nuovo pit building e infrastrutture nel paddock
E’ stata inoltre reintrodotta la quarta zona DRS nel circuito semi-cittadino di Melbourne, dopo il dietrofront della scorsa stagione. Tale decisione appare abbastanza coraggiosa in relazione alla velocita di percorrenza della “S” composta dalle curve 11 e 12.
F1 Commission: assegnazione punti per gare di breve durata
Per quanto riguarda il regolamento sportivo è stato stabilito che le gare di breve durata, anche se non sospese, assegneranno un punteggio inferiore. Intervento necessario onde evitare il caos verificatosi a Suzuka, frangente in cui Max Verstappen apprese di aver conquistato il secondo titolo mondiale solo nelle rituali interviste di fine gara.
Per quanto concerne il regolamento finanziario, per di più, è previsto uno snellimento delle modalità di “auditing” da parte della FIA con particolare riferimento all’accesso nelle factory da parte dei revisori ingaggiati dalla Federazione Internazionale.
Infine si è concordato l’aumento del limite di spesa da parte dei team nelle gare aggiuntive oltre le 21, passato da 1,2 milioni di dollari a 1,8 milioni di dollari per gara. In sostanza, a meno di imprevisti, ogni team potrà spendere 3,6 milioni di dollari in più rispetto al budget cap, in relazione alle 23 tappe del calendario 2023.
F1 Commission: Occasioni perse o rimandate
Tutti i provvedimenti deliberati a Londra dalla F1 Commission sono più che apprezzabili, in quanto sono mirati ad accrescere la qualità dello spettacolo. Restano tuttavia ampi margini di miglioramento per rendere comprensibile e sostanzialmente più corretto lo svolgimento dei Gran Premi.
Ad esempio, l’utilizzo della Virtual Safety Car, dovrebbe essere oggetto di una profonda riflessione, in quanto non neutralizzando la gara non tutela il margine di distacco dei competitor prima della sua attivazione. Altrettanto dicasi per la Safety Car utilizzata durante gli ultimi giri della corsa, scenario che mortifica lo spettacolo come accaduto a Monza lo scorso anno.
Altra nota dolente sono i track limits che possono cancellare una tornata perfetta in qualifica o provocare una penalità in gara per questione di millimetri. In tal senso, forse, con le dovute precauzioni, non sarebbe meglio tornare ad utilizzare “dissuasori naturali” come ad esempio la ghiaia?
F1 Commission: le criticità “nascoste”
La congettura finale dello scritto riguarda le risultanze sportive che possono verificarsi a margine di queste importanti modifiche. La riunione effettuata in Gran Bretagna e le conseguenti decisioni, potrebbero essere giudicate a prima vista banali o di normale amministrazione. Al contrario, riflettendoci su, potrebbero dar vita ad un panorama fondamentale nel computo totale del campionato.
I molteplici fattori elencati nell’articolo portano con se una chiara potenzialità: impattare sulla stagione agonistica dei protagonisti. Un esempio? L’ambiguità relative alla contabilizzazione delle restrizioni sui test aerodinamici. Scenario attraverso il quale le fulgide menti dei tecnici potrebbero attingere per trarre profitto, attraverso interpretazioni che pur violando lo spirito della norma risulterebbero giuridicamente inattaccabili.
Un’altra situazione che vale la pena attenzionare riguarda la Sprint Race. A tal proposito, esaminando le norme sopracitate, un quesito sorge spontaneo. Quale sarà il “perimetro” delle componenti sostituibili in regime di parco chiuso durante il weekend che prevede il particolare format introdotto da Liberty Media per alzare lo spettacolo?
Medesimo contesto per le spese non contabilizzate dal budget cap. Si perché a rigor di logica, una cifra pari a 3,6 milioni di dollari aggiunta al limite del bilancio equivale a un update invasivo sulle monoposto che, potenzialmente, potrebbe decidere le sorti in bilico di un’intero mondiale.
Autore e infografiche: Roberto Cecere – @robertofunoat
F1 Commission