giovedì, Novembre 14, 2024

Incongruità dei regolamenti finanziari: i team chiedono l’intervento del legislatore

Negli ultimi anni la F1 è stata investita da una serie di novità regolamentari che hanno più che lambito ogni aspetto della vita di un team. Se un tempo il legislatore si limitava a piantare i paletti tecnici, oggi interviene in maniera molto più pesante anche su come le squadre possono spendere il loro tempo nello sviluppo della vettura e come usare il danaro che non può essere attinto da un pozzo senza fondo. Il budget cap è forse la più grande rivoluzione normativa che la disciplina deve gestire perché non è semplice far coabitare la necessità di limare decimi di secondo con le tagliole fiscali che sono sempre più stringenti.

I primi a dover calibrare meglio le procedure sono proprio i team principal, primi responsabili della gestione finanziaria di ogni compagine in griglia. Negli ultimi tempi i manager si sono trovati a dover operare tagli di personale, riallocazione di risorse umane e riscrittura di processi gestionali proprio per non incorrere in pene amministrative e tecnico-sportive. Nonostante ciò qualcuno non ha svolto bene i compiti ed oggi paga per infrazioni del tetto di spesa con delle limitazioni allo sviluppo delle vetture che potrebbero avere conseguenze nei prossimi tempi. Parliamo, ovviamente, della Red Bull.

F1
Costi inclusi ed esclusi nei report dei team

F1. Regolamenti finanziari troppo sbilanciati?

Il regolamento finanziario non è univoco. Ne esiste uno relativo allo sviluppo delle parti aerodinamiche e telaistiche della vettura e un altro, indipendente, che deve essere osservato dai motoristi. Due binari paralleli che non sembrano essere troppo bilanciati anche a causa dell’immaturità applicativa. In questo periodo la partita si sta giocando su un arco temporale più lungo considerando che nel 2026 ci sarà una nuova ristrutturazione tecnica che poterà all’abolizione dell’MGU-H.

I nuovi costruttori che si affacciano alla F1 (Audi che si è legata con Sauber, Cadillac e Ford che potrebbero entrare, rispettivamente, con Andretti e Red Bull) godranno di 25 milioni di dollari in più da investire rispetto ai motoristi già presenti slla griglia di partenza. Ma non è finita qua. Avranno, difatti, anche più ore da destinare alle prove dei propulsori sui banchi dinamici.

I campioni in carica, che dopodomani potrebbero annunciare una partnership strategica con Ford dopo che gli accordi già siglati con Porsche sono clamorosamente ed inaspettatamente saltati, sono spettatori interessati ai suddetti movimenti in considerazione del fatto che è stato loro riconosciuto lo status di nuovo costruttore in chiave 2026 grazie al nuovo reparto powertrains che cresce di mese in mese.

F1
I loghi di Red Bull e Ford sulla Sauber C14 nella stagione 1995

F1. Red Bull invoca un allineamento normativo

Nei giorni scorsi Christian Horner ha avuto modo di sottolineare come esista una sostanziale difformità tra i regolamenti finanziari che afferiscono alla sfera telaistico-aerodinamica e quelli inerenti le power unit. Sul primo versante, ha osservato il manager inglese, sono permesse spese più sostanziose. Cosa che non accade sul lato dei propulsori ove i vincoli sono probabilmente troppo incatenanti. In Red Bull chiedono un’omogenizzazione normativa che abbia il fine di garantire più uniformità tra i massimali di spesa che oggi sono sbilanciati verso l’area del corpo vettura.

E’ la natura stessa della Formula Uno che spinge i team a spendere cifre blu per mantenere alti livelli di competitività. Nonostante i vari freeze motoristici e meccanici e sebbene alcune parti siano state standardizzate o semplificate (vedasi le sospensioni che ora possono contare esclusivamente su elementi a molla), la creazione di una monoposto risulta ancora un’operazione troppo esosa. E in regime di budget cap è un problema serio poiché gran parte delle risorse scivola via per il mantenimento di strutture complesse nelle quali è impiegato ancora molto personale.

Le scuderie, in pratica, lavorano troppo vicino al massimo regime operativo. Cosa che determina, come accaduto per Red Bull, ed in misura diversa per Williams ed Aston Martin, che si possano commettere degli errori gestionali che possono portare a limitanti penalizzazioni. Il compito dei team è sicuramente quello di stilare procedure efficaci. Ma anche il legislatore deve metterci del suo creando un contesto normativo più semplice, leggibile e meno sperequato. Elemento che potrebbe fattivamente contribuire alla realizzazione di una serie anche sportivamente più bilanciata.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1

Articoli Collegati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Resta Collegato

3,584FansMi piace
1,032FollowerSegui
7,558FollowerSegui
- Advertisement -

Meteo Prossimo GP

Interlagos
cielo coperto
19.1 ° C
19.9 °
17.1 °
80 %
3.6kmh
100 %
Gio
19 °
Ven
23 °
Sab
19 °
Dom
24 °
Lun
29 °
- Advertisement -

Ultimi Articoli

- Advertisement -
Change privacy settings