Durante la tre giorni di test in Bahrain la Ferrari SF-23 sta facendo parlare molto di se. L’approccio utilizzato, fortemente voluto dal nuovo team principal Frederic Vasseur spalleggiato dalla dirigenza, abbraccia un concetto molto semplice: zero chiacchiere, raccolta dati massiccia e massima concentrazione per comprendere al meglio le caratteristiche della rossa.
Nella giornata di ieri abbiamo analizzato il comportamento in pista della SF-23 attraverso un articolo dedicato. Si tratta delle prime indicazioni che possono darci una visione di insieme generale delle caratteristiche emerse. Senza dubbio resta parecchio lavoro da fare. Tuttavia non mancano segnali incoraggianti relativi a efficienza aerodinamica, trazione e gestione gomme. Aspetti che sulla nuova sembrano essere migliorati.
In Formula Uno la cura dei dettagli si attesta come uno dei principi fondamentali per competere ai massimi livelli. A tal proposito, con il supporto di evidenze fotografiche, possiamo sottoporre alla vista un paio di elementi effettivi sommati ad una nuova ala posteriore utilizzata stamane.
Ferrari SF-23: terzo elemento
Ne abbiamo parlato in dettaglio una decina di giorni fa attraverso uno scritto dedicato, quando la rossa che parteciperà al mondiale di F1 2023 ha svelato le sue forme. Il braccetto dello sterzo, rispetto al campionato scorso, è stato riposizionato in basso, ora allineato con il triangolo inferiore. I tecnici di Maranello, in questo modo, hanno ottenuto una pulizia dei flussi maggiore oltre che un chiaro contributo all’abbassamento del centro di massa.
Per quanto riguarda il bilanciere della sospensione che collega gli elementi interni al puntone, invece, non si nota alcun cambio significativo dando continuità alla soluzione presente sulla vettura vice campione del mondo, la F1-75.
Prendendo in esame l’interessante immagine in alto, notiamo come non sia visibile l’attacco al telaio del triangolo inferiore. Questa componente, di fatti, è solidale ad un prolungamento del telaio creato ad hoc, con l’obbiettivo di ottenere un triangolo decisamente più basso.
Se invece diamo un’occhiata al terzo elemento sospensivo dello schema push-rod installato sull’ultima opera di ingegneria meccanica del Cavallino Rampante, dobbiamo rilevare una novità: il serbatoio di questo importante elemento sospensivo è stato capovolto. La usa ubicazione, pertanto, trova alloggio nella parte destra del telaio.
Ferrari SF-23: canale Venturi
Sulla monoposto che, a quanto pare, anche in questo campionato sfiderà la solida Red Bull RB19 per la conquista dei due titoli iridati, continua lo sviluppo dei canali Venturi: principio per cui la pressione di una corrente fluida aumenta con il diminuire della velocità. Un affinamento che sulla Ferrari, per quello che abbiamo potuto vedere, è iniziato dal Gran Premio di Francia edizione 2022.
A le Castellet, in pratica, la F1-75 presentava un bordo d’ingresso del fondo con una sagomatura a “S” molto evidente. Mentre prima di questo appuntamento la forma dell’inlet era nettamente meno marcata. Dopo aver studiato con molta attenzione l’andamento dei flussi in questa parte molto “delicata” dell’auto a livello aerodinamico, gli ingegneri italiani hanno deciso di realizzare un passo indietro.
Sulla Ferrari SF-23, pertanto, possiamo notare una soluzione molto simile a quella utilizzata durante il primo terzo dello passato mondiale. Tuttavia, rispetto alla scorsa campagna, notiamo una differenza nella specifica collocata sull’attuale auto modenese: il bordo di ingresso risulta decisamente più pronunciato.
Il concetto scelto, come possiamo facilmente osservare attraverso il confronto fotografico in alto, risulta molto più simile a quello adottato sulla Red Bull RB19. Questo nonostante il resto dell’inlet differisca in maniera netta se messo a paragone con il bolide austriaco, partendo dal profilo stesso del bordo d’ingresso sino ad arrivare alla geometria delle quattro fence verticali.
L’andamento di questo particolare componente è molto più importante di quello che si può pensare. Questo perché tale assume un ruolo piuttosto cruciale per determinare l’entità della portata d’aria che viene introdotta nel fondo quando la vettura è in marcia.
Ferrari SF-23: nuova ala posteriore mono pilone
Durante la prima parte della terza giornata dei pre season test, la scuderia modenese ha realizzato delle prove comparative sul carico generato al retrotreno sulla vettura di Charles Leclerc. L’ala differisce dalla versione base per il main plain, ora più carico nella zona centrale. Se si sceglierà di utilizzare questa specifica, la downforce aggiuntiva sarà utile già nel prossimo week end a Sakhir garantendo, teoricamente, anche più efficienza.
Si abbandona il doppio pilone a collo di cigno a favore di un unico supporto in stile Red Bull. Sotto questo aspetto, considerando la gestione dei flussi, non esiste certezza assoluta riguardo all’impatto aerodinamico generale relativo all’efficienza delle due soluzioni. Prendendo in esame la specifica testata dal monegasco sulla Ferrari SF-23, tuttavia, notiamo come il pilone singolo sia allineato con la pinna del cofano motore.
A livello teorico, pur essendo più grande, l’elemento singolo dovrebbe infatti offrire un vantaggio aerodinamico. Questo perché il quantitativo di “fluido pulito” che investe l’ala risulta maggiore. Ciononostante si devono necessariamente rinforzare gli endplate “guadagnando” qualche cosa in termini di peso.
Autori: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich – Alessandro Arcari –@berrageiz
Immagini: Nicolas Carpentier – @NicolasF1i – F1 TV
