La stagione 2023 è ormai alle porte. L’attesa per la presentazione della Ferrari è altissima, così come quella delle altre protagoniste. Alcuni team hanno presentato semplicemente il loro nuovo “abito”, altri sono impegnati in segretissimi shakedown mente Alfa Romeo e Haas hanno mostrato i loro bolidi in tutto il loro splendore. Proprio alla vigilia dell’unveiling del bolide del team a stelle e strisce, Günther Steiner, team principal della Haas ha concesso in esclusiva un’intervista per FormulaUnoAnalisiTecnica.
Con il “boss” della scuderia rivelazione della scorsa stagione sono stati affrontati diversi temi in chiave 2023 e su aspetti che sul lungo periodo saranno oggetto di inevitabili polemiche. Nonostante questo sia il periodo della stagione in cui i la strategia comunicativa dei team principal è storicamente votata alla prudenza, l’indole e la schiettezza del manager di Merano hanno fornito diversi spunti di riflessione. Lo step prestazionale della VF-22 rispetto alle performance 2021 è stato di gran lunga il più evidente sulla griglia, coronato anche dalla prima storica pole position conquistata da Kevin Magnussen nella sprint qualifyng del gran premio del Brasile.
Gli obiettivi del team americano per la stagione che sta per iniziare sono chiari: “Il target è sicuramente migliorare rispetto allo scorso anno. Siamo stati la sorpresa però potevamo forse fare un po’ meglio. In termine di posizione direi settimo/sesto posto nella classifica costruttori”. Queste le parole del dirigente italiano, in cui si evince il rammarico legato alle diverse occasioni sfuggite che potevano migliorare il risultato complessivo della scuderia specie nella classifica costruttori.
Alla voce “occasioni sfuggite” è inevitabilmente associata la fragilità della power unit Ferrari 066/7 sciorinata nella scorsa stagione.
Il forte legame tecnologico tra il team americano e il Cavallino Rampante è tale che una buona parte dei risultati sportivi dipendano dalla bontà di quanto fornito dalla scuderia di Maranello. In tal senso Steiner ripone enorme fiducia nell’attività di “trobuleshooting and solving” operata dagli uomini del reparto motori Ferrari.
Ferrari ha risolto i problemi di affidabilità
A margine del premio Bandini, Steiner ebbe modo di rivelare un feedback di Mattia Binotto secondo cui le prime simulazioni la power unit 2023 avessero mostrato un enorme potenziale della unità di potenza 066/7 riveduta e corretta. Da allora sono passati alcuni mesi, tuttavia il team principal di Haas ha ricevuto ulteriori rassicurazioni sul fronte affidabilità dell’unità turbo ibrida made in Maranello:
”Mi è stato riferito che i problemi di affidabilità che la power unit aveva l’anno scorso stati risolti. Confido in questo e siamo logicamente molto contenti perché lo scorso anno abbiamo dovuto omologare 6 motori invece di tre”. Se la pista confermerà quanto rilevato nelle simulazioni il team americano, insieme ad Alfa Romeo, potranno minimizzare il computo delle penalità scontate nel 2022 e avere una maggiore consistenza nell’arco dei weekend di gara.
Il cambio al timone della Scuderia Ferrari poteva in qualche modo “destabilizzare” Lo stretto legame tecnologico tra il team Haas F1 e lo storico team italiano. Il manager di Merano è una figura molto apprezzata all’interno del paddock e ha sempre avuto rapporti cordiali con i suoi colleghi.
Ferrari. Il rapporto con Frederic Vasseur e la ambizioni del manager francese
Nella fattispecie il legame con Mattia Binotto e Frederic Vasseur è sempre stato confidenziale e contraddistinto dal reciproco rispetto: “Sono amico sia di Fred [Vasseur] che di Mattia [Binotto]” ha precisato il manager altoatesino che in merito alla sfida accettata da Vassuer ha confermato il chiaro obiettivo del manager francese:
“Ho fatto una riunione con Fred ma non abbiamo parlato della sfida che lo attende. Certamente per Fred è una cosa che voleva fare, lavorare in Ferrari, e provare a vincere il campionato del mondo. Certamente questo è il suo obiettivo. E io gli auguro buona fortuna perché se vincerà il campionato del mondo anche noi andremo molto forte perché tante componenti della loro monoposto sono anche sulla nostra”.
Steiner è consapevole che una buona parte delle ambizioni della Haas sono vincolate al successo della rossa. Una sinergia che i soggetti in causa sperano sia finalmente win-win ai massimi livelli in relazione ai rispettivi target stagionali.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: F1, Team Haas