Woking ha prodotto la sua ultima opera di ingegneria meccanica, al secolo McLaren MCL60, omaggiando il proprio fondatore. La vettura inglese, infatti, ricorda tramite la sigla del progetto il sessantesimo anniversario della storica scuderia britannica. I tecnici hanno lavorato parecchio per correggere i difetti palesati nell’arco del mondiale 2022.
In attesa dei riscontri cronometrici della pista, diversi sono i provvedimenti messi in atto sulla vettura color papaya. Malgrado una celata soddisfazione per il lavoro svolto durante l’inverno, l’approccio mediatico della dirigenza recita molta prudenza.
Oltre alla piccola modifica realizzata sui tre ipersostentatori aerodinamici dell’ala anteriore, utile per aumentare la downforce, gli ingegneri hanno effettuato una modifica significativa pur mantenendo lo schema pull-rod. Una soluzione inedita in relazione al posizionamento rialzato dell’attacco sul telaio del triangolo superiore, ottenuto elevando il braccetto tramite il mozzo della sospensione.
Altra prerogativa interessante della McLaren MCL60 riguarda la porzione centrale della monoposto. Molto interessante il “canale diretto” creato per la gestione dei flussi. Questo condotto prende forma con un grande svaso collocato nella parte iniziale delle pance. Mentre dietro ai sidepod si evince una seconda svasatura per indirizzare l’aria verso la parte superiore del diffusore.
McLaren MCL60: fondo stile Mercedes
In occasione del filming day realizzato da McLaren nella giornata di ieri in Bahrain, in molti hanno messo sotto la lente di ingrandimento il fondo della vettura inglese, convinti che la soluzione fosse nuova. In realtà possiamo confermare che, come evidenzia la foto a seguire, la specifica utilizzata sia la medesima vista durante la presentazione.
La porzione del pavimento indicata dalle frecce blu è adibita a sigillare il fondo. Sappiamo che da quest’anno il bordo esterno dovrà essere più alto di 15mm a seguito della direttiva anti porpoising. Motivo per il quale, sarà decisamente più importante realizzare questa operazione per evitare che i flussi a bassa energia entrino lateralmente.
Il fondo alla base delle pance risulta molto elaborato. La prima zona è una soluzione in chiaro stile Mercedes. La volontà dei tecnici, in questo caso, è quella di garantire un’estrazione ottimale. Considerando il funzionamento aerodinamico delle Formula Uno sembrerebbe quasi un controsenso.
Al contrario si tratta si di un compromesso che possiamo definire “abile mossa” strategica per mitigare il pompaggio aerodinamico, nemico che a quanto pare resterà temibile anche nell’imminente stagione 2023.
L’attuale fondo della McLaren MCL60, per di più, non è altro che una semplice evoluzione della specifica già presente sulla vettura britannica della passata stagione, come possiamo facilmente notare osservando il primo riquadro a sinistra in alto.
Mentre l’ultima parte del pavimento ubicata davanti alle gomme posteriori ha una sorta di “buco” ricavato nel carbonio. Lo slot risulta molto utile per inghiottire le turbolenze generate dal rotolamento dello pneumatico (cerchio rosso). Le mescole ruotano talmente veloce trascinando nel proprio moto il flusso d’aria che tende ad accumularsi in questa zona per poi essere “smaltito” tramite l’apertura creata ad hoc dagli ingegneri.
La punta del fondo, inoltre, presenta una leggera svergolatura verso l’alto che molto probabilmente, anche in questo caso, serve per generare del carico aggiuntivo (freccia viola). La strada intrapresa mantiene la medesima filosofia di progetto utilizzata durante lo scorso mondiale.
Il passato novembre ad Abu Dhabi fu testata una specifica (foto in basso) decisamente più semplificata. Secondo la volontà dei tecnici doveva creare più carico e, allo stesso tempo, essere in grado di estrarre un quantitativo d’aria minore per limitare il porpoising. Soluzione che al momento è stata accantonata per sviluppare la base del fondo usata durante tutto l’arco del 2022.
In ultimissima istanza, prendendo in esame le prime immagini dello scritto, notiamo che al momento non sono presenti le branchie posizionate sopra alle pance che si erano viste durante l’unveiling della McLaren MCL60. Le vedremo solamente nei circuiti dove le temperature saranno più calde e il bisogno di smaltimento termico richiederà più sfoghi d’aria per “scaricare” il calore generato dalle componenti interne.
Autori: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich – Alessandro Arcari –@berrageiz