La McLaren MCL60 ha visto la luce. La vettura che prenderà parte al campionato mondiale di F1 2023 omaggia il suo fondatore attraverso la sigla del progetto. Sessanta anni di storia per la gloriosa scuderia di Woking, ricca di tanti trionfi alternati a momenti decisamente più complicati. Dall’oramai lontano 1998, infatti, non si aggiudica un mondiale costruttori. Mentre l’ultimo titolo piloti, datato 2008, porta la firma iridata di Lewis Hamilton.
La passata stagione, malgrado un inizio incoraggiante, la monoposto color papaya ha palesato diversi limiti aero/meccanici. Le correzioni del caso sono state fatte, ma sarà solo la pista a descrivere la bontà del lavoro svolto durante l’inverno. Questo, in estrema sintesi, l’approccio McLaren verso l’imminente campionato. Lo afferma il nuovo team principal Andrea Stella supportato dal boss a stelle e strisce Zak Brown.
McLaren MCL60: aggancio sospensivo anteriore inedito
L’analisi dell’auto britannica prende corpo dall’anteriore. Innanzi tutto osserviamo come il concetto del muso resti il medesimo. La protuberanza è collegata ai tre flap aggiuntivi a loro volta ancorati al main plain, una tendenza di molte vetture. In questo modo si ottiene una posizione dell’ala più bassa per recuperare qualche punto di carico verticale.
Tuttavia la sagomatura dei 3 ipersostentatori ha subito una rimodellazione. Il provvedimento conferisce un’importanza maggiore allo sviluppo del carico aerodinamico piuttosto che alla creazione dell’effetto outwash.
Benché il sistema sospensivo continui a utilizzare lo schema pull rod, è parecchio interessante l’attacco al telaio del triangolo superiore, ora decisamente rialzato (cerchio verde). La soluzione risulta inedita per la modalità utilizzata. In genere, di fatti, si va a elevare l’attacco del braccio sospensivo tramite il mozzo e non dalla parte del telaio.
Scorrendo con lo sguardo verso l’abitacolo salta alla vista un altro particolare rimarchevole. Parliamo del “reshaping” relativo agli inlet delle pance (linee viola). Se messa a paragone con la vettura 2022, questa sezione presenta un leggero prolungamento verso l’alto. Tale configurazione scelta dagli ingegneri consente di “catturare” parte del flusso che scorre al di sopra dei triangoli sospensivi per trarne un vantaggio aerodinamico.
McLaren MCL60: pance svasate per generare downforce
La prima modifica di rilievo nella parte centrale/bassa della McLaren, concerne la quarta fence verticale presente all’inizio del fondo permessa dal regolamento. La specifica in questione prevede una dimensione differente, ora più allungata rispetto al passato. La volontà degli ingegneri è quella di convogliare una quantità maggiore di flusso in questa porzione della monoposto (bordo verde)
Ma la novità più importante riguarda la forma delle pance. Come abbiamo scritto in giornata (leggi qui per l’approfondimento tecnico), la propensione dei team per il 2023 verte sulla creazione di un canale diretto verso il retrotreno, fornendo una soluzione ibrida tra le filosofie Ferrari e Red Bull viste lo scorso anno.
Questo “condotto aerodinamico” prende forma attraverso un grande svaso nella parte iniziale delle pance. Al di sopra dei sidepod, per di più, si palesa un secondo scavo anche se meno evidente rispetto a quello presente sulla F1-75. Il flussi vengono poi indirizzati verso la parte superiore del diffusore.
Come possiamo osservare dall’immagine il cofano motore presenta un andamento discendente verso la beam wing, caratteristica che sembra accumunare diverse monoposto 2023. Anche in questo caso, ovviamente, la prerogativa principale riguarda la generazione di spinta verticale.
Molto particolare il layout delle branchie presenti nella parte alta del capò, utili per lo smaltimento del calore prodotto dalle parti interne dell’auto e, allo stesso tempo, per corroborare la gestione aerodinamica dei flussi.
McLaren MCL60: il fondo “prevede” il pompaggio aerodinamico
Sul pavimento della monoposto britannica continuano a essere presenti le svergolature (cerchio verde) ampiamente utilizzate durante il campionato 2022. La loro utilità consiste nell’evacuare il flusso d’aria dal fondo per ridurre localmente il carico e minimizzare l’abbassamento del pavimento.
Come sulla nuova Williams FW45, questa caratteristica ci conferma il lavoro sviluppato dai tecnici per minimizzare il porpoising. Tedioso effetto aerodinamico che, seppur in quantità minore, pare sarà tuttavia presente anche quest’anno.
Notiamo inoltre la porzione di fondo leggermente “rialzata” (freccia verde). Osservando l’ingrandimento verticale nella parte sinistra dell’immagine, si intravede una fessura trasversale al fondo. Il beneficio stimato dalla sussistenza dello slot riguarda la riduzione del ristagno aerodinamico dovuto al rotolamento degli pneumatici posteriori.
Per quanto concerne la sospensione posteriore attendiamo “inquadrature” più interessanti. Ciò malgrado possiamo affermare che lo schema sospensivo al retrotreno della McLaren MCL60 sia rimasto completamente invariato, anche se il tirante sembrerebbe ancorato leggermente più in alto rispetto alla posizione che occupava nel 2022.
Autori: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich – Alessandro Arcari –@berrageiz