venerdì, Novembre 15, 2024

Mercedes W14: nuova sezione inlet/sidepod, fondo efficiente anti porpoising

Finalmente è arrivata: la Mercedes W14 si presenta al mondo. É nera, di nuovo. Come nel 2020. Una monoposto che brama un solo anelito: tornare a vincere. I tecnici di Brackley hanno svolto un grande lavoro in chiave 2023. Il progetto ha subito diverse correzioni ma, come possiamo osservare dalle prime immagini, continua a sposare la filosofia “zero pod”. Una decisa presa di posizione sul recente passato.

Abbiamo analizzato in dettaglio le linee aero/meccaniche della freccia nera (clicca qui per la foto gallery). “L’indagine” odierna approfondita realizzata da Formula Uno Analisi Tecnica, cercherà di spiegare le novità presenti sulla vettura tedesca. Senza ulteriori preamboli, ecco le prime considerazioni sull’auto che competerà nell’imminente mondiale di F1.


Mercedes W14: filosofia outwash confermata

Partendo dall’ala frontale notiamo che il muso è stato leggermente rastremato rispetto allo scorso anno. In questo modo si riduce l’ostacolo per il flusso d’aria che scorre verso il fondo. Sulla punta della protuberanza è stato mantenuto il forellino, utile per eliminare il ristagno sulla punta e di conseguenza, anche se in minima parte, diminuire la resistenza all’avanzamento (cerchio verde).

A differenza di quello che abbiamo visto su altre monoposto, i tecnici della Mercedes hanno preferito scegliere di mantenere l’ancoraggio del muso al profilo principale, diversamente da quanto abbiamo potuto osservare, per esempio, sulla nuova Ferrari (leggi qui l’analisi tecnica completa della SF23).

Mercedes W14
ala anteriore Mercedes W14

I tre ipersostentatori aerodinamici aggiuntivi rimangono praticamente invariati, con il carico che viene concentrato a metà tra endplate e muso. Anche il sistema sospensivo anteriore a schema push-rod resta il medesimo. In tal caso, però, si evidenzia come il primo braccio del triangolo superiore non presenti più una linea spezzata, come accadeva sulla Mercedes W13.


Mercedes W14: zero pod rivisti, pavimento efficiente

Arriviamo alla zona centrale della vettura. Il mantenimento del concetto “zero pod” è facilmente spiegato: copiando le soluzioni altrui Mercedes si sarebbe trovata a rincorrere, in quanto non avrebbe potuto contare sull’esperienza maturata nell’arco del campionato 2022. Gli ingegneri anglo tedeschi, pertanto, hanno deciso di “credere” nella W13 portando avanti la loro filosofia.

Tale concezione aerodinamica resta un’impostazione molta valida. Il problema più grande della W13 ha riguardato progetto e sviluppo della vettura con un‘altezza da terra funzionale molto bassa. Scenario che da subito ha inficiato negativamente nella gestione del tedioso effetto porpoising.

Mercedes W14
inlet sidepod Mercedes W14


Tornando al presente, si evince come il cono anti intrusione sia ancora ben visibile e mantenga il medesimo “shaping. Di fatto, a questa struttura, viene assegnato un ruolo aerodinamico oltre a quello strutturale. Inoltre notiamo la presenza di piccole fence verticali al di sotto del retrovisore, vortex generator che aiutano nell’amministrazione dei fluidi. Mentre la zona iniziale del fondo non ha subito modifiche.

La prima variazione di rilievo riguarda la nuova conformazione molto squadrata delle bocche d’ingresso. Differente rispetto al 2022, quando la sezione degli inlet, salendo verso l’alto, andava a ridursi sensibilmente. Ancora presenti all’appello le due pinne ancorate alla scocca a lato del pilota e poco prima delle pance.

Queste appendici si incaricano di generare un forte effetto downwash e contribuiscono ad aumentare la portata d’aria al fondo. Lateralmente la pance sono state ulteriormente snellite creando un marciapiede ben definito tra fondo e sidepod, caratteristica assente lo scorso anno.

Mercedes W14
pance e fondo Mercedes W14

Un’altra parte molto interessante della monoposto riguarda il pavimento. La “paura” del porpoising esiste. Tuttavia Mercedes ha capito come gestirlo, mentre le soluzioni presenti sulla W14 cercheranno di recuperare il carico perduto. In tale senso salta alla vista il grosso taglio che percorre longitudinalmente il fondo, rialzato rispetto al resto del pavimento.

Per di più la specifica presenta un andamento “curvo”. Il provvedimento mira alla creazione di una paratia verticale. Nel campo delle ipotesi, questa soluzione dovrebbe diminuire il pompaggio limitando la perdita di carico e, al contempo, contrastare le turbolenze generate dal rotolamento delle ruote anteriori.

Il contesto appena descritto era il problema principale del concetto “zero-pod” utilizzato durante la passata stagione, ovvero la difficoltà nel creare un’adeguato effetto outwash dal corpo vettura e massimizzare il rendimento.

Mercedes W14
capò e ala posteriore Mercedes W14

Giungendo al retrotreno della Mercedes W14, purtroppo, non sono molte le riflessioni tecniche a disposizione. La sospensione non sembra aver subito modifica alcuna, con il tirante dello schema pull-rod collocato sotto al primo braccio del triangolo superiore. Mentre l’ala posteriore, al momento, ricalca alla perfezione la specifica che abbiamo potuto osservare durante lo scorso campionato.

Ciò che senza dubbio va rimarcato prendendo in esame il retrotreno, concerne la conformazione della parte finale del cofano motore. Analizzando il dettaglio del capò, si rileva una curvatura verso il basso. Lo scopo, in questo caso, resta sempre lo stesso: alimentare al meglio la beam wing per contribuire alla generazione della spinta verticale.


Autori: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  – Alessandro Arcari –@berrageiz

Immagini: Mercedes AMG Petronas F1

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