Prima giornata di test cumulativi del Bahrain andata in archivio. Quello che ha detto la pista potete leggerlo nel nostro focus a questo link: clicca qui. Tra i temi caldi odierni c’era sicuramente quello relativo alle nuove gomme portate dalla Pirelli. Il costruttore era chiamato a risolvere un problema emerso l’anno passato che vedeva un asse posteriore generare troppa energia rispetto a quello anteriore producendo un certo disequilibrio che generava sottosterzo.
Proprio pe non lasciare nulla al caso, per la trasferta di Sakhir, il gommista a ha messo a disposizione dei team ben sei mescole slick differenti che variano dalla più dura, la nuova “C0”, alla “C5”, il compound più morbido della gamma. I team, durante i test, potranno adoperare ben 3 set di gomme da asciutto ai quali si aggiungeranno 2 set di gomme “C3” prototipo che, come suggerisce il nome, serviranno per avere un confronto con gli pneumatici standard.
Red Bull: Perez polemico con Pirelli
Le vetture, rispetto alla prima giornata di test dell’anno scorso in Bahrain, hanno già limato molti decimi di secondo. Segnale positivo per le gomme? Certamente. Ma non tutti ne sono stati felici. Sergio Perez, parlando con i colleghi di Sky Sports UK, ha lanciato delle vere e proprie cannonate nei confronti del costruttore italo-sinico. “Non mi sembra che abbiano migliorato le gomme anteriori, semmai hanno peggiorato quelle posteriori – ha tuonato il messicano – Senza dubbio le gomme sono cambiate, però non credo sia una modifica così grossa. Dobbiamo vedere le gomme come andranno in gara, perché è li che si consumano di più“.
E’ singolare che ad esprimersi sia stato un pilota che nemmeno ha assaggiato l’asfalto visto che la RB19, oggi, è stata nelle sole mani del campione del mondo in carica. Le considerazioni di Checo sono arrivate dopo la pausa tra la prima e la seconda sessione. E’ evidente che il n°2 della Red Bull abbia recepito le indicazioni del suo caposquadra e le abbia manifestate pubblicamente, senza alcun filtro.
Questa cosa è stata notata da Mario Isola che ha replicato con classe al pilota messicano dopo qualche ora. Il n°1 di Pirelli Motorsport ha riferito che in serata, nel briefing previsto con i conducenti, avrebbe chiesto conto a Perez delle sue rimostranze cercando una soluzione condivisa. Che chiaramente non potrà arrivare perché i compound sono questi e non sono previste modifiche di sorta per il 2023.
La sensazione è che la bocciatura del mondo Red Bull sia più politica che fattuale. La RB19 ha subito dato la sensazione di essere ben messa in pista. Qualche problemino d’assetto è stato logicamente riscontrato, si tratta pur sempre di un “day one”, ma nulla di trascendentale se confrontato ad altre macchine apparse più in ritardo (vedasi Ferrari e McLaren).
Chi guida le operazioni, è un processo piuttosto normale, ha sempre quella sorta di timore che i cambi possano determinare un arretramento prestazionale. Dopo la penalità arrivata per l’infrazione del budget cap, in Red Bull vivono una sorta di sindrome da accerchiamento che non pare basarsi su elementi concreti. Siamo solo al primo giorno e già è nata una polemica apparsa strumentale, figuriamoci se la vettura di Adrian Newey dovesse effettivamente soffrire nei turni ufficiali…
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing
