Max Verstappen e la Red Bull, già nella prima ora di attività mediorientale, aevano messo le cose in chiaro issandosi in vetta alla lista dei tempi. Ma la cosa che va sottolineata è la naturalezza con la quale è stato “centrato” l’assetto con una RB19 davvero ben calibrata sulla pista di Jeddah.
Nella seconda ora si inizierà a fare sul serio, anche perché saranno simulate le condizioni ambientali che troveremo sia durante le qualifiche che in gara. Un test più probante che sarà condito dalla classica simulazione del passo gara. Cosa che darà indicazioni molto più chiare di quelle tutto sommato marginali emerse in Fp1.
Sessione che si è disputata nelle seguenti condizioni ambientali:
– Pista: 32°C
– Aria: 27°C
– Vento: 17 km/h
Gp Arabia Saudita 2023/Analisi on board Red Bull Fp2: la prima fase di lavoro di Verstappen
La sessione del campione del mondo si apre con un set di gomme medie. Stavolta non c’è bisogno dei rituali radio check. Lambiase si limita alla track position. Il programma inizia col solito giro push che Max chiude temporaneamente al comando (1.30.612). La vettura mostra un po’ di tendenza al sovrasterzo in uscita dai due tornanti 13 e 27.
Come da consuetudine l’olandese si produce in un giro di raffreddamento che anticipa un altro tentativo spinto. 1.30.058 al termine del passaggio. Tempo ottenuto sfiorando il muretto in uscita della 27. Lambiase chiede se il pilota vuole valutare un cambio di bilanciamento. La risposta è di voler provare un altro giro. Recharge per caricare i sistemi ibridi prima di prodursi in un nuovo esercizio sul passaggio veloce.
1.29.952. Ennesimo miglioramento in progressione, come accadeva al mattino sua un pista dolce con le gomme. Da questo primo blocco operativo si nota una RB19 molto precisa all’anteriore, cosa che Max gradisce in maniera particolare. Nel giro di rientro il driver si apre in radio lamentandosi del poggiatesta che non sarebbe in posizione idonea. Regolazione che sarà effettuata non appena Max lascia l’abitacolo per fare il punto della situazione con i suoi ingegneri.
Dopo la sostituzione del poggiatesta, Verstappen è in pista con gomma soft per la simulazione qualifica. O quanto meno per saggiare l’asfalto in condizioni simili a quelle che troveremo domani. La power unit non è chiaramente settata alle massime potenze disponibili.
Il primo giro push non è un granché perché il pilota resta invischiato nel traffico, nell’ultimo settore. Per tale ragione è necessario prodursi in un nuovo giro di preparazione con Lambiase che spiega nel dettaglio i distacchi dai piloti vicini per evitare di incorrere in altre impedimenti.
1.29.603 per il giro spinto (migliore di sessione, ndr). Nel cambio di direzione tra curva 1 e curva 2 la macchina scoda visibilmente. Ma ciò sembra non riverberarsi sul crono visto che l’olandese marca il miglior T1. Nel secondo settore, quello più guidato, la vettura si mostra precisa. Nella lunga piega destrorsa 16, Max aggredisce il cordolo per tutta la percorrenza senza che la RB19 si scomponga di un centimetro. Alla fine il cronometro premia l’olandese che sembra aver risolto quelle scodate in accelerazione che si erano viste in Fp1 in uscita di Curva 27.
Gp Arabia Saudita 2023/ Analisi on board Red Bull Fp2: simulazione passo gara
Veniamo al momento più indicativo del lavoro in Fp2. In questa sezione possiamo iniziare a comprendere il vero potenziale della monoposto in relazione agli avversari che svolgeranno analogo programma.
La simulazione è svolta con gomma soft, una mescola che sarà grande protagonista in gara proprio grazie al degrado contenuto. La modalità endotermica per il test sullo stint più lungo è STRAT-6 con cambi che potete apprezzare nella tabella in basso. L’ibrido è settato inizialmente su posizione 11. Ecco la progressione dell’olandese.
Lap | Time | Engine Mode |
Outlap | STRAT 6 | |
2 | 1.35.420 | |
3 | 1.35.134 | |
4 | 1.35.049 | STRAT 10 |
5 | 1.35.226 | STRAT 9 |
6 | 1.35.027 | |
7 | 1.35.198 | |
8 | 1.38.264 | |
9 | 1.35.024 | STRAT 5 |
10 | 1.35.410 | |
11 | 1.35.669 | |
12 | 1.35.205 | |
13 | 1.35.024 | STRAT 6 |
14 | 1.35.212 | |
INLAP | STRAT 8 |
Come al solito si nota una grande costanza di rendimento nel “cammino” del pilota di Hasselt. I giri più veloci arrivano a metà stint e alla fine dello stesso. Segno che questa vettura non sa come fare a degradare le gomme. Dopo aver chiuso entrambi i turni in col miglior tempo ed aver mostrato il solito passo solidissimo, Max Verstappen conferma di essere il favorito numero uno nelle sessioni che varranno posizioni in griglia e punti.
Una rondine non fa primavera, ma il weekend del Gran Premio d’Arabia Saudita è iniziato bene per il campione del mondo in carica che, da buon perfezionista, vorrà lavorare soprattutto su curva 27, il tornantone sinistrorso che già l’anno scorso gli era un po’ indigesto e nel quale ha leggermente faticato anche oggi. Ecco come è andata la seconda sessione:
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing