lunedì, Dicembre 23, 2024

Ferrari 2023: la certezza alla quale il team deve aggrapparsi

Il governatore del vascello non abbandona il natante quando le acque sono agitate e i venti spirano violenti. E’ proprio nei momenti più difficili che il comandante sale in cattedra provando a dar forza ala ciurma per superare il momento di crisi. Charles Leclerc vuole vestire proprio i panni del trascinatore in un momento in cui la Ferrari non se la passa bene.

L’avvio del Campionato del Mondo di F1 2023 è stato un montante in pieno volto per gli uomini di Maranello che riponevano nella SF-23 le speranze di vittoria che, è bene sottolinearlo, non possono essere considerate defunte dopo appena una gara. Ma quanto scaturisce dal Gp del Bahrain non alimenta il sacro fuoco della speranza iridata. La monoposto è afflitta da problemi irrisolti che generanno nuove preoccupazioni.

Ferrari, Bahrain e quei sogni spezzati. Per ora

L’affidabilità, il ritornello invernale intonato da Frédéric Vasseur, è apparsa nuovamente fragile dopo una sessione di test perfetta per gli uomini in rosso ma che si era chiusa con qualche dubbio dopo la rottura del propulsore della Alfa Romeo Sauber. Il guasto occorso alla vettura di Leclerc ha risvegliato ataviche paure che si potrebbero materializzare, la settimana prossima, nel primo arretramento in griglia stagionale. Un altro assist a porta vuota alla Red Bull che ha mostrato uno spiccato killer instinct tra le pieghe del circuito di Sakhir.

Ferrari
La monoposto di Charles Leclerc ferma a bordo pista in seguito al ritiro del pilota monegasco

Come se non bastasse, le nuove Pirelli nate per eliminare il sottosterzo endemico prodotto dalle specifiche 2022, sono risultate indigeste alla SF-23 come una frittura scadente. Se l’anno scorso, sullo stesso tracciato rear limited e dall’asfalto ultra-abrasivo, la F1-75 dettava legge, domenica si è sciolta come neve al sole.

Leclerc e Sainz volevano spingere, la macchina gli imponeva di fare il contrario per non far ridurre a brandelli quelle coperture che sulla RB19 sembravano belle come il sole, solide come il marmo di Carrara e più incollate al suolo di un chewing gum. “Che amarezza” avranno pensato i due piloti.

Insomma, un bel quadretto quello affisso agli uffici di Via Abetone nei quali, a mo’ di filodiffusione, riecheggiano ancora le parole estatiche di Benedetto Vigna: “La Ferrari SF-23 non avrà precedenti in termini di velocità“. Il dogma amministrativo, ad oggi, si è rivelato un falso storico nel quale né i tifosi né i piloti sono più disposti a credere. E nemmeno quel Vasseur che ha capito che la montagna da scalare è alta, ripida e piena di tranelli inattesi.

Il giusto contesto nel quale emergono gli uomini di polso. Maranello non è terra di pavidi individui. Per tirare fuori il team dalle sabbie mobili servono una guida solida nelle stanze del potere (ed è stata trovata in Vasseur), un reparto tecnico all’altezza (in Ferrari non scarseggiano competenze) e un pilota che sappia sfidare gli elementi avversi.

Quel Charles Leclerc che deve mostrare di avere le stesse spalle larghe che ebbe un certo Michael Schumacher. Paragone irriverente? Affatto. Il monegasco ha tutte le carte in regola per diventare il faro nella notte ferrarista. E come Michael ha la pazienza per attendere che il giusto contesto tecnico maturi.

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Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Un grande atleta, proprio nel momento della difficoltà, deve avere la personalità per essere un punto di riferimento all’interno di una squadra. Charles ne ha di carattere ed è ben conscio che sta vivendo anni importanti per la sua carriera. Quindi, da un lato deve imporsi pretendendo di ricevere una vettura all’altezza delle sue capacità e, dall’altro, deve alzare l’asticella personale limitando al massimo gli errori e, se possibile, sciorinando prestazioni ancora più concrete.

Ferrari: Leclerc e quegli scenari futuri di difficile realizzazione

Leclerc è legato alla Ferrari da un contratto che termina a fine 2024. Un accordo munifico che Vasseur, con la giusta tempistica, intende rinnovare. Il manager di Draveil conosce le virtù del ragazzo avendolo svezzato da giovanissimo e proprio per questo vorrebbe incatenarlo con un legame che vada sulla scia di quello che Max Verstappen ha sottoscritto con Red Bull.

I destini di Leclerc si potrebbero fondere con quelli di Lewis Hamilton. Il britannico a fine campionato sarà libero a meno che non arrivi un rinnovo che si sta rinviando di mese in mese. La scarsa consistenza tecnica della W14 potrebbe indurre il sette volte iridato ad appendere il casco al chiodo? Possibile, ma poco probabile. Opzione, comunque, da non escludere a priori finché i documenti non vengono ratificati dalle firme.

Se anche le sirene fossero reali, ad oggi Leclerc non avrebbe alcun vantaggio a provare il grande salto in terra d’Albione. La Mercedes sta attraversando l’era più nera da quando è in F1. All’esordio le vittorie mancavano ma la crescita era costante e netta. Oggi Brackley percorre il lato discendente della sua parabola sportiva e non si vedono spiragli di ripresa immediata all’orizzonte. Che senso avrebbe imbarcarsi in un’avventura senza la certezza che sia vincente?

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Carlos Sainz – Scuderia Ferrari

La nave della Stella a Tre Punte, per rimanere nella stessa metafora d’apertura, sta imbarcando troppa acqua e non è chiaro se arriverà indenne al porto più vicino. Cosa resterebbe sul piatto? Aston Martin? Siamo certi che nel 2025 possa essere un top team? Troppe incognite. E Red Bull? Sergio Perez, così come Charles, sarà libero a fine 2024. Ma ce lo vedete Helmut Marko mettere su una coppia di galli nel pollaio di Milton Keynes? Ipotesi da scartare ancor prima di iniziare ad immaginarla.

Charles deve credere in Ferrari così come quest’ultima deve avere fiducia nel suo pilota. Le due entità devono creare un blocco di ferro che diventi un pesante maglio con cui sbaragliare la concorrenza. Questa è la strada. “Uomini forti, destini forti”, come direbbe Luciano Spalletti, uno che ha dimostrato che con la perseveranza si possono ottenere risultati inimmaginabili.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Scuderia Ferrari

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