L’ennesimo esame al microscopio rivela una Ferrari in affanno nelle prove con alto carico di carburante a bordo. Questo malgrado il consumo gomme sia contenuto e il bilanciamento è parso sommariamente buono almeno per Charles Leclerc. Su Red Bull, come successo per i pre season test, solo grandi complimenti sotto questo punto di vista. Un grande passo ottenuto con estrema semplicità. Aston Martin si conferma come sorpresa in positivo con un Fernando Alonso davvero scatenato.
Durante il primo venerdì agonistico stagionale i vari team hanno concentrato molto il lavoro sulla Soft, la più morbida disponibile, in modo da capirne a fondo funzionamento e degrado. Ovviamente, per quanto concerne il degrado della gomma, i dati che ci arrivano dalla pista mostrano un consumo minore rispetto alle prove effettuate la scorsa settimana.
Come avevamo sottolineato, le simulazioni passo gara con le temperature decisamente più alte visto l’orario differente, avevano mostrato un’usura più elevata rispetto al normale. Contesto dove la storica scuderia Ferrari aveva palesato parecchi problemi.
Prendendo in esame il ritmo, notiamo che Verstappen, ancora una volta, si piazza davanti a tutti. Per domenica, se tale scenario sarà confermato, lo vedrà essere irraggiungibile. La RB19 eredita dalla precedente vettura un’ottima gestione delle mescole, elemento fondamentale per portare il doppio titolo iridato a Milton Keynes.
Ferrari, al momento, si piazza a 5 decimi, anche se ovviamente i carichi benzina restano un’incognita da scoprire. La difficoltà in inserimento e il sovrasterzo in uscita non aiutano l’handling sulla lunga distanza. Perez è l’unico raggiungibile del duo Red Bull, mentre la Mercedes risulta abbastanza staccata.
A quanto pare anche la W14 pecca in termini di gestione gomma. Nota molta positiva il due volte campione del mondo Fernando Alonso che, valutando i dati del venerdì, se si trovasse a partire in prima fila, potrebbe restare dietro a Max Verstappen.
Gp Bahrain 2023/Analisi high fuel: Ferrari contiene il degrado
Il grafico a seguire mostra l’andamento delle tornate durante le Fp2. Nel complesso, malgrado come detto la colonnina di mercurio abbia facilitato la gestione gomme rispetto allo scorso week end, il degrado resta moderatamente elevato considerando i pochi giri percorsi. D’altronde siamo sempre in Bahrain e il posteriore, in genere, viene molto sollecitato.
Notiamo che Alonso riesce ad produrre un time attack addirittura migliore di Verstappen. Tuttavia, con il passare delle tornate, l’Aston Martin sembra patire un degrado più marcato rispetto alla RB19. Osservando la pendenza della linea verde relativa a Fernando, si scorge con facilità che il suo consumo con la gomma Soft è maggiore se paragonato a quello di Perez e di Sainz, seppure ambedue questi piloti girino su tempi più lenti.
L’unico pilota ad avere il cosiddetto “degrado positivo” è Leclerc. Possiamo spiegare questa tendenza dicendo che nei primi giri le sue gomme non erano ancora in temperatura. Osservando la dashboard sul volante della sua Ferrari SF-23, infatti, si notava come le sue mescole erano leggermente al di sotto della finestra ottimale di esercizio durante una buona parte della simulazione.
Inutile dire che una delle chiavi più importanti per la strategia di domenica sarà proprio il degrado gomma. Sarà infatti fondamentale avere passo in ogni condizione, in quanto Sakhir è una pista che offre diversi punti di sorpasso a patto che si abbia una buona velocità di punta.
Proprio per questa semplice ragione, i tecnici delle varie scuderia cercano di utilizzare un’ala posteriore più scarica pur mantenendo il giusto compromesso tra velocità di punta e consumo gomme. Una vettura di F1 con più downforce scivola meno e, di conseguenza, surriscalda poco le gomme. La posizione in pista non sarà fondamentale, ma lo sarà riuscire a tarare la potenza degli undercut, aspetto molto importante durante la corsa.
Autori e grafici: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich – Alessandro Arcari –@berrageiz