Ferrari SF-23, una vettura di F1 che mira a un unico obiettivo: tornare finalmente a vincere. Detta così pare assai banale. Ma d’altronde, la storica scuderia italiana, per storia e possibilità, non può e non deve mirare a nient’altro. Ci sono anche gli avversari però e sono molto agguerriti.
Il principale si risponde al nome di Red Bull. Un team molto capace che per la campagna 2023, a quanto pare, continua ad essere il punto di riferimento agonistico. Tuttavia il Cavallino Rampante non ha alcuna intenzione di mollare la presa. Al contrario brama desideri “bellicosi” verso la squadra campione del mondo in carica.
C’è ancora qualche problema in Ferrari? Apparentemente si. Sarebbe sciocco nasconderlo. Nulla di allarmante però. Scenario che la GES crede di poter ovviare a breve termine attraverso lo studio relativo alla mappatura dell’auto. Molto lavoro che non spaventa affatto i tecnici italiani, concentrati per massimizzare le potenziali doti del “prodotto” 675.
La prima sgambata stagionale agonistica 2023 sta per iniziare. Come per i pre season test lo scenario resta il medesimo: Sakhir, Bahrain, Medio Oriente. I ferraristi si aggirano nervosamente all’interno del garage in attesa delle ultime indicazioni. Effettuati i consueti controlli alle vetture, power unit, sistema ibrido, trasmissione e impianto frenanti, gli alfieri della rossa salgono a bordo delle proprie auto.
Gp Bahrain 2023/Ferrari SF-23: live on board Fp1
Attraverso gli on board notiamo come la Ferrari abbiamo scelto di realizzare prove comparative in merito al caricato posteriore. La numero sedici, infatti, monta la nuova ala mono-pilone, mentre Sainz disporrà della specifica a doppio montante che genera un quantitativo di downforce minore.
Aggiornamento condizioni meteo: temperatura dell’asfalto 41,9°, quella dell’aria 27.3°. Umidità al 12%, mentre i venti soffiano da sud a 7.9Km/H. I ferraristi calcano l’asfalto bahreinita. Durante l’out lap vengono espletati i controlli radio. Ambe due le Ferrari montano un treno di Pirelli a banda gialla.
Il cambio è settato su GX position 3, per non essere troppo aggressivi sulle cambiate. Mode Race e si parte per il primo giro lanciato dopo un paio di constant speed. Per questi primi giro è “vietato” l’uso dell’ala mobile.
Conclusa la prima tornata di assaggio, si nota un leggero sottosterzo per entrambi i piloti. Si procede ora con un doppio cool down lap per amministrare al meglio le mescole. Si parte con il secondo tentativo push. Charles chiede un cambio di carico sviluppabile all’avantreno per bilanciare la vettura: plus 6. Anche Carlos chiede un leggero cambio di set up.
Effettuate le modifiche si torna in pista. Da un primo giudizio le vetture sembrano avere un bilancio discreto. Si effettuano ora delle prove di partenza alla fine della pit lane. Dopo i cambi le cose sembrano migliorare secondo i feedback dei piloti. Al momento il sottosterzo sembra leggermente minimizzato, malgrado persistano alcuni problemi per raggiungere l’apice nel secondo settore.
All’interno del box si ascolta un fitto conciliabolo tra piloti ed ingegneri. Osservata con cura la telemetria si cerca di capire dove migliorare l’handling. A quanto pare potrebbe essere sostituita l’ala mono-pilone sulla monoposto di Leclerc, per adottare la configurazione più tradizionale come per Carlos.
Sino ad ora dobbiamo rilevare un basso utilizzo delle mappature endotermico e ibrido. Sarà interessante capire, se si alzerà la potenza, come reagiranno le auto modenesi. Lo spagnolo calca nuovamente la pista. Gomme Medium nuove per lui. Molto attento nel warm up, l’iberico si lancia ora per il primo giro push del secondo run. Drs abilitato. Al momento si no un leggero clipping alla fine della retta principale.
Carlos perde la vettura in curva 11. Continuano i problemi a raggiungere l’apex a centro curva. Lo spin induce il ferrarista a tornare ai box. Sembra che il carico laterale delle rosse non sia del tutto corretto. Charles esce da garage. Penumatici Pirelli a banda gialla nuovi. Tornata di preparazione e si procede con il giro lanciato per testare la vettura dopo la messa a punto con in cambio dell’ala posteriore.
Il monegasco conclude il suo passaggio. Vettura nervosa ma migliore rispetto a prima. Resta il sottosterzo, anche se non invasivo, che si tramuta in sovrasterzo in fase d’uscita. Marcos chiede un eventuale cambio di carico all’avantreno rifiutato da Leclerc, mentre Sainz torna a calcare l’asfalto con il set di Medium del primo run.
Il programma di lavoro per Charles procede con un ulteriore giro push per testare la vettura. Focus in curva 4, dove migliora il rendimento rispetto a prima. Il monegasco effettua un rapido passaggio ai box per poi tornare a girare. Sainz, nel mentre, prosegue con il suo lavoro inanellando diversi passaggi con più carburante. La vettura sembra comportarsi abbastanza bene, anche se sulla retta principale si nota un leggero porpoising.
Adami chiede ed ottiene un K1 test. Si va a verificare la bontà dell’overboost sul sistema ibrido. Da quello che abbiamo potuto vedere, il plus di potenza viene utilizzato in uscita dall’ultima curva sino alla 4. Anche Charles effettua un paio di tornate simulative per la gara sulle Medium
La sessione giunge al termine. Tante prove comparative per verificare il bilanciamento delle SF-23. da registrare una certa mancanza di carico al posteriore che di fatto ha generato sottosterzo. Gli aerodinamici di Maranello dovranno studiare i dati raccolti per trovare la giusta messa a punto.
Autore: Arcari Alessandro – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari