Il mondo della Ferrari in F1 è assai curioso. Quando sei nel paddock facendo il tuo lavoro di giornalista è inaccessibile o davvero per pochi intimi che forse neanche lo era Fort Knox ai tempi di 007 Goldfinger. Riesci a partecipare ovviamente agli incontri con la stampa, ma ti senti osservato come neanche una radiografia. Una cosa che mi ha sempre colpito è che, vado a memoria, gli spazi occupati dal motorhome Ferrari hanno i vetri oscurati.
Quindi blindatissimi. O, perlomeno, questo mi ricordo sino al 2018, poi Covid e varie vicissitudini mi hanno impedito di esser presente, quindi non so ora (ma dubito che sia cambiato qualcosa). Poi, però, scopri che se si tratta di spifferare notizie fuori dal recinto sacro dei circuiti, in Ferrari le gole profonde sono in servizio permanente effettivo. E’ un gioco strano ma curioso, dove ognuno sembra essere più furbo dell’altro.
Le gole profonde, spesso persone insoddisfatte (per motivi validi e meno validi) che devono regolare conti interni, cosa che a Maranello capita quasi sempre (come abbiamo avuto modo di raccontare anche di recente) e pensano di utilizzare la stampa per dare verità (sovente parziali) che servono per rendere più efficace la loro lotta intestina. Non è certo amore del giusto e del vero, semmai amore per il proprio legittimo interesse.
I giornalisti ovviamente cercano le notizie e quindi se le hanno le pubblicano. Poi, se capita che non siano suffragate del tutto, pazienza. Basta mettere un condizionale ed evitare così che la notizia la prenda qualche altro collega e tu abbia preso “buca” (nel gergo giornalistico quando tu non dai una notizia o la dà qualcuno prima di te, e tu hai “bucato” la notizia) che poi lo senti il tuo caporedattore e/o il direttore…
E’ un cortocircuito curioso, ma si tratta pur sempre di un piccolo mondo, ed è facile capirne le dinamiche una volta che le si conoscono. D’altronde, anche io e noi di Formula Uno Analisi Tecnica facciamo parte del mondo della stampa. Il problema è che, di solito, alla fine della fiera ci perde la verità. Nel senso che non si riesce ad avere davvero un quadro chiaro di cosa stia effettivamente accadendo.
Ferrari: Vasseur fa squadra
Tutto questo pippotto per cercare di inquadrare le ultime vicissitudini Ferrari e la contromossa di Frederic Vasseur tramite la stampa transalpina. Sembra quasi di poter dire che il nostro, non fidandosi della stampa bianca rossa e verde, vada dai compatrioti e nostri cugini bianchi rossi e blu. Come dargli torto? Nel senso che Fred, entrato comunque in punta di piedi, si è trovato davanti un muro in Ferrari, cui ha fatto da grancassa, inevitabilmente, la stampa nostrana.
Poi, certo, l’inizio da incubo ha avuto un effetto detonante e inevitabilmente tutte le polemiche hanno raggiunto un’intensità che probabilmente Vasseur non aveva ancora sperimentato. Ma si dovrà abituare. Ora è lui team principal, deve modellare la squadra come ritiene funzionale al raggiungimento degli obiettivi che in una scuderia che di nome e cognome fa Ferrari è chiaro: vincere. Riuscirci è tutto un altro paio di maniche e, come dicevamo, il primo appuntamento stagionale ci ha lasciato pesanti punti interrogativi.
Per nostra fortuna, da domani si ricomincia. Con l’handicap, visto che, come avevamo previsto sin dalla fine del Gran Premio del Bahrain, Charles partirà con 10 posizioni indietro rispetto al risultato in qualifica, a causa dell’omologazione della terza centralina. Evidentemente, pur essendone rimasta una funzionante, in Ferrari non si fidano del tutto.
Attendiamo gli eventi. Almeno avremo a che fare con dati oggettivi, e non con “insider” più o meno interessati che destabilizzano un ambiente già per intima natura incline all’isterismo.
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari
