venerdì, Novembre 15, 2024

Red Bull: quando il problema diventa opportunità

Si scrive Jeddah Corniche Circuit, si legge Spa Francorchamps. No, non siamo impazziti. Questa è semplicemente una delle speranze che albergano in casa Red Bull in attesa che scatti il GP d’Arabia Saudita. Non che la pole position di Sergio Perez abbia infastidito qualcuno nel clan di Milton Keynes, ma l’idea di poter vincere una gara rimontando dalle zone arretrate, come avvenne in Belgio a fine agosto, stuzzica particolarmente un team ambizioso e che vuole gettare la maschera facendo capire agli altri chi comanda davvero. Un atto di forza in pieno stile.

E poi, inutile girarci intorno, si sa che è Max Verstappen il leader designato della squadra, colui il quale deve portare il titolo che conta, ossia quello piloti. Chiaramente, un trionfo dà sempre un gusto particolare, ma una vittoria che arriva recuperando dalla quindicesima posizione porta chiunque in una dimensione del tutto diversa, più luminescente. L’anno scorso, tra i boschi delle Ardenne, la RB18 scattò in 14^ piazza dopo aver ottenuto la pole annullata poi dalla penalità scaturita dall’installazione della terza unità relativa al sistema di recupero dell’energia e dalla nuova centralina.

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Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) si prepara a scendere in pista – Gp Arabia Saudita 2023

Red Bull: Verstappen vuole riscrivere Spa

Quest’anno non si è trattato di un problema tecnico inerente la power unit, ma della rottura di un semiasse che, durante la Q2, ha spezzato – è proprio il caso di dirlo – quella facile previsione che faceva ritenere a tutti gli osservatori che l’olandese potesse scattare dalla posizione più prossima ai semafori. Alla fine sarà invece P15. Il classico contesto necessario a preparare la grande impresa. Che può essere compiuta grazie a due elementi. Il primo, chiaramente, è riferibile alla capacità tecnica di un pilota che si esalta quando c’è da martellare e da sciorinare sorpassi su sorpassi.

Il secondo, naturalmente, ci riporta alla forza della Red Bull RB 19 che anche a Jeddah ha dimostrato di essere il punto di riferimento della massima serie dell’automobilismo, ritrovando quella velocità di punta che in Bahrain era rimasta “nascosta”. O per meglio dire che era stata camuffata da una Ferrari F1-75 con un assetto particolarmente scarico che si era fatta preferire alle speed trap. Quando le cose sono tornate nell’alveo della normalità, la creatura di Adrian Newey ha dimostrato di essere ancora una volta la vettura più veloce, a parità di carico aerodinamico.

Il due volte iridato non si sente tagliato fuori pur scattando dalla settima fila: “Se sono rilassato? Guardiamo al Gran Premio e cerchiamo di prendere qualche buon punto. Una vittoria sarà difficile, ma non ci arrendiamo mai. Abbiamo una buona macchina, è veloce. Senza dubbio voglio entrare nella top 10 ma non so quanto in alto riuscirò ad arrivare. Sarà fondamentale avere un primo giro pulito e poi da lì vedrò cosa riuscirò a fare“.  

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Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Gp Arabia Saudita 2023

Red Bull: Sergio Perez rivendica la possibilità di vincere

Chiaramente l’impresa non sarà semplice perché deve essere compiuta tenendo conto anche che quest’anno il gruppo è più compatto e che, appunto, le velocità massime di cui parlavamo in precedenza non sono così distanti come accadeva a Jeddah 2022.

Ancora, bisognerà capire se la problematica emersa durante le qualifiche potrà essere risolta definitivamente. L’impressione è che sarà così, perché si è trattato di un cedimento che potrebbe dipendere anche da un avvallamento o da un cordolo preso in maniera troppo aggressiva. Non possiamo quindi parlare di una fragilità endemica, in Red Bull non sono emerse evidenze in tal senso e lo ha spiegato lo stesso Chris Horner dopo le qualifiche. 

La voglia di rimontare di Max Verstappen andrà parametrata a quella, ad esempio, di Charles Leclerc che intende parimenti risalire il gruppo. E’ verosimile ritenere che le prime vetture incontrate in pista saranno sorpassate con relativa facilità. Il problema si manifesterà quando si giungerà nelle aree più calde del gruppo, laddove i valori esprimono distanze più raccolte. 

Chiaramente molto dipenderà dalle strategie di gara che verranno impostate. L’olandese, partendo da dietro, potrebbe decidere di montare un treno di gomme medie per poi switchare alle soft mentre gli altri sono su compound più duri. Ma questo lo analizzeremo più tardi nella nostra consueta preview strategica.

Naturalmente le velleità dell’olandese debbono combaciare con le necessità del team. Non è verosimile ritenere che, anche a seguito di una grande rimonta del pilota di Hasselt, la scuderia possa chiedere a Sergio Perez di farsi da parte e lasciare strada. Siamo solo alla seconda gara, non è credibile un atteggiamento del genere da parte di una scuderia come la Red Bull

Il direttore delle cose sportive della franchigia austriaca, Chris Horner, ha chiaramente parlato di occasione da sfruttare da parte di Perez. Il conducente di Guadalajara, che l’anno scorso fallì la vittoria dopo la pole position a causa di incastri particolari che si vennero a creare dopo la delibera della safety car, vuole sfruttare l’occasione che si è apparecchiata dopo il problema tecnico occorso al compagno.

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Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing) il poleman del Gp dell’Arabia Saudita 2023

Data la facilità con la quale ha ottenuto il giro di riferimento, considerando l’andamento della RB19 nelle aree nevralgiche della pista e tenendo conto della grande velocità di punta che è sempre molto utile nel difendersi dagli attacchi degli avversari, in questo momento è l’ex Racing Point il candidato numero uno alla vittoria.

Carlos Sainz non sembra in grado di poter dire la sua per salire sul gradino più alto del podio e pare che possa mancare ancora a quel pizzico di performance alla Aston Martin per essere allo stesso livello della Red Bull RB19. Perché siamo certi che un Alonso, a parità di macchina, non si lascerebbe sfuggire la possibilità di issarsi su quello scranno magico da cui manca da troppo tempo.

Comunque andranno le cose, in chiusura, siamo pronti a goderci una grande gara perché avere due mastini come Verstappen e Leclerc che devono recuperare dalle retrovie sarà uno spettacolo per gli occhi. Ci aspettiamo duelli, sorpassi e spettacolo. Non ci deludete.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Oracle Red Bull Racing

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