E giunto finalmente il momento della verità anche per Verstappen e Red Bull dopo tre turni di libere del Gran Premio del Bahrain 2023. La vettura di Adrian Newey si è posta come il punto di riferimento dell’intera categoria: solida sul passo gara, efficace sul giro singolo anche se ha chiuso, nei turni di test, due volte alle spalle della Aston Martin di Fernando Alonso che sta diventando sempre più minacciosa. Chiaramente il primo turno ufficiale del weekend ci dirà se le sensazioni saranno confermate dal cronometro.
Gli uomini di Milton Keynes non fanno mistero e puntano dritti alla pole position, soprattutto con Max Verstappen. La sessione si è disputata in condizioni termiche ideali grazie al sopraggiungere della sera che ha consentito un drastico abbassamento delle temperature. Alle 18:00 locali, momento del semaforo verde in fondo alla pit lane, la temperatura dell’aria era di 24°C e quella della pista di 28°C. Il vento soffiava da Nordovest a una velocità di 5 km/h, decisamente meno dei 25 delle terze libere. Vediamo come si sono svolte le operazioni a bordo della vettura n°1.
Gp Bahrain 2023: on board Red Bull Q1
Per la prima sezione ad eliminazione il campione del mondo in carica opta per una gomma soft. Lambiase, in radio, avvisa il pilota di Hasselt di stare attento con il riscaldamento della gomma per poi richiamarlo ai box a causa di una red flag causata dalla Ferrari n°16 di Charles Leclerc che, in pieno rettilineo, ha visto staccarsi un pezzo dalla parte bassa della vettura.
La sospensione, molto rapida per inciso, non ha cambiato i piani di Red Bull che ritorna in pista con lo stesso set di Pirelli appena sgrossate nel giro di uscita precedente. Il warm-up è stato come al solito accorto e gran cura è stata riservata alla track position per evitare quel traffico tipico delle Q1.
Nel giro push la macchina appare come al solito ottimamente bilanciata. Nei cambi di direzione delle curve 1-2-3 non si scompone e la 4, che spesso aveva dato qualche problemino all’olandese, è affrontata senza esitazioni. Dove si registra qualche sbavatura è in uscita dalla lenta Curva 8, con la RB19 che va a pattinare leggermente. Alla fine Max chiude col crono di 1.31.259 che vale la quinta piazza temporanea a tre decimi dalla vetta occupata da Sainz.
Verstappen non si fida perché la pista è in rapida evoluzione. Il pilota olandese monta una C3 nuova ma di fatto la roda soltanto perché non si produrrà in un giro push. La sezione uno si chiude al settimo posto.
Gp Bahrain 2023: on board Red Bull Q2
La seconda parte delle qualifiche di Sakhir viene affrontata con pneumatici soft nuovi. Come accade normalmente al sabato, le comunicazioni col muretto box sono praticamente assenti e si limitano alla track position. I piloti sono già istruiti sulle mappature. Intanto la temperatura della pista è di 28°C. In questo assalto la power unit Honda è andata chiaramente su di motore. Il giro è di quelli buoni, da segnale lanciato ai naviganti: 1.30.503 che in quella fase varrà la prima posizione.
Osservando il giro nella sua interezza si è notato un chiaro miglioramento rispetto al run della Q1. Persiste un leggero pattinamento in uscita dalla Curva 8, ma in generale la RB19 sembra molto più stabile rispetto alle ore in cui il caldo imperversa.
Verstappen non avrà bisogno di un altro tentativo per passare la barriera della Q2 (in P2). Stesso discorso per il compagno di squadra Sergio Perez (P7).
Gp Bahrain 2023: on board Red Bull Q3
La terza sezione delle prime qualifiche della stagione 2023 si disputa con la temperatura della pista che cala leggermente. Al momento del via della Q3 siamo a 27,3°C. Max Verstappen, come prevedibile, monta un set di Pirelli a banda rossa C3.
La Red Bull sale ulteriormente in prestazioni motoristiche. C’è davvero poco da segnalare in questo primo assalto e questo dimostra quanto il tentativo sia stato efficace. 1.29.897 il riscontro dell’olandese che si issa in cima alla lista dei crono in attesa di ribadire la leadership nel run conclusivo che si disputerà nelle migliori condizioni possibili della pista.
L’ultimo approccio dell’iridato è leggermente diverso. Il warm-up della gomma è ancora meno aggressivo e va anche più “cauto” nel T1 per poi scatenarsi negli altri due settori. L’olandese lima il tempo (1.29.708) e si prende una pole position abbastanza annunciata. Sergio Perez (1.29.846) completa la doppietta Red Bull in un sabato trionfale.
L’anno scorso fu Leclerc ad ottenere la pole con il tempo di 1’30″558. Max abbassa quel riferimento di ben sette decimi e mezzo, oltre otto sul suo crono che valse la seconda piazza in griglia.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing
