venerdì, Novembre 22, 2024

Gp Azerbaijan 2023/Analisi on board Fp1 Red Bull: lavoro sul passo con gomma media

Il weekend dal formato più anomalo della storia della F1 è al via. Quello che analizzeremo nelle prossime righe è l’unico turno di prove libere dell’intero Gran Premio dell’Azerbaijan. Una sessione che assume un’importanza fondamentale dato che servirà per accumulare dati sulle qualifiche e sul passo gara. Un’ora che solitamente offre pochi spunti e che invece dovrà essere molto intensa con l’aumentata difficoltà di una pista green che non offrirà riferimenti corretti, almeno nelle primissime battute.

Red Bull e Max Verstappen arrivano all’appuntamento azero, il quarto della stagione, con i favori del pronostico, anche se le particolari condizioni operative potrebbero relativizzare certi valori emersi nei primi tre GP. Molto passa da questo unico turno di libere che andiamo a mettere sotto la lente d’ingrandimento partendo, come da prassi, dalle condizioni in cui si è operato.

Temperatura pista: 44°C
Temperatura aria: 20°C
Vento: 1 Km/h da Ovest


Gp Azerbaijan 2023/Analisi on board Fp1 Red Bull – Max Verstappen

L’azione inizia con i soliti radio check effettuati in diversi punti del tracciato cittadino. Max è in pista con gomma media. L’olandese prende la pista prestissimo, ben conscio che il tempo a disposizione è poco a fronte del programma di lavoro da svolgere. Nelle prime tornate Max ha più volte chiesto della direzione e dell’intensità del vento, evidentemente spiazzato dalla rotazione dello stesso. In effetti, ad osservare il monitor dei tempi, si evince che ora il vento è leggermente più forte rispetto all’avvio e soffia da sud.

Verstappen si concentra su una serie di tornate aumentando leggermente la potenza della componente endotermica. Da STRAT 9, la modalità con cui è cominciato il lavoro, sale a 7. Dopo sei giri Lambiase comanda STRAT 8 e, contestualmente, avvisa di rientrare ai box. 1.43.836 (P1 temporanea) è il tempo col quale l’olandese archivia questa prima sezione. Durante il giro di rientro le comunicazioni sono praticamente assenti. Limitate, in generale, sono state le interazioni tra la vettura n°1 e il muretto. Segno evidente che, per ora, il setup soddisfa poiché siamo abituati a sentire un Max più loquace quando le cose non vanno per il verso giusto.

Quando mancano 44 minuti viene deliberata bandiera rossa per un problema all’Alpine di Pierre Gasly che resta piantata in Curva 1 con la power unit che va in fumo. Un bel grattacapo per il campione del mondo e per i colleghi con così poco tempo a disposizione.

Azerbaijan
L’Alpine di Pierre Gasly fuma a seguito del problema occorso alla PU durante le Fp1 del Gp d’Azerbaijan 2023

Le operazioni sono riprese a 32 minuti dal termine. Quindici minuti preziosi sono serviti per sistemare il tracciato e rimuovere la vettura francese. Verstappen scende in pista ancora una volta con gomma media, quella che secondo Mario Isola, n°1 di Pirelli Motorsport, sarà la gomma ideale per la Sprint Race.

Il campione del mondo di produce in una mini-simulazione di passo utilizzando la modalità STRAT 7. Il comportamento della RB19 è molto pulito, lo si nota con chiarezza nel settore 2. Da curva 7 a Curva 12 la vettura risponde in maniera perfetta ai cambi di direzione a bassa velocità. Segno che il grip meccanico è notevole. Dopo sei tornate il campione del mondo viene richiamato ai box. Non seguono commenti. Ecco la progressione del due volte iridato:

1Outlap
21.48.260STRAT 7
31.48.496
41.47.182
51.47.579STRAT 8
6Box

La terza sezione di questo primo turno di libere viene affrontata con gomma soft. Max vuole sistemare anche il giro push, evidentemente. 1.43.042 il crono del primo giro che vale la P1 temporanea. Segue un passaggio di ricarica dei sistemi ibridi per approntare un altro assalto. La gomma, su questa pista, non presenta un degrado eccessivo e il tempo può essere ulteriormente limato. La prova di ciò è data da Perez che, al secondo assalto, si prende la prima piazza con oltre tre decimi di vantaggio.

Il secondo tentativo produce un 1.42.845 (P3). Max sistema il T1 e il T2 ma perde qualcosina nel T3, il settore ultrarapido col tratto full gas più lungo del mondiale. Dopo questo tentativo saranno due i giri di cool down. 1.42.315 e P1 sulla sirena finale per Max che precede di pochi millesimi la rediviva Ferrari di Charles Leclerc.

La sessione di lavoro termina con la classica prova di partenza. Lambiase impone tre burnout. Max si mette sulla destra abbastanza lontano dai semafori. Lo spunto è discreto con una piccola incertezza nel cambio tra la prima e la seconda marcia. Le indicazioni emerse sono positive, ma l’esiguità della sessione e la differenza dei programmi svolti non riescono a fornire valori effettivi. Ne sapremo di più dopo le qualifiche delle 15:00 italiane.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Oracle Red Bull Racing

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