Il nuovo format voluto da Liberty Media propone un sabato che sembra un corpo a sé stante rispetto all’intero weekend di gara. Non che sia un male. Anzi, forse ha più senso avere una qualifica dedicata alla Sprint Race e non che quest’ultima determini la griglia di partenza della gara canonica della domenica. È tutto impostato sulla rapidità il sabato della “nuova F1”.
Il gran premio veloce ha una lunghezza di 100 km, come accadeva l’anno scorso. La qualifica, pur rispecchiando lo schema a tre sezioni, è più breve nell’arco temporale e presenta degli obblighi che i piloti devono rispettare. La Q1 ha una durata di 12 minuti, la Q2 di 10 minuti e la Q3 da 8. Il meccanismo impone l’utilizzo obbligatorio di un treno di medium per ciascuna delle prime due parti e di uno di soft per l’ultima.
Proprio queste singolarità ci diranno se saranno gli elementi in grado di modificare ciò che abbiamo visto nella qualifica di ieri con uno straordinario Charles Leclerc che è andato a “scippare” la prima pole position stagionale al duo Red Bull. Max Verstappen sarà in grado di riprendersi il “maltolto”? Lo scopriremo nella nostra analisi.
GP Azerbaijan 2023/Analisi on board sprint Shootout Red Bull Q1
Innanzitutto osserviamo in quali condizioni si è svolta la sessione.
Temperatura aria: 24°C.
Temperatura pista: 47°C.
Umidità: 68%.
Vento: 1 km/h da Est.
Verstappen, in cerca di riscatto dopo la delusione di ieri, deve trovare il guizzo nei tratti guidati, laddove la sua RB19 ha pagato dazio nei confronti della SF-23 che è sembrata essere la Ferrari dell’avvio del campionato 2022. In questa prima sezione capiremo con si comporterà la monoposto a serbatoi scarichi con gomme medie, un’anomalia figlia delle nuove disposizioni decretate dal legislatore.
Nel giro d’uscita l’Ing. Lambiase si premura di avvisare il pilota di essere attento nel warm-up delle coperture. Fase cruciale, questa, con una mescola più dura rispetto alla tipica soft che si usa in queste circostanze. 1.43.536 e P2 alla fine del primo assalto. Max è ancora una volta alle spalle di Leclerc, con un distacco analogo a quello emerso ieri. Ma siamo solo al primo tentativo. Ne segue un giro di cool down che serve a ricaricare i sistemi ibridi per lanciarsi in un altro giro veloce.
1.43.288 nel secondo tentativo (P2 confermata, ndr). Max è stato protagonista di un’incertezza in Curva 2 che ha determinato un ampio distacco da Leclerc proprio nel primo settore. Lambiase, alla fine del giro, lo spiega chiaramente dicendo che c’è margine di miglioramento di un paio di decimi in quella sezione del tracciato azero. Immancabile, a 25 secondi dal termine, arriva la bandiera rossa (incidente per Logan Sargeant, ndr) che di fatto chiude la sessione.
GP Azerbaijan 2023/Analisi on board sprint Shootout Red Bull Q2
La Q2 si apre in ritardo per sistemare la pista in Curva 15 dove il driver statunitense ha sbattuto. Vediamo come sono andate le cose in questi secondi dieci minuti caratterizzati ancora una volta dall’obbligo di usare gomma a banda gialla. All’inizio della sessione un episodio curioso. Max esce dai box alle spalle di Perez e si piazza sotto ai semafori in attesa che appaia il verde. Ma la direzione delibera un ulteriore slittamento nello start (ore 12:53 locali, ndr). Lambiase intima di spegnere la power unit che viene riavviata dal pilota dopo un paio di minuti di pausa. “Magia” dei propulsori turbo-ibridi.
1.42.417 in questo primo assalto nel quale abbiamo potuto osservare lo stesso comportamento manifestato nel turno precedente. La RB19 n°1 continua ad avere qualche problemino in uscita dalle pieghe sinistrorse a 90° (1-2-3) dove si nota una tendenza al sovrasterzo. Max non se ne lamenta e ascolta Lambiase comunicare due giri di cool down. L’indicazione è subito modificata poiché il tempo, che vale la P1, soddisfa. Il tecnico italiano chiama Verstappen ai box avvisando di spegnere il propulsore. Si prepara il terzo e decisivo segmento di questa inedita qualifica.
GP Azerbaijan 2023/Analisi on board sprint Shootout Red Bull Q3
Ultimi otto minuti e pneumatici soft nuovi per questa ultima sezione delle qualifiche sprint. Come nel turno precedente, Verstappen va sotto i semafori e spegne la vettura sotto indicazione del suo ingegnere di pista. Max chiede quanto manca all’avvio, “two minutes” la risposta di Lambiase che poi offre un dettaglio interessante che siamo riusciti a carpire. Nel giro di lancio, spiega l’ingegnere, l’olandese deve “spegnere” la modalità recharge in Curva 17, praticamente quando la power unit è impegnata al massimo regime. Indicazione che dà la cifra di quanto sia importante la gestione della componente ibrida su un circuito così esigente sul fronte potenza.
1.42.140 (P3). Una tornata imperfetta per Max che ne è consapevole visto che si apre in radio e si lamenta della scarsa aderenza nel settore centrale dove paga un dazio nei riguardi sia di Perez che di Leclerc. Lambiase si concentra su quella zona e riferisce che la Ferrari n° 16 l’ha completato in 41.6, Perez in 41.8, mentre Max in 42.2. Il tecnico dice di effettuare un solo giro di ricarica che deve essere particolarmente lento.
1.41.987 nel secondo assalto che conferma la terza piazza. Max si apre in radio con un eloquente “Fuck” affermando poi di aver perso aderenza ancora una volta nel settore due che evidentemente resta indigesto alla RB19 n°1 che viene superata anche da Sergio Perez.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing