Ferrari: la cronistoria dei recenti avvii avversi

La stagione 2023 della F1 è iniziata da un mese ma sono già arrivati i primi verdetti che esprimono un’idea chiara su quali siano i valori in campo. Nell’arco dei tre gran premi disputati, la Red Bull ha dominato ogni appuntamento con Max Verstappen vincitore in Bahrain e Australia, mentre Sergio Perez ha trionfato in Arabia Saudita. E la Ferrari? Ancora a bocca asciuttissima.

La RB19, al momento, rappresenta la perfezione aerodinamica e telaistica, come dimostrato anche dalle tre pole position ottenute dalla vettura anglo-austriaca. Dietro, l’Aston Martin ha compiuto un progresso tecnico quasi miracoloso considerando dove si trovava dodici mesi fa e si contende il ruolo di terza forza con la Mercedes e la Ferrari. Delle tre, il Cavallino Rampante è sembrato quello meno in forma con l’inizio di stagione peggiore degli ultimi 13 anni.

Da quando fu un introdotto, nel 2010, il nuovo sistema dei punteggi, mai la ccuderia di Maranello è stata protagonista di un avvio peggiore di quello di quest’anno in termini di punti conquistati dopo tre appuntamenti stagionali. Tuttavia, l’aspetto più preoccupante, è che non è la prima volta che in questo lasso di tempo il Cavallino Rampante è protagonista di partenze al di sotto delle aspettative. Analizziamo la cronistoria degli ultimi 13 anni per avere un quadro più nitido della situazione.

Ferrari: 2011 da zero podio

Nel 2010, annata dell’approdo a Maranello di Fernando Alonso al fianco di Felipe Massa, la stagione iniziò con la doppietta in Bahrain, con l’iberico vincitore all’esordio in rosso ed il terzo posto del brasiliano in Australia. In Malesia il pilota sudamericano giunse in zona a punti, mentre la vettura gemella fu costretta al ritiro per la rottura del motore. L’esito di quel fine settimana fu segnato dall’esclusione di entrambe le Ferrari nel Q1, così come le McLaren, per via di un errata scelta strategica sotto il diluvio.

Nel 2011 si verificò una situazione analoga a quella attuale, con zero podi all’attivo al termine delle prime tre tappe stagionali. Solamente alla quarta gara Alonso chiuse terzo, in Turchia. Nel 2012 l’iridato spagnolo colse uno straordinario successo al Sepang International Circuit guidando alla perfezione in condizioni del tracciato critiche nell’arco della gara. Fu un successo più suo che della F2012, tanto che la Sauber di Perez era più veloce.

Nel 2013 il bi-campione del mondo chiuse al secondo posto nella tappa inaugurale all’Albert Park Circuit e dominò allo Shanghai International Circuit con una straordinaria gestione delle coperture grazie anche alla competitività iniziale della F138. Nel 2014, annata storica per via dell’inizio dell’era turbo-ibrida con le nuove power unit, la Ferrari arrancò notevolmente con la F14 ed anche in quell’annata solamente al quarto appuntamento giunse il podio col due volte iridato, terzo in Cina.

Nel 2015 Sebastian Vettel sostituì Fernando Alonso e, dopo il podio al debutto in Australia, trionfò a Sepang battendo le Mercedes. Il tetra campione del mondo conquistò il podio anche nella tappa successiva, in Cina, classificandosi terzo. Nel 2016 il tedesco arrivò nuovamente terzo in Australia, stessa posizione di Raikkonen per l’appuntamento seguente, in Bahrain. A Shanghai chiuse secondo alle spalle del vincitore Nico Rosberg.

Ferrari: biennio 2017-2018 con due vittorie

Nel 2017 l’annata inizia nel migliore dei modi con Vettel che vinse a Melbourne, chiuse secondo a Shanghai e trionfò nuovamente a Sakhir. Due vittorie nell’arco dei primi tre appuntamenti iridati, col medesimo copione che si ripetette nel 2018 sugli stessi tracciati con l’aggiunta del terzo posto conquistato dal finlandese al Shanghai International Circuit.

Nel 2019 Charles Leclerc prese il posto di Kimi Raikkonen. In Australia, il pluri-iridato tedesco chiuse quarto davanti al monegasco, mentre in Bahrain Leclerc chiuse terzo, che probabilmente sarebbe stato un primo posto se non avesse avuto un problema alla power unit mentre conduceva la gara. Stesso risultato conseguito dal compagno di squadra la tappa seguente in Cina. Nel 2020, il monegasco chiuse al secondo posto nella tappa d’apertura, in Austria, in un’annata segnata profondamente dalla scarsa competitività della SF1000.

Ferrari: 2022 e 2023 agli opposti

Nel 2021 Carlos Sainz prese il posto di Charles Leclerc ma, seppur la SF21 fu un netto miglioramento rispetto alla sua progenitrice, solamente alla sesta prova iridata giunse il podio con l’iberico che chiuse in seconda posizione a Monaco. Nel 2022, la Ferrari fu protagonista di una partenza mozzafiato: doppietta in Bahrain con Leclerc vincitore davanti a Sainz, doppio podio in Arabia Saudita alle spalle di Verstappen e trionfo con ampio margine del monegasco in Australia.

Nel 2023 la situazione è andata completamente all’opposto rispetto al brillante avvio che si era verificato solamente dodici mesi prima. Il campione F2 2017 non ha visto il traguardo a Sakhir e a Melbourne; lo spagnolo ha chiuso quarto nella tappa inaugurale e dodicesimo dopo la penalità nell’ultima gara disputatasi.

In Arabia Saudita ambedue le SF-23 hanno ottenuto punti, con un sesto e un settimo posto decisamente al di sotto delle aspettative. Il computo totale dei punti conquistati sino adesso è solamente di 26 lunghezze, mai così pochi dal 2010 ad oggi.

Ferrari: podio e vittorie nei primi 3 GP dal 2010

Autore: Andrea Bovone

Foto: Scuderia Ferrari