Ci siamo. Il momento della verità per la Ferrari è arrivato. Il piloti della rossa, dopo i consueti conciliaboli con i propri ingegneri, si apprestano a salire a bordo. Effettuati tutti i check del caso: power unit, sistema ibrido, impianto frenante, trasmissione. Aggiornamento sulle condizioni meteo: 14,5°C la temperatura dell’aria, 21,0°C quella dell’asfalto. Umidità al 60%, 6,4Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud.
Motore acceso sulle rosse per un ulteriore test sulla PU. Tutto è pronto. Charles sta dando un’occhiata alla telemetria. Idem il compagno di squadra. Il fattore fondamentale di questa qualifica riguarda l’attivazione delle gomme e la gestione della finestra termica. Inoltre, risulterà altrettanto rilevante saper sfruttare al meglio l’evoluzione della pista. Presto capiremo se la Ferrari sarà capace di amministrare questi due elementi cruciali della qualifica e offrire la miglior versione di se.
Gp Australia 2023/live on board Ferrari SF-23: Q1
Ambe due le monoposto modenesi scendono in pista con le Pirelli a banda rossa nuove di trinca. Si procede con un warm up senza prep lap, convinti che le mescole Soft forniranno il giusto livello di grip sin dalla prima tornata. Nemmeno il tempo di provarci e arriva la red flag, con Perez insabbiato in curva 3. Tutto rimandato insomma, in attesa che i commissari recuperino la vettura del messicano.
Brutta tegola per la Red Bull che perderà un’arma importante. Checo, in radio, parla di un problema alla vettura malgrado dalle immagini pareva una semplice frenata troppo in ritardo. Pensando alla gara, a questo punto, il solo Verstappen potrà puntare alla partenza dal palo. Notizia positiva per i competitor. Rimossa l’auto numero 18 la sessione classificatoria sta per ripartire.
Mode warm per i ferraristi che stanno per tornare a calcare l’asfalto australiano. Ad entrambi viene chiesta prudenza per non commettere il medesimo errore del pilota Red Bull e compromettere la sessione. Una leggera confusione riguardo alla track position considerando il traffico attuale. Un giro di attivazione mescole e si parte con il primo tentativo push.
Tornata abbastanza pulita per i piloti Ferrari. Qualche problemino a raggiungere l’apice per la numero 16. L’impressione è che l’attivazione delle mescole senza un giro di preparazione non fosse ottimale. Meglio Carlos che è riuscito a sfruttare maggiormente le gomme. Arrivano alcuni consigli degli ingegneri di pista e si parte nuovamente con il secondo tentativo.
Entrambi gli alfieri della rossa migliorano il proprio crono. Un po’ di traffico per Leclerc che senza dubbio ha inficiato negativamente sulla performance. Ancora cool down e poi arriva l’ulteriore passaggio. Il monegasco spinge troppo e arriva un pelo lungo all’imbocco del T3, costretto ad abortire il giro torna ai box. Nessun danno alla monoposto. Termina qui la Q1, con la consueta richiesta di effettuare un pit stop fisiologico per Charles che scende rapidamente dalla vettura.
Gp Australia 2023/live on board Ferrari SF-23: Q2
Nell’attesa di tornare in pista arrivano i check al fondo sulle due Ferrari visto che, entrambe le auto, hanno effettuato delle piccole “scorribande” su erba e ghiaia. Per fortuna i sensori non rilevano nulla di anomalo. All’interno del garage si discute su alcune modifiche inerenti la messa a punto. Inoltre si valuta la possibilità di realizzare il prep lap per attivare le gomme e gestire in maniera più consona la finestra di funzionamento.
Si torna a girare. Ancora Soft nuove per le SF-23. In effetti il cambio strategico sull’attivazione con due tornate di preparazione relative al warm up porta giovamento. Nel mentre arrivano un paio di consigli sull’utilizzo dei toggle posizionati su retro del volante, con l’obbiettivo di gestire la fase di staccata nel T3. Mode race, si torna a spingere. Il provvedimento legato agli pneumatici sembra funzionare, offrendo un rendimento termico senza dubbio più fattuale. Cool down lap e poi altro tentativo.
Restano da sistemare i punti di frenata per i ferraristi, ancora non ottimali in questa fase. Le rivoluzioni della power unit italiana, a quanto sembra, sono salite. Cambio di programma per Charles che decide di non effettuare un altro giro, mentre Sainz resta in pista e conclude il passaggio. All’entrata della pit lane i commissari chiamano il monegasco alle bilance. Arriva un ritocco al carico sull’avantreno per il prossimo tentativo: “point 1 up per lo spagnolo, point 3 up per Leclerc“.
Sulla numero 16 verrà montato un treno di Soft nuove, utilizzando la medesima strategia per attivare le gomme: “prep and push“. Stessa situazione per il madrileño. In queste condizioni di pista cangiante Ferrari non mostra la stessa facilità nell’amministrare le coperture di Red Bull o Aston Martin. Al contrario sembra faticare.
Dato: sino ad ora, Leclerc non sembra “digerire” al meglio curva 1, elemento che pregiudica il crono nel primo settore. Sainz conclude la tornata e si migliora, Charles invece alza il piede e torna ai box. Passato il taglio verso la Q3 comunque agevolmente, le rosse prendono la via della pit lane.
Gp Australia 2023/live on board Ferrari SF-23: Q3
In vista dell’ultima parte della qualifica, quella decisiva, arriva un cambio supplementare di carico sviluppabile all’anteriore, nel tentativo di bilanciare al meglio i due assali e sfruttare al massimo le coperture. Arriva l’ora della verità. Si passa in full power per quanto concerne l’endotermico. Idem per il sistema ibrido. Si tratta di mettere insieme i tre settori e dare il massimo. Ci siamo. Le rosse in pista con gomme Pirelli a banda rossa nuove di pacca.
Stessa politica per il warm up: “prep lap and push“. Effettuato il doppio giro di attivazione mescole si procede con la mode race. Charles commette un errore nel T3 e perde leggermente la vettura in entrata dell’ultima curva. Stessa cosa per Sainz che non massimizza il terzo settore. Davvero peccato per entrambi. I ferraristi vengono ora avvisati sulle condizioni meteo: “tra 4 minuti potrebbe arrivare la pioggia!”
Durante l’inlap si discute ancora sulla strategia di attivazione, valutando la possibilità di spingere senza il prep. Nuovamente un leggero cambio per Sainz che richiede un po’ più di anteriore. L’iberico sceglie la doppia tornata per portare in temperatura gli pneumatici, il monegasco ci pensa e decide di andare da subito full gas.
Leclerc tira giù due decimi dal suo tempo anteriore. Ciononostante non è affatto contento. “Shit lap” il suo commento alla fine del giro, incapace di accedere alla corretta working range delle coperture. Carlos parte ora, si migliora, ma esattamente come il compagno qualcosa non funziona. Poco dopo si apre in radio e commenta: “le gomme erano fredde“.
Proprio sul più bello Ferrari “molla” il colpo. Le condizioni difficili a livello meteorologico hanno senz’altro influito nell’economia gestionale delle gomme, aspetto sul quale i tecnici del Cavallino Rampante devono lavorare ancora molto. La possibilità di fare di più c’era eccome, peccato non poterla sfruttare a dovere.
In ultima istanza una considerazione in vista della gara. I provvedimenti messi a segno per ottimizzare l’amministrazione degli pneumatici durante la corsa, dovranno dimostrare che il passo avanti rilevato sulla finestra di set up, purtroppo non sfruttato a dovere nell’ultima parte della qualifica, garantirà alle due SF-23 un buon ritmo per ottenere risultati migliori rispetto a Jeddah.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari
