giovedì, Novembre 14, 2024

Analisi Telemetrica: Ferrari debole nel T1, recupera nel T3

Abbiamo già ampiamente disquisito sulle performance Ferrari. Lo abbiamo fatto attraverso l’analisi on board a caldo, dove il racconto tecnico della sessione classificatoria mette in luce il comportamento del Cavallino Rampante. Quest’oggi, ancora una volta, il team di Maranello non è riuscito a massimizzare il potenziale a disposizione. Fattore che dati alla mano si verifica oramai da troppo tempo. Forse, per cambiare le cose, serve ancora tempo. Ma quanto?

Senza ulteriori preamboli diamo un’occhiata alla telemetria. Verstappen messo a confronto con Leclerc, Russell e Alonso. Come abbiamo potuto constatare attraverso l’analisi prestazionale, una delle chiavi per realizzare una buona qualifica era l’attivazione mescole anteriori, gomme che solitamente ci mettono qualche giro per raggiungere la finestra ideale.

A Melbourne la Pirelli a banda rossa consente più tornare push e, in linea generale, con il passare dei giri l’avantreno delle monoposto guadagna temperatura. Chi prima è riuscito ad attivarlo ha senza dubbio goduto di un notevole vantaggio sulla prestazione secca.

Osservando le mappe dei micro settori di Ferrari, Mercedes e Aston Martin, messe a paragone con Red Bull, alcune info di carattere generale. La RB19 è molto solida nei tratti ad alta velocità di percorrenza così come in curva 1. La conferma arriva dal rendimento di Verstappen nel suo ultimo tentativo in Q3.

Ferrari
compare micro settori: Verstappen vs Alonso, Sainz e Russell

Proseguendo notiamo che alla 3 la numero 1 continua a “lasciare” frazioni di secondo preziose agli avversari. Stessa cosa alla 5, piega destrorsa che si percorre in accelerazione piena. Da curva 6 a curva 9 Red Bull continua a guadagnare anche se Ferrari fa sentire la potenza della power unit sul dritto. La chicane 9/10 è territorio di Max, mentre l’ultimo settore è più frastagliato e benché abbia migliorato rispetto a ieri il campione del mondo in carica cede qualcosa ai competitor.

In particolare, in entrata di curva 11, la vettura emiliana guadagna maggiormente in fase di staccata per poi però perdere il vantaggio nell’allungo in uscita, tratto dove la AMR23 di Alonso domina. La vettura avvolta dal “british racing green” ha inoltre il miglior spunto nell’ultima curva che immette sul traguardo, confermando l’ottima trazione meccanica.


Gp Australia/Analisi Telemetrica qualifiche: primo settore

Curva 1 è molto particolare perché di fatto è una chicane e curare l’uscita è molto importante. In questo punto comincia ad accumularsi il gap Ferrari, che non riesce a portare molta velocità a centro curva. La trazione c’è, ma in uscita sono costretti a recuperare. Qui la migliore è ancor auna volta Red Bull che affronta l’apice più rapidamente di tutti. Mercedes offre una buona percorrenza pulita sul secondo cordolo, anche se in accelerazione Fernando mette giù più cavalli.

Si corre via verso la 3 con la sola W13 a rimanere sotto i due decimi di ritardo dalla RB19. La terza curva è molto lenta. Ferrari perde tempo lungo tutto il tratto per poi recuperare il gap nei metri successivi grazie alla motore. Da notare come Sainz affronti la zona in modo diverso, portando più velocità all’apice, pagando qualcosa alla 4.

compare telemetrico qualifiche, T1: Verstappen vs Alonso, Russell e Sainz

Discorso differente per Aston Martin e Mercedes che perdono molto in entrata alla 3, ma riescono a curare meglio la trazione per curva 4. La RB19, in questa posizione della pista, ha mostrato instabilità con atteggiamento sottosterzante che non li permette di gestire al meglio l’accelerazione.

Nel complesso, mettendo a paragone le diverse auto, si evince che la chiave per guadagnare in questo tratto è stata proprio affrontare meglio curva 4 sacrificando in parte la 3. Infatti, l’AMR23 e la W14 sono le vetture che portano maggior velocità verso la 5, come anticipato osservando le mappe dei micro settori.


Gp Australia/Analisi Telemetrica Fp1: secondo settore

Dirigiamoci ora verso curva 6. In questa zona la SF-23 accumula un delta ulteriore nei confronti degli avversari. Lo spagnolo perde molta velocità a centro curva. Un po’ di sottosterzo è ancora presente. Impressionante la Mercedes che porta ben 5kmh in più all’apice rispetto a Verstappen. Il gap nei confronti della vettura RB19 si riduce notevolmente dopo curva 6, arrivando quasi alla pari alla staccata della 9.

Come sottolineato nell’analisi prestazionale, altezze da terra minori e gomme in temperatura fanno della W14 un’ottima monoposto su questa pista. Nuovamente ottima la trazione dell’Aston Martin che mantiene la stessa prestazione delle Red Bull in curva 6.

Ferrari
compare telemetrico qualifiche, T2: Verstappen vs Alonso, Russell e Sainz

Nella percorrenza della chicane 9/10 l’olandese fa il vuoto. Tanta velocità al primo apice segno di un ottimo carico verticale. Subito a seguire c’è Russell, nuovamente a conferma del fatto che avvicinandosi all’asfalto l’auto tedesca trovo un’ottima downforce proveniente dal fondo. Fernando sacrifica un po’ l’entrata per posizionarsi meglio in uscita, ma in totale perde circa un decimo.

Ferrari qui è la peggiore. Un peccato visto che abbassando la vettura anche gli alfieri della rossa avevano trovato un buon livello di carico verticale. E’ mancata la gestione della gomma, come detto, che in molti tratti non era nella giusta finestra di temperatura. In questi metri passano da 4 a 6 decimi di ritardo.


Gp Australia/Analisi Telemetrica qualifiche: terzo settore

Arriviamo infine all’ultima parte della pista. Alla frenata della 11 la SF-23 guadagna più di 2 decimi sulla Red Bull, perdendo però qualcosa in uscita dove il gap torna a salire. Anche la RB19 guadagna in entrata rispetto ad Aston Martin e Mercedes. Alonso e Russell tendono poi a racimolare tempo prezioso nell’allungo verso l’ultima chicane molto lenta dove si palesa il grip meccanico.

In percorrenza sia la W14 che Ferrari guadagnano sul bolide austriaco. La vettura modenese è l’unica a percorrere questa curva sulla soglia dei 100kmh. In velocità minima la rossa può dire la sua. La piega successiva è molto tecnica e Alonso con la sua AMR23 ha la meglio, mostrando un grip verticale eccellente.

Ferrari
compare telemetrico qualifiche, T3: Verstappen vs Alonso, Russell e Sainz

Alla fine del giro il distacco con Sainz è molto contenuto. Abbiamo visto come l’iberico della rossa abbia perso una potenziale seconda fila. La vettura numero 63, all’ultima curva, è riuscita a guadagnare molto sulla Red Bull, riuscendo anche a sopravanzarla virtualmente per un istante.

In ultima istanza un paio di riflessioni: nel complesso notiamo una prestazione molto carente del Cavallino Rampante nel primo settore. La velocità viene poi ritrovata nel T3 quando le mescole, finalmente, riescono a lavorare meglio tutte e quattro in finestra. Buon il grip meccanico la stabilità di frenata. Ancora un pelo di sottosterzo, dovuto forse all’asse anteriore troppo freddo.

Red Bull è concreta concreta durante tutta la tornate, se non nelle ultime due curve dove ha rischiato di lasciare molto alla Mercedes. Aston Martin molto solida nel complesso, soprattutto in fase di trazione. Curando meglio il giro avrebbero potuto insidiare la Mercedes di Hamilton e magari anche Russell.


Autori e telemetrie : Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  – Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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