Se così, di getto, Charles Leclerc dovesse dire quale è stato l’avvio migliore in un campionato nella sua carriera, di certo si terrebbe alla larga dal rispondere “il 2023”. Sei striminziti punti, questo è il bottino che il monegasco ha ottenuto in tre gare con la Ferrari. Un modesto conseguimento figlio di diverse problematiche.
In prima analisi, le difficoltà sono da ricercare in una vettura, la Ferrari SF-23, ampiamente al di sotto delle aspettative. Quella monoposto che doveva essere la più veloce mai vista, parafrasando Benedetto Vigna, si è invece dimostrata una macchina incapace di tenere testa alla Red Bull. Ma che ha sofferto anche contro la Aston Martin AMR23 e, nell’ultima gara, nei confronti della Mercedes W14.
Come se non bastasse, alle prestazioni modeste sciorinate dalla vettura concepita da David Sanchez che ha mollato il team di getto andando a sposare la causa McLaren, si è messa anche l’affidabilità che ha pesantemente condizionato il cammino dell’ex Sauber. Al ritiro della prima gara che ha determinato uno zero in classifica, è seguito l’arretramento in griglia di partenza nel Gran Premio dell’Arabia Saudita. Un elemento che, di fatto, ha ammazzato le possibilità di podio di Charles.
Proprio a Jeddah sono arrivati i sei punti che compongono l’asfittico bottino 2023. Nel successivo evento, quello d’Australia, oltre alle difficoltà tecniche e alle problematiche relative all’affidabilità summenzionate, si è aggiunto l’errore umano. In partenza, Leclerc, mostrando un po’ troppa foga, è stato protagonista di un incidente che di fatto l’ha estromesso immediatamente dalle operazioni.
Ferrari: Leclerc vuol mettersi alle spalle l’avvio deludente
Questi tre elementi introdotti in un frullatore e ben mischiati hanno prodotto un clima di nervosismo che il pilota vuole abbandonare immediatamente con una super prestazione già nel Gran Premio di Baku, il momento-chiave che gli uomini della Ferrari hanno individuato come quello dell’avvio del riscatto. Perché la stagione rossa non può essere ciò che abbiamo visto finora.
La scarsa serenità e la contestuale pausa forzata della F1 orfana del Gran Premio di Cina hanno dato il via ad ogni genere di congettura. Tourbillon di parole e di ragionamenti che volevano Charles Leclerc lontano dalla Ferrari, quasi in procinto di accasarsi con la Mercedes che sta pensando a come affrontare il dopo Hamilton. Non che a Brackley abbiano preso delle decisioni sul sette volte iridato, ma l’età sportiva del pilota è veneranda e chiaramente si comincia a programmare un futuro che, per motivazioni che afferiscono alla logica, non può essere troppo lontano.
Al momento non ci risulta che ci sia una trattativa in corso. Lo abbiamo scritto più volte dalle nostre colonne. Ma, nonostante questo, il chiacchiericcio non accenna a placarsi. E secondo voi, in questo bailamme mediatico, poteva mai mancare il parere dell’illustre Helmut Marko la cui lingua è irrefrenabile?
Il super consulente di casa Red Bull ama guardare spesso in terra altrui. Lo ha fatto con Mercedes e in questo momento lo sta facendo con Ferrari. Bisogna premettere che il contratto che lega Charles Leclerc al team di Maranello scade a fine 2024 e vere e proprie trattative non sono ancora partite. Sia Frédéric Vasseur che il pilota monegasco hanno riferito che al momento opportuno si siederanno a un tavolo, ma quel momento sembra non arrivare mai. E questa cosa, è nell’ordine dei fatti, genera retropensieri.
Ferrari/Leclerc: il contratto presenta una clausola rescissoria
A Sport Bild l’ex pilota di Graz si è espresso sulla situazione contrattuale dei due Alfieri della Ferrari. Se su Carlos Sainz ha detto che non avrebbe senso che Maranello possa fare a meno dello spagnolo, meno concessivo è stato su Leclerc: “Per Charles è una cosa comune che il pilota debba conquistare un numero minimo di punti più o meno poco dopo la pausa estiva. Se non si raggiunge quel quantitativo di punti, entrambe le parti sono libere di rescindere il contratto: questo cavillo ha permesso a Sebastian Vettel di unirsi alla Ferrari nel 2015”.
Questa, in pratica, è una clausola rescissoria in pieno stile. Risulta strano che Helmut Marko conosca nei dettagli il contratto di Charles Leclerc, ma possiamo immaginare che, essendo addentrato in Formula Uno da anni e parlando nel paddock con persone bene informate, non sia andato troppo lontano dal vero.
Il discorso è un altro e si ricollega a quanto che stiamo sostenendo in questi giorni: Charles vuole davvero ricorrere, nel caso, a una analoga clausola contrattuale? Ci pare molto difficile. Anche perché mancherà sicuramente la base fondante per l’attivazione della stessa. Risulta poco immaginabile che la stagione di Leclerc prosegua su questa china. La Ferrari ha in cantiere molti update per la SF-23. Charles, dal canto suo, ha sicuramente ritrovato la serenità dopo un mese di pausa rigenerante. E la sfortuna che si è manifestata in maniera evidente, prima o poi, abbandonerà il talento della FDA.
Quelle di Marko, quindi, vanno lette come le solite provocazioni di un manager a cui piace giocare molto con la parola. Un dirigente che ora si gode una situazione di dominio tecnico che però potrebbe essere messo in discussione dai recuperi che stanno effettuando Ferrari, Mercedes e Aston Martin. Quindi le sue uscite mediatiche potrebbero celare anche un pizzico di paura nel constatare che Red Bull ha meno ore di lavoro rispetto alla concorrenza; cosa che nel lungo periodo potrebbe determinare un riavvicinamento dei valori fin qua emersi.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari