La vettura britannica per eccellenza, al secolo McLaren MCL60, non ha iniziato il mondiale 2023 con il giusto piglio. Diversi problemi hanno in parte vanificato le ambizioni di Woking. Ciononostante la storica scuderia crede nel progetto. I tecnici hanno lavorato parecchio durante gli ultimi mesi per produrre diversi update. Lo scopo, neanche a dirlo, mira a correggere alcune carenze che hanno limitato le performance.
La vettura che attraverso la sigla omaggia il proprio fondatore, oltre a una leggera rimodellazione del tre ipersostentatori aerodinamici per generare più carico, rispetto a quella dello scorso anno, offre uno spunto interessante a livello meccanico. Lo schema sospensivo pull-rod, infatti, presenta un attacco del triangolo supereroine rialzato tramite il telaio.
Interessante anche il re-shaping messo in atto sulle bocche di raffreddamento dei sidepod con un profilo prolungato verso l’alto, diverse se paragonate alla vettura 2022. L’intento era quello di catturare parte del flusso che passa al di sopra delle sospensioni e, di conseguenza, ottenere alcuni vantaggi aerodinamici tramite la gestione dei flussi. Senza ulteriori preamboli, andiamo ad esaminare le novità che la scuderia inglese ha finalmente prodotto.
McLaren MCL60: gestione flussi sotto il fondo
La scuderia britannica cerca d tirarsi fuori dal baratro. Le modifiche che andiamo ad analizzare, sostanzialmente, si riferiscono a correzioni dell’aerodinamica relativi al fondo. Il confronto a seguire rende chiaro il concetto. Nella prima porzione del pavimento è stato modificato la sorta di “diffusore laterale” utile a estrarre i flussi per avere un ritorno in termini di carico verticale centrale (cerchio bianco).
L’abbiamo detto e ripetuto più volte: le monoposto di questa generazione soffrono di un sottosterzo intrinseco che, giocoforza, dev’essere amministrato generando downforce in zone più avanzate. Tale aggiornamento mira ad aumentare l’estrazione e, di riflesso, il carico prodotto. La modifica in sé è un reshaping di questo elemento, anche se la struttura a grandi linee rimane la medesima. Tuttavia, questo elemento si presenta ora staccato dal fondo stesso, collegato da alcuni supporti in metallo.
Inoltre è stato eliminato il raccordo con lo slot presente nella zona più arretrata del fondo (linea blu soluzione vecchia), risultando due elementi separati. Il vecchio collegamento generava delle strutture dei fluidi tali da permettere la sigillatura del fondo. In questa zona, compresa tra il primo elemento e lo slot, sembra esser stata ricavata una rientranza nella parte inferiore del fondo per migliorare la gestione dei filetti fluidi sotto alla vettura.
Infine possiamo dire che lo slot rimane pressoché di eguali dimensioni, se non che il profilo che si trova al centro è ora differente (cerchio verde). Questo tipo di fessura in quella zona serve a portare aria pulita al di sotto del fondo, fattore che spiega l’adozione di un profilo che va a produrre un downwash del fluido. Portare fluido pulito al pavimento resta un’esigenza a cui molte squadre fanno una certa attenzione. Infine, i cosiddetti “mouse-holes” sul muro laterale del diffusore restano simili.
Oltre agli aggiornamenti analizzati in precedenza possiamo notare alcuni piccoli update nella zona iniziale del fondo della monoposto inglese. Il profilo verticale che genera l’outwash presenta una corda minore nella porzione finale. Modifica effettuata per consentire di cambiare la conformazione del pavimento che presenta un abbassamento locale.
Tale provvedimento serve a migliorare la gestione dei fluidi che devono affrontare la circumnavigazione delle pance, in modo da mantenerli più “in-board”, quindi vicino al contorno del corpo vettura. Nel complesso, per il momento, sono stati mantenuti i concetti aerodinamici scelti ad inizio stagione cercando di migliorarli.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: McLaren– Albert Fabrega – @AlbertFabrega