venerdì, Novembre 15, 2024

Mercedes: la W14 “B” sta facendo passi da gigante

Quante volte vi sarà capitato di non riuscire ad uscire da una situazione difficile perché mancava quel grimaldello per avere la meglio di una serratura che sembrava inesorabilmente incastrata? Analogamente, quante altre volte è successo di trovare, quasi per magia, un espediente che ha sbloccato l’impasse rendendo semplice quello che sembrava un enigma irrisolvibile? Quest’ultima cosa sembra stia accadendo in Mercedes.

Dopo il Gran Premio del Brasile 2022 – lo ha spiegato Toto Wolff e lo hanno ribadito i tecnici della franchigia, quindi Andrew Shovlin, Mike Elliot e James Allison – in Mercedes hanno ritenuto che la filosofia zero sidepod fosse quella vincente e utile per ritornare ai vertici della Formula Uno. Il lavoro svolto durante l’anno per superare i problemi afflittivi del bouncing e del porpoising avevano consegnato ai piloti una vettura più neutra nell’atteggiamento che riusciva a sciorinare delle prestazioni che finalmente erano più aderenti a quanto si era visto nella sfera progettuale e in quella computazionale.

Dopo le prime tre gare del 2023 e considerando le difficoltà palesate dalla W14, è chiaro che quell’evento sia stata la cesura storica che ha fuorviato gli ingegneri che evidentemente ora stanno battendo un sentiero diverso, vagliando altre filosofie che vedremo all’opera da Imola in poi, quando sarà presentata la versione B di una monoposto chiamata a recuperare la grande distanza dalla Red Bull RB19 che al momento sta dominando la serie iridata.

Mercedes
La Mercedes W14 di Lewis Hamilton e la Red Bull RB19 di Max Verstappen si sfidano alla partenza del Gp d’Australia 2023

Mercedes: correlazione problematica

Uno dei problemi che aveva afflitto la W13 era quello della correlazione tra i dati scaturenti dalla pista e quelli osservati nella sfera simulativa. In Mercedes avevano candidamente annunciato questa difficoltà senza nascondersi dietro frasi di circostanza confermando che le problematiche erano state superate nella seconda metà della scorsa stagione, quando la macchina aveva cominciato a funzionare come doveva.

Evidentemente qualche affanno resta. La conferma indiretta giunge dall’essersi intestarditi su una filosofia che non s’è dimostrata troppo efficace e che verrà sconfessata in corso d’opera. Cosa che sta a significare che esistevano altre strade e più efficaci strategie concettuali che non erano state valutate in precedenza. Una colpevole leggerezza per la quale gli “uomini in nero” stanno pagando col sostanzioso ritardo in termini prestazionali e in classifica che osserviamo dopo la “tripletta” Sakhir JeddahMelbourne.

Che la Mercedes W14  dovesse effettuare una svolta a “U” nella sua filosofia costruttiva lo si era capito sin dai test del Bahrain. E’ da quel momento che Mike Elliot e il suo staff hanno cominciato a lavorare ad una versione profondamente riveduta della monoposto. Tutte le sessioni ufficiali che si sono avute, dalle prove invernali al Gran Premio di Melbourne, sono servite agli anglotedeschi per incamerare dati che poi sono stati messi in correlazione con le analisi che si stanno facendo sul nuovo modello. 

Mercedes
schema sospensivo Mercedes W14

Mercedes: filtra ottimismo sulla W14 “B”

I weekend di gara, quindi, si stanno trasformando in sessioni di test necessarie in assenza di quelle private che un tempo erano la norma in F1. I progressi che Mercedes sta compiendo sono così evidenti che George Russell ritiene che il lavoro fatto al simulatore in questo periodo sia stato molto più utile di quello svolto durante la pausa invernale per definire il concept della W14.

E questo fatto ci dice come sia necessario valutare con le prove in pista ciò che la galleria del vento e i mainframe producono. La verifica dell’asfalto, quindi, è un elemento ancora necessario per un’equipe che probabilmente sta dimostrando dei deficit nei riguardi della Red Bull che riesce a portare sui tracciati un prodotto già pronto, efficace e dannatamente veloce.

Russell ha affermato che gli ingegneri stanno lavorando molto duramente ai cambiamenti che si dovranno apportare alla W14. Ovviamente il pilota non può rivelare troppi dettagli, ma ha dichiarato che si sta andando nella giusta direzione con gli interventi aerodinamici e anche con quelli meccanici. E’ stato lo stesso Allison a confermare, nel classico debriefing post gara, che vi saranno aggiustamenti anche sulle sospensioni posteriori, un’altra area messa in stato d’accusa circa le difficoltà incontrate dalla monoposto anglotedesca.

Mercedes
Lewis Hamilton (Mercedes W14) secondo al traguardo nel GP d’Australia 2023

Un clima di fiducia che scaturisce da una singolarità: in Mercedes stanno trovando più guadagni nelle ultime settimane rispetto a quelli che hanno raccolto durante tutto l’inverno, sviluppando la macchina nuova. Almeno questo è ciò che ha riferito il pilota di King’s Lynn. Se così fosse, allora ci sarebbe la conferma che sarebbe bastato un cambio di passo filosofico per ridare un senso ad un progetto che non si era dimostrato valido. Chiaramente, se ciò sarà sufficiente per risalire la china, lo capiremo soltanto quando la nuova monoposto girerà in pista. 


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG

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