Lo strapotere ostentato da Red Bull durante i primi tre round del mondiale non ferma il continuos improvement del team di Milton Keynes in particolar modo nell’area Powertrain. Come noto la scuderia campione del mondo utilizzerà la proprietà intellettuale della power unit Honda sino alla stagione 2025.
A partire dal mondiale seguente, con l’esordio dei propulsori turbo ibridi di seconda generazione, Red Bull Powertrains diventerà a tutto gli effetti un costruttore di power unit, nonostante la partnership con Ford dovrebbe avere risvolti tecnici oltre che strategici.
Nel prossimo triennio il cordone ombelicale tra la squadra austriaca e il colosso nipponico sarà progressivamente reciso, anche in virtù dell’adesione di Honda al regolamento tecnico sulle unità di potenza 2026. Mossa che lascia aperta la porta ad un’eventuale partecipazione del motorista giapponese in qualità di fornitore a partire proprio dalla stagione 2026.
Il giorno 5 aprile Red Bull ha ufficializzato la partnership con la società ADT (Advance Desgin Technology, nda), player mondiale nella tecnologia della progettazione inversa 3D. Tale ingegneria si attesta come strumento potente per la creazione di design digitali derivanti da parti fisiche ed è molto utile per la prototipazione in combinazione con tecnologie quali la scansione e la stampa 3D.
Gli scanner sono in grado di misurare oggetti complessi molto rapidamente e possono accelerare in maniera significativa i workflow di design che contiene i riferimenti a oggetti reali. Grazie alla loro capacità di rilevare e modificare forme fisiche, è possibile progettare parti stampate in 3D che si adattano perfettamente a prodotti esistenti di tutti i tipi.
A differenza dei tradizionali metodi di progettazione “diretta” che si basano su tentativi ed errori tra una data geometria e il campo di flusso previsto dai codici CFD, il metodo 3D Inverse Design di ADT parte dall’analisi del fluido in termini di campo di pressione e matematicamente deriva la geometria ottimale per ottenere tale risultato, riducendo significativamente il tempo necessario per ogni progetto.
Red Bull Powertrains: il progressivo insourcing tecnologico
La collaborazione tra le parti è stata annunciata sotto l’egida del sodalizio Red Bull Powertrains/Ford, indizio che lascia intendere come la divisione motori di Milton Keynes stia iniziando un percorso di sviluppo sempre meno vincolato al supporto di Honda. Sostanzialmente, il team austriaco sta iniziando ad acquisire la governance di aree tecnologiche il cui design è stato finora delegato a Honda e successivamente a HRC.
Tecnologia che dovrà essere certamente segregata nella factory rispetto alle attività ricorrenti in parte gestite dall’attuale fornitore di unità di potenza che, sul lungo periodo, potrebbe diventare un pericoloso competitor. Il radioso presente ricco di successi consente al team di Christian Horner di pianificare con serenità la trasformazione della divisione Powertrains, da semplice base operativa per le attività di gestione ricorrente delle PU a vero e proprio costruttore delle future motorizzazioni.
In tale contesto si colloca la recente partnership ufficializzata con il marchio ADT, sommata a ulteriori future sinergie che dovranno necessariamente colmare il vuoto di know how che, in maniera inesorabile, sarà lasciato dalla “dipartita” del motorista nipponico.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Oracle Red Bull Racing