Red bull va come un treno. Una vettura, quella austriaca, erede della RB18, migliorata in toto. La superiorità sciorinata durate i primi tre appuntamenti iridati ha messo le cose in chiaro: nella campagna 2023 nessuno sembra poter impensierire o strapotere dei bolidi austriaci. Questa la dura realtà che il resto delle scuderie hanno presto appreso.
Sebbene il gap sulla concorrenza sia davvero grande gli ingegneri di Milton Keynes non stanno certo a guardare. Nonostante la scure del budget cap e una possibilità inferiore di spesa rispetto ai competitor, il reparto tecnico capeggiato dalla fulgida mente di Adrian Newey continua a lavorare sulla vettura. L’obiettivo è quello di “correggere” le piccole imperfezioni progettuali, per racimolare prestazione a monte dello studio dati effettuato in questi mesi.
In F1 si sa…chi si ferma è perduto. Proprio per questa ragione Red Bull continua a spingere sugli aggiornamenti. Alzare il livello prestazionale di una monoposto già al top non è mai facile, siamo d’accordo. Ma d’altronde, negli ultimi anni, il team delle bevande energetiche ci ha mostrato una capacità di sviluppo durante la stagione davvero stupefacente.
Nella giornata di ieri il team austriaco ha perso la pole. Merito in gran parte della Ferrari, con un Leclerc scatenato autore di una prova davvero maiuscola con la sua SF-23. Verstappen ha sofferto qualche problemi di attivazione delle mescole che ha limitato il rendimento.
Sotto questo aspetto, tramite il nuovo format “Sprint Shootout“, l’olandese ha la possibilità di riprovarci in qualifica, per ristabilire l’ordine naturale di prestazione che la campagna agonistica 2023 aveva proposto sino ad ora. Per farlo tutto dovrà essere perfetto partendo dal presupposto che, la RB19, resta l’auto da battere.
Nello scritto odierno approfittiamo per andare ad analizzare una novità interessante proposta per il Gran Premio dell’Azerbaijan. Lo facciamo attraverso le immagini in arrivo dalla pit lane scattate durante i consueti controlli del giovedì messi in atto dalla federazione internazionale.
Red Bull re-indirizza i flussi della RB19
Parliamo di una modifica all’inlet delle pance. Di fatto l’area delle vetture in testa al campionato è rimasta pressoché la stessa, sebbene gli ingegneri sono andati ad estendere in larghezza le bocche e, al medesimo tempo, diminuirle in altezza. Tale provvedimento si ripercuote sulla quantità di fluido che andrà ad alimentare l’undercut, ovvero lo svaso iniziale delle pance.
In questo modo maggior fluido pulito potrà raggiungere il posteriore della vettura, nello specifico quella zona compresa tra la spalla della gomma ed il muro laterale del diffusore. Per quanto concerne il raffreddamento, la questione non dovrebbe stravolgersi.
Le pance, pertanto, dovranno andare a “pescare” una quantità di maggiore di flusso proveniente dalla parte alta della scocca, mentre interverranno in maniera minore sul fluido più basso che alimenta la zona dell’undercut. Resta da capire se tale modifiche verrà considerata fattuale e utile alla causa.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Albert Fabrega – @AlbertFabrega – Nicolas Carpentiers – @NicolasF1i