venerdì, Novembre 22, 2024

F1 2023/Conservazione concettuale vs rivoluzione: quale modello vincerà?

Con la giornata odierna si chiude una settimana di transizione per la F1. Il Circus, reduce dal Gran Premio di Miami, si sposta in Italia per aprire una lunga serie di GP europei che verrà intervallata soltanto dal Gran Premio di Canada. Se le attrezzature e gran parte degli uomini hanno fatto viaggio diretto dagli Stati Uniti all’Emilia Romagna, ci sono alcuni componenti delle squadre che hanno fatto un passaggio nelle rispettive factory.

Una tappa necessaria per definire gli ultimi accorgimenti prima della corsa sfrenata verso la fase calda del campionato del mondo. Alcune scuderie aspettano Imola in maniera quasi spasmodica. Lo sguardo si volge soprattutto alla Mercedes che ha in predicato di portare diverse ed importanti migliorie alla W14.

Mercedes W14: cosa bolle in pentola?

Mercedes – ormai non è più un mistero visto che ne hanno parlato tutti i pezzi grossi, da Toto Wolff a Mike Elliott per finire ad Andrew Shovlin e James Allison – abbandonerà sin dal prossimo GP di Imola un concept che non è riuscita a far funzionare in oltre un anno di testardo ma infruttuoso lavoro. Ormai è chiaro che l’architettura “slim” è stata bocciata dalla pista. I guadagni che erano stati osservati nelle analisi computazionali restano confinati ad una sfera immateriale. 

Mercedes
Confronto tra la Mercedes W13”B” e la W14

Nella realtà, nonostante gli sforzi profusi, i tecnici non sono riusciti a replicare certe virtù rimaste virtuali. Da qui il cambio di passo che non può basarsi solo sull’accrescimento volumetrico delle fiancate. I sidepod saranno modificati drasticamente nella forma per ottenere più punti di carico e per limitare una volta e per tutte il drag che deriva anche dalla troppa esposizione delle gomme posteriori. Ma non finirà qua. L’altra area critica che sarà oggetto di revisione è quella del fondo, elemento con cui gli ingegneri anglotedeschi “combattono” da due stagioni senza venirne davvero a capo. 

Ma la veste aerodinamica, per poter funzionare in maniera efficace, ha bisogno di necessari adeguamenti meccanici. E si arriva così alle sospensioni che, in virtù della semplificazione voluta l’anno scorso dalla FIA sotto la spinta conformatrice di Liberty Media, hanno messo in seria difficoltà un team che sulla materia era un autentico punto di riferimento grazie a soluzioni geniali alla base del lungo e quasi incontrastato dominio.

Dopo una stagione intera di apprendistato e di studi approfonditi, a Brackley ritengono di aver finalmente trovato il bandolo della matassa con una nuova configurazione all’anteriore che dovrebbe integrarsi con le novità sul fronte aerodinamico.

Chiaramente è impossibile avere una conferma o delle anticipazioni su quale sarà il layout della “W14 B“, ma è verosimile ritenere che la vettura, esteticamente e concettualmente, andrà incontro a quanto definito dalla Red Bull. Quindi anche Mercedes recede totalmente dalle sue idee andando a battere nuovi sentieri. Un rischio evidente anche se calcolato.

F1
Sergio Perez a bordo della Red Bull RB19 durante il GP dell’Arabia Saudita 2023

F1. Conservazione vs rivoluzione: quale modello funzionerà?

Secondo uno dei principali responsabili tecnici della scuderia che sta sorprendendo tutti, ossia Aston Martin, quello che sta facendo Mercedes potrebbe essere un vero e proprio salto nel buio che rischierebbe di offrire più svantaggi che vantaggi.

Una volta che si è imboccata la strada di un concetto aerodinamico, è molto difficile cambiare radicalmente”, ha spiegato Dan Fallows a Pit Debrief. “Ci sono differenze concettuali tra noi e la Ferrari, ad esempio e la Mercedes. Al momento abbiamo un ritmo molto simile, ma credo che sarebbe difficile per uno di questi due team dire che sono andati nella direzione sbagliata o che vorrebbero cambiare. Sarà interessante vedere se qualcuno farà dei cambiamenti. Più passa il tempo e più è difficile farli“.

Sembra che Frédéric Vasseur abbia letto queste dichiarazioni prima di affermare che la Ferrari non si scosterà dal suo concept aerodinamico. Maranello è convinta di poter risolvere i problemi della SF-23, ma per farlo non vorrà copiare pedissequamente la Red Bull RB19. Anzi, è fortemente intenzionata a migliorare la vettura esaltando i punti di forza presenti e cercando di limitare quanto più possibile i difetti che si sono manifestati in questo avvio di 2023. 

F1
Dan Fallows, Direttore Tecnico del team Aston Martin

Fallows parla con cognizione di causa. L’anno scorso, in occasione del Gran Premio di Spagna, la AMR22 subì una massiccia modifica, con le pance che andarono a replicare, con tutti i distinguo del caso, quanto fatto dalla Red Bull RB18. Molte polemiche scaturirono da questa manovra visto che tanti ritennero la vettura inglese una sorta di copia carbone della monoposto che alla fine fece man bassa del campionato 2023.

Polemiche che morirono sul nascere proprio perché la AMR22 B non fu in grado di sciorinare prestazioni convincenti. Ma evidentemente fu la base concettuale del modello che oggi sta facendo così bene.

Ecco perché si fa strada l’idea che la Mercedes potrebbe usare questo 2023 come una grande palestra tecnica in vista della stagione successiva nella quale si intende partire senza il deficit con cui è scattato il mondiale in corso. Il processo di apprendimento della “W14 B” potrebbe essere più lungo di quanto molti osservatori stanno immaginando. È stato lo stesso Toto Wolff a spiegare questa dinamica, dicendo che serviranno alcune gare per estrarre tutto il potenziale che in questa fase, come ha sostenuto George Russell, si sta vedendo nella sfera simulativa.

Ricordiamo anche che Brackley ha avuto un evidente e mai celato problema di correlazione dati tra CFD e pista. E del tempo potrebbe essere impiegato per ricalibrare il meccanismo. L’obiettivo è condurre questo percorso di crescita cercando anche di vincere delle gare o quantomeno di avvicinarsi quanto più possibile alla Red Bull.

F1
Simulazione CFD in cui si evidenziano le strutture di flusso

Ecco che le parole di Fallows trovano ancora più senso. Aston Martin, l’anno scorso ha fatto proprio questo cammino, anche se in scala minore perché si partiva molto indietro. Ma, dopo un anno, si è arrivati molto in alto. Quindi Mercedes, mutuando tale approccio, potrebbe togliersi qualche soddisfazione parziale nella stagione in corso per poi presentarsi ai nastri di partenza nuovamente come team da battere. O quantomeno come scuderia ingaggiata in una lotta punto su punto con i rivali di Milton Keynes.

Da Imola in poi sarà quindi interessante capire se la profezia di Fallows si avvererà o meno. Anche perché avremo a disposizione due modelli valutativi: quello di Mercedes che ha stravolto l’intera macchina e quello della Ferrari che dovrebbe operare scelte più conservative ed in linea con il concept impostato già un anno e mezzo fa. Quindi capiremo quali di questi paradigmi sarà più efficace per cercare di ricucire l’ampio strappo che ora c’è con la Red Bull RB19. Ammesso che sia possibile farlo davvero…


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Mercedes, Ferrari, Aston Martin

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