venerdì, Novembre 15, 2024

F1/Imola: il giusto silenzio dei motori differisce i piani di sviluppo di Ferrari e Mercedes

Esistono esistono momenti in cui la F1 deve cedere il passo a situazioni di carattere eccezionale. Qualsiasi evento sportivo è una manifestazione che aggrega migliaia di persone accomunate dalla passione per la disciplina, desiderose di vivere attimi di spensieratezza e possibilmente di gioia.

Tutti questi presupposti sono stati spazzati via dalla tremenda alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, provocando l’inevitabile quanto necessario annullamento del Gran Premio di Imola. Le immagini provenienti dal tracciato intitolato a Enzo e Dino Ferrari lasciavano ben poche speranze anche se le condizioni metereologiche miglioreranno.

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Rettilineo del tracciato di Imola occupato dalle bisarche che movimentano il materiale dei team

Ancor prima che dal punto di vista morale, l’eventuale svolgimento del sesto round della stagione sarebbe stato condizionato da enormi problemi logistici, dovuti alla già complessa raggiungibilità del tracciato da parte dei fan e dagli addetti ai lavori. Per una volta FIA, Liberty Media, team e organizzatori hanno preso atto che non poteva essere garantito lo svolgimento in sicurezza dell’evento sportivo.

Questa volta non è stato applicato l’imperativo dettato dal business “the show must go on” e i motori, giustamente, dovranno tacere sul circuito che sorge sulle rive del fiume Santerno, la cui esondazione ha cancellato la preparazione dell’evento. Un durissimo colpo per gli organizzatori e per l’intero ambito distrettuale che dovranno probabilmente dire addio alla tappa 2023.

La speranza è che gli effetti di portata catastrofica prodotti dall’alluvione non vengano strumentalizzati, con l’obiettivo di mettere in discussione le infrastrutture di un impianto che negli anni ha subito profondi cambiamenti, al fine di recepire le stringenti direttive della FIA e rientrare nel calendario della F1.


F1/Imola: gli effetti sportivi dell’annullamento del GP

Da ragazzo rimasi molto colpito quando un cronista, a valle della morte di Ayrton Senna, affermò che a volte fare cronaca sportiva è un esercizio di melma di fronte ad eventi di carattere umano decisamente avvilenti. E oggi è proprio una di quelle giornate, in cui pensare al risvolto sportivo è oggettivamente difficile. Per le squadre la gestione logistica del fallito back-to-back con la gara di Monaco comporterà la riprogrammazione del trasferimento, non appena le infrastrutture circostanti consentiranno il trasferimento dei materiali verso il circuito del Principato.

L’annuncio anticipato dell’annullamento del Gran Premio e le previsioni meteo più clementi dei prossimi giorni consentiranno alle maestranze dei team di procedere alla dismissione delle strutture già allestita in largo anticipo, per poi attendere il semaforo verde per il trasferimento delle bisarche verso la costa azzurra. Dal punto di vista tecnico l’inizio della stagione Europea era molto atteso. Questo perchè proprio sul tracciato italiano era previsto il debutto di numerose novità sostanziali sulle monoposto, nella disperata ricerca di diminuire il gap sulla solidissima Red Bull.

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Suggestivo scatto della Red Bull RB19 di Max Verstappen

Considerando che la prossima gara è unica nel suo genere, risulterà molto poco attendibile in merito ai rapporti di forza in pista. Per questa ragione, con ogni probabilità, le scuderie che avevano programmato il debutto di alcuni update differiranno i correttivi alle rispettive vetture nella tappa spagnola del Montmelò.

Il tracciato iberico è storicamente rivelatore delle qualità del mezzo e sulla bontà degli aggiornamenti realizzati dalle scuderie. E’ verosimile, pertanto, che la scuderia Ferrari traslerà il proprio piano di sviluppo, suddiviso in step progressivi, a partire proprio dalla gara sul “Circuit de Catalunya” in programma il 4 giugno.

Anche Mercedes proprio a Imola doveva svelare alcune delle nuove forme della W14. A questo punto resta da capire se la release B dell’auto total black debutterà nel poco indicativo toboga monegasco o, come per la rossa, si attenderà la pista catalana. Le probabilità di utilizzare la nuova specifica restano comunque alte, per iniziare a saggiare le potenzialità di una vettura profondamente rinnovata.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Formula Uno

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