Sarò più rapido del solito. No, non fu vera gloria e Miami non ama la Ferrari (per rispondere al dubbio del precedente pagellone). O la Ferrari (questa Ferrari) non ama Miami. Il risultato non cambia. Due riflessioni: La gara era cominciata da pochi giri quando abbiamo assistito alla doppia sverniciata di Max. Un momento iconico che richiamava il celebre sorpasso di Hakkinen a Spa 2000. Lui e Schumacher si contendevano la vittoria, Zonta si trovava nel posto giusto per Mika, che così fulminava Michael.
Nel doppio sorpasso di Max, perché nella storia le cose si ripetono ma spesso in tono minore, diventando pure barzelletta, le differenze erano che Verstappen stava facendo la sua rimonta irresistibile, mentre Leclerc battagliava con una Haas (stessa PU Ferrari) e ciò ha mostrato in maniera crudissima quale catorcio imbarazzante sia la SF-23.
Ma la cosa più triste è un’altra: che il più lento dei tre era proprio quel bidone rosso. Leclerc come Zonta, per essere chiari. Ed è un’immagine devastante. Il Cavallino Rampante esce bastonato e oltre modo ridicolizzato a Miami, negli Usa, nel mercato più importante per le floridissime casse della Rossa, con ordinativi da record per le stradali.
Eppure, per quanto secondo gli americani non esista una cattiva pubblicità, non penso che i vertici del team di Maranello siano rimasti contenti di quella pubblicità (lo spettacolo in pista). Soprattutto se pensi al ritorno di immagine che si può tradurre (o meno) in dollari sonanti.
Quarantuno anni fa ci lasciava Gilles Villenueve. Non aggiungerò molto ai tanti bei ritratti che ho letto. Inutile dire che Gilles vive. Nel senso che se noi ne parliamo ancora è evidente quanto sia stato amato. Dal fondatore Enzo, e da generazioni di appassionati.
Faccio questa pensiero: ma ve lo immaginate uno come Gilles in questa F1 dove tutto è contato con il bilancino, dove non puoi quasi provare, dove c’è il budget cap? Da una parte non avrebbe problemi a far andare forte un paracarro anche con una sola prova libera (il progetto tanto amato da Domenicali). Ma dall’altra, cercando inevitabilmente il limite, lo triturerebbero in un attimo. Diventerebbe un peso insostenibile per il team sfasciando alettoni, cambi, sospensioni etc etc…
Ma, più probabilmente, uno come Villenueve se ne starebbe alla larga dalla F1. In un altro campionato del Motorsport. Dove potrebbe esprimere liberamente la sua voglia di velocità. Non mortificato dai continui calcoli fra benzina, gomme, parti contingentate, carica della parte ibrida e via discorrendo.
Gp Miami 2023: Ferrari assente
Piloti Ferrari. Voto: insufficienti. Sia chiaro, l’ultimo dei problemi della rossa sono i piloti. Tuttavia proprio la situazione deficitaria in cui si trova la monoposto porta Leclerc a “sovraguidare” con danni pesanti alla vettura e successiva gara quasi del tutto incolore, forse complice anche una serie di dolori al collo causati dal botto di sabato.
E Carlos a fare errori marchiani (vedi entrata al cambio gomme oltre la velocità consentita) con 5 secondi di penalizzazione. Poco male. Nel senso che questa Ferrari è quarta forza conclamata. Ultimo fra i top team.
Max: Voto: oltre la sfera del tuono. Neanche partire indietro può impensierirlo. E’ in simbiosi perfetta con la sua Red Bull. Imbattibile.
Perez. Voto: 7. Potrà vincere qualche gara. Briciole. Non potrà mai impensierire Verstappen. Certo, poi ci indorano la pillola narrando di ipotetici duelli rusticani in casa. Idiozie. E’ uno dei mondiali più scontati di sempre.
Mercedes. Voto: idem come sopra. Sarà un catorcio e farà pena in qualifica. Ma intanto si mette dietro la Ferrari in gara. Dove si fanno i punti.
Alonso. Voto: super. In mancanza di altro, mi aggrappo alla speranza di vederlo sul gradino più alto del podio.
Contorno gara. Voto: cafonata.
Haas. Voto: 7+. Hanno la stessa PU Ferrari. E andavano davvero forte, tanto da creare molti grattacapi alla SF-23. Insomma, la Haas VF-23 è una F1-75 post DT39 che ce l’ha fatta. Non è che possiamo chiedere uno scambio di telaio a Gunther?
Pausa canonica, e poi Imola. Dove avremo un nuovo ennesimo format per le qualifiche. Genialate “domenicaliane”. Ma forse questo esperimento è il danno minore rispetto agli altri. E poi arriva la gara. E davvero, non so cosa aspettarmi. Si parla, tanto per cambiare, di ulteriori aggiornamenti al catorcio di cui sopra. Spero il meglio ma temo il peggio. Come sempre quando si tratta di Ferrari.
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari
Sei stato carino tifoso Red bull