domenica, Dicembre 22, 2024

Ferrari, rinnovo Leclerc: la palla passa a Vasseur

“Nemo propheta in patria”. Questa locuzione latina si addice in maniera perfetta a Charles Leclerc che, da quando è in Ferrari, non è riuscito a capitalizzare le occasioni che si era creato al sabato. Sfortuna e qualche errore di troppo determinato dalla foga e dalla voglia di far bene sono gli elementi che non hanno permesso al pilota di fare bene tra le strade casalinghe del Principato di Monaco.  

Due pole position (2021 e 2022) che si sono trasformate in soli dodici punti totali. Questo lo score di Charles. Un bottino modesto per essere ritenuto coerente con le doti di pilotaggio del talento venticinquenne ferrarista. Passando all’attualità, dopo cinque gare in campionato, Leclerc è settimo in graduatoria e sconta un ritardo di ben 85 punti dal battistrada Verstappen. Un gap ampio che scoraggia ogni sogno iridato. 

Un disavanzo accumulato per ragioni tecniche, per eventi meno controllabili come un guasto e per qualche errore fatale. Il problema occorso in Bahrain, che ha causato il ritiro, ha generato una penalità, a Jeddah, che di fatto ha trasformato una prima fila in una dodicesima piazza al via che ha condizionato la gara. A Melbourne è arrivata la topica a rendere più scuro il quadro. La collisione con Lance Stroll, poco dopo la partenza, ha determinato un’ulteriore emorragia di punti che rende la stagione di Charles una montagna da scalare. 

Ferrari
Uno sconsolato Leclerc al termine delle qualifiche del Gran Premio d’Australia

Ferrari: frenata brusca che spezza i sogni iridati di Leclerc

L’anno passato, di questi tempi, la Ferrari F1-75 sembrava ancora la macchina da battere. Gli inconvenienti tecnici non si erano ancora presentati, il piano di sviluppo non era stato ancora bloccato da Mattia Binotto e la RB18 faticava ad esprimere il suo potenziale a causa di un sovrappeso che fu via via limato. Red Bull, nonostante la penalizzazione e gli effetti limitanti sul numero di ore di sviluppo determinati dal regolamento, è stata capace di fare un enorme balzo in avanti.

La monoposto austriaca è migliorata molto di più di quanto fatto dalla Ferrari, soprattutto nel passo gara. Secondo Leclerc, che ha parlato alla testata monegasca Monaco-matin, si tratta più di un problema di filosofia che di sviluppo. Cosa che desta qualche preoccupazione visto che i margini di crescita potrebbero essere più risicati con un concept difficile da interpretare. 

Ferrari, che ha messo in cantiere un programma di upgrade che dovrebbe osservarsi in maniera più presente a Barcellona, la settimana prossima, sa che ha molto lavoro dinanzi a sé. Ancora prima della revisione tecnica è necessario portare a compimento la rivoluzione gestionale che è stata avviata da Frédéric Vasseur.  

Leclerc, che conosce bene il dirigente di Draveil, ripone piena fiducia nelle sue doti manageriali: “Io e Fred ci conosciamo da molti anni. Abbiamo un forte legame. È sempre stato molto onesto con me. Non ha paura di dirgli le cose in faccia. Una qualità rara in F1 che apprezzo. Inoltre ha un’eccellente visione della concorrenza. In ogni discussione, indipendentemente dall’argomento, mi rendo conto che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Quindi è più facile stabilire delle priorità, incoraggiare l’intero team a spingere nella stessa direzione. E mi dà fiducia per il futuro”. 

Ferrari
Frederic Vasseur, team principal della Scuderia Ferrari

Ferrari: si punta a tornare in alto nel 2024?

Viene quasi automatico pensare che, a causa del processo di profonda ristrutturazione resosi necessario dopo l’azzeramento dei vertici della Gestione Sportiva di fine 2022, non ci sia il tempo per raddrizzare definitivamente un campionato cominciato con ben altre aspettative. Esistono due piani temporali che non necessariamente si intersecano. Uno è quello relativo alla stabilizzazione futura, l’altro è quello che porta al superamento immediato delle difficoltà tecniche in cui versa la SF-23.

Sto lavorando insieme al team per migliorare la nostra vettura per renderla più costante e versatile”. Charles ha aggiunto che vuole una macchina prevedibile, che sia leggibile: “Oggi, arrivando su un circuito, non sai cosa aspettarti. Saremo davanti ad Aston Martin o dietro Mercedes? E’ difficile andare avanti in modo efficace e sereno. La SF-23 deve funzionare in tutte le condizioni, non solo all’interno di una finestra operativa molto stretta”. 


Ferrari – Leclerc: il rinnovo è nelle mani di Vasseur

A proposito di futuro, Charles è nel bel mezzo di voci che lo vorrebbero lontano da Maranello in una trattativa dai tratti surreali che coinvolgerebbe anche Lewis Hamilton. In un nuovo capitolo di un libro thriller, stavolta Leclerc è stato più abbottonato. “Nessun commento”, ha esordito in maniera perentoria il pilota che poi si è lasciato andare a qualche considerazione aggiuntiva: “Questa situazione è nuova per me. All’inizio sono stato subito annunciato all’Alfa Romeo (nel 2018, ndr) e poi sono entrato rapidamente in Ferrari con un contratto a lungo termine. Questo scade alla fine del 2024, posso capire che se ne parli”. 

La voce esiste, è vero, ma non mi disturba. Non sono stati avviati negoziati. Bisognerebbe chiedere a Fred quando ha intenzione di iniziare le discussioni! Sono completamente concentrato sulla pista. Amo la Ferrari. La situazione attuale non mi soddisfa, non mentiremo. La Ferrari deve essere al top, spero che riusciremo a farlo insieme”. 

Ferrari
Charles Leclerc – Scuderia Ferrari

In questa parte dell’intervento Leclerc non cela l’insoddisfazione circa l’impossibilità di lottare con costanza per la vittoria. Da qui, però, a ritenere che ci siano frizioni con la dirigenza ce ne passa. Chiaro è che le contrattazioni non sono partite e la cosa rende appetibile un driver di comprovata bravura che potrebbe entrare nelle mire di altre scuderie ambiziose che intendono puntellare la loro line–up. Ma questo è un discorso che verrà affrontato in un futuro non troppo lontano. Charles, che ha passato la patata bollente a Vasseur, è concentrato sulla pista e su cosa accadrà da venerdì in poi. 

A Monaco il 90% della gara si gioca in qualifica e Charles ne è ben consocio: “Qui, tutto è possibile, ma per prima cosa devi ottenere la pole. E’ una bella sfida, mi aspetto una lotta feroce con le Red Bull, sabato in Q3. Attenzione anche all’Aston Martin che mi sembra capace di realizzare un colpo“.

A Monaco, sulla carta, è meno difficile rimanere in testa rispetto a Baku perché non c’è un lungo rettilineo. Ma le Red Bull sono così superiori e  possono benissimo riconquistare il vantaggio nel gioco del pit stop. Dovremo monitorarli e resistere. Proveremo a ottenere prima la pole, una cosa più facile a dirsi che a farsi. In caso di partenza davanti, state sicuri che ci giocheremo tutte le nostre possibilità”. 


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Scuderia Ferrari

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