Ferrari c’è ma può migliorare ancora. Andiamo nello specifico e caliamoci nell’analisi dei dati: Sainz vs Verstappen vs Alonso. I due spagnoli, come emerso dall’analisi prestazionale, sarebbero finiti nelle prime due posizioni se solo fossero riusciti a metter assieme il loro giro ideale, ottenuto sommando i migliori settori di ciascuno.
Curva uno è molto importante per risultare rapidi nel T1, ma ricopre un ruolo meno importante rispetto allo scorso anno. Notiamo innanzitutto che Sainz arriva alla staccata con la velocità maggiore. I rettilinei sono così corti che la miglior trazione ha un grosso peso anche sulla EOSS (velocità alla fine dei rettifili).
Ferrari analisi telemetrica
Il ferrarista stacca più tardi ma nell’economia generale non riesce a guadagnare molto. Tuttavia esce dalla prima curva con un lieve vantaggio sulla concorrenza. Ottima la trazione della SF-23 nei primi metri. Al contrario, l’Aston Martin non riesce a produrre i livelli di Ferrari e Red Bull in questa sezione e ne esce con un leggero ritardo.
La rossa riesce poi a guadagnare durante la salita, ma nel complesso di curve a media velocità la RB19 fa la differenza. Il vantaggio man mano si riduce e all’uscita di curva 3 la Ferrari arriva ad avere un distacco di ben 2 decimi. In questa sequenza di sole due curve la SF-23 perde quasi 3 decimi.
La “verdona” in questa particolare sezione della pista risulta più vicina alle prestazioni Red Bull, perdendo solo qualche minima frazione di secondo.
Arriviamo poi alla seconda zona del tracciato monegasco, composta da curve lente in cui si necessita di molto grip meccanico. Ferrari inizia questa parte in una ‘virtuale’ terza posizione. La RB19 riesce a mantenere pressochè stabile il vantaggio sulla rossa durante la percorrenza di questi tratti lenti.
Nel T2 la SF-23 ha ancora del potenziale inespresso che potrebbe far emergere nella giornata di domani. Detto questo, la grande competitività della vettura emiliana si palesa in curva 8. Qui Sainz riesce a stare molto vicino all’apice e ottiene un buonissimo spunto in uscita. Un vantaggio che si porta vanti lungo tutto il tunnel. In questi metri riesce a chiudere il gap con l’Aston Martin che sul dritto perde molto.
Le vetture entrano poi nell’ultima parte di pista. La chicane del porto è territorio Ferrari. Sainz riesce a guadagnare molto alla Red Bull aggredendo pesantemente il primo cordolo. Sino al tabaccaio le due monoposto sono sul filo del rasoio. Nel tratto veloce tuttavia la Ferrari lascia per strada poco più di un decimi. Come detto, la RB19 gode di un bilanciamento migliore nel veloce.
Alla chicane delle piscine Ferrari e Aston Martin guadagnano nei confronti della RB19 che deve affinare il setup per percorrere meglio quella zona. Le tre vetture tornano poi a giocarsela nelle ultime due curve, in salita, verso il traguardo. la SF-23 guadagna molto in entrata alla 18, ma in trazione è sfavorita nei confronti della Red Bull. Verstappen riesce a posizionarsi molto bene per poi trazionare verso la 19, in cui fa nuovamente la differenza.
In sintesi: Ferrari deve giocare sulla messa a punto per migliorare il tratto che va da curva 2 a curva 4. Inoltre deve cercare di analizzare le traiettorie Red Bull per capire cosa fa di diverso l’olandese tra curva 18 ed il traguardo.
Red Bull, al contrario, si concentrerà nel curare le due chicane e soprattutto il comportamento della monoposto sui cordoli. Su questo aspetto sono migliorati molto tra le due sessioni di libere, ma c’è ancora del lavoro da fare per assicurarsi la prima posizione in griglia di partenza.
Autori, immagini, grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich